TRACKLIST:
1. Fate Is At My Side
2. An Awaited Sign
3. Part Of The Devil =TRACK VIDEO (n.o.)=
4. Voice Of Time
5. Riding In The Dust
6. Burning Soul
7. The Wanderer
LINE UP:
Leonardo Trevisan - voce, tutti gli strumenti
TRACKLIST:
1. Fate Is At My Side
2. An Awaited Sign
3. Part Of The Devil =TRACK VIDEO (n.o.)=
4. Voice Of Time
5. Riding In The Dust
6. Burning Soul
7. The Wanderer
LINE UP:
Leonardo Trevisan - voce, tutti gli strumenti
Elle Tea è il progetto solista di Leonardo Trevisan, l’album “Fate Is At My Side” si basa sul sound degli anni '80 ed è nato essenzialmente dalla sua passione per l'Hard Rock e l'Heavy Metal classico: le influenze ci sono tutte, dagli Iron Maiden a Dio, passando dai Van Halen e Deep Purple. Sette brani molto gradevoli che rimandano al passato con una rivisitazione personale e nuova. La title-track che apre questo album, ha un suono epico e classico con belle melodie vocali e buone chitarre in uno stile piacevole e dal sapore old school, con tonalità atmosferiche. Nella seguente “An Awaited Sign” sono presenti degli ottimi cori, una sonorità fresca e tendente ad un Heavy Rock ben ritmato, un po’ stile Iron Maiden in alcuni punti, mentre più tranquilla è la successiva “Part Of The Devil", molto interessante quanto suggestiva, in cui l’Heavy Metal abbraccia un Rock leggermente più moderno. Con “Voice Of Time” Elle Tea ci catapulta negli States con un Rock che riporta al sound degli anni '60, è chiaramente una sorta di omaggio al Rock americano più spensierato, molto bella se tra l’altro la si immagini ascoltarla viaggiando lungo una delle strade assolate e polverose statunitensi. Il suono di ”Riding In The Dust” è più orientato al decennio successivo, con un accento Stoner in stile Kyuss. Se Elle Tea fino ad ora ci ha stupito, nonostante non proponga novità, con “Burning Soul” ci delizia ancor di più con questo ottimo pezzo Rock onesto e deciso. Bellissimo il finale “The Wanderer”, molto atmosferico, a volte con richiami che mi ricordano i Cream con il loro Psych Rock, a volte con un ritmo più martellante. Nonostante “Fate Is At My Side” non proponga nulla di nuovo, riesce a sorprendere piacevolmente portando alla luce un musicista che offre una varietà di old school ben intessuti tra loro.