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Gli Hazzerd si confermano su standard qualitativi elevati Gli Hazzerd si confermano su standard qualitativi elevati Hot

Gli Hazzerd si confermano su standard qualitativi elevati

recensioni

gruppo
titolo
"Delirium"
etichetta
M-Theory Audio
Anno

TRACKLIST:
1. Sacrifice them (In the name of God)
2. A tormented reality
3. Sanctuary for the mad
4. Victim of a desperate mind
5. Call of the void
6. Dead in the shed
7. Illuminated truth
8. Waking nightmare
9. The decline
10. The end (outro)

LINE-UP:
Toryin Schadlich: Guitars
Dylan Westendorp: Drums/Lead Vocals
David Sprague: Bass
Brendan Malycky: Guitars

opinioni autore

 
Gli Hazzerd si confermano su standard qualitativi elevati 2020-01-26 09:45:34 Ninni Cangiano
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Ninni Cangiano    26 Gennaio, 2020
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Avevo conosciuto i thrashers canadesi Hazzerd in occasione del loro primo full-lenght, “Misleading evil” del 2017, rimanendone più che favorevolmente impressionato; ero quindi molto curioso, a circa 2 anni e mezzo di distanza, di ascoltare questo secondo album, intitolato “Delirium”, uscito per l’attenta label americana M-Theory Audio. La prima cosa che ho notato è che, a differenza del precedente lavoro che durava poco più di 40 minuti con 8 pezzi compatti e di durata concisa (solo un paio superavano i 6 minuti), questa volta la durata è maggiore, superando i 50 minuti, con un solo pezzo in più (oltre alla piacevole outro strumentale) e durate complessive dei brani leggermente superiori (parecchi si assestano oltre i 5 minuti). Pare quindi che gli Hazzerd questa volta abbiano voluto leggermente strafare, “allungando il brodo” in alcuni casi eccessivamente, tanto che probabilmente qualche sforbiciata qua e là (specie ai brani che superano i 6 minuti) avrebbe reso il songwriting più snello e più di facile fruibilità. Ma sono dettagli dettati semplicemente da un punto di vista personale; ciò che conta è la qualità del thrash ed in questo gli Hazzerd si confermano a pieni voti. L’attitudine della band canadese è sempre perfettamente “in your face”, l’energia che viene fuori dai brani è continuamente elevata e, persino quando si va a cercare maggiormente la melodia (come nella meravigliosa strumentale “Call of the void”), i risultati sono sempre ottimi. Le parti soliste di chitarra sono costantemente piacevoli ed anche il basso ha ogni tanto qualche momento di protagonismo, il tutto sempre ottimamente sostenuto dalla batteria che spesso detta un ritmo forsennato. C’è poi la voce di Dylan Westendorp, un continuo screaming acuto, isterico ed aggressivo che ben si sposa con il sound in generale (nonostante non sia personalmente un amante di questo stile canoro). Il livello tecnico mi è sembrato elevato, così come è evidente la passione che viene profusa in questa musica. Se quindi siete amanti del thrash più veloce, aggressivo e grintoso, questo “Delirium” può sicuramente fare al caso vostro e conferma in pieno le ottime qualità dei canadesi Hazzerd.

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