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Il nuovo album solista di Tezza nella scia del buon vecchio Power Metal italiano Il nuovo album solista di Tezza nella scia del buon vecchio Power Metal italiano Hot

Il nuovo album solista di Tezza nella scia del buon vecchio Power Metal italiano

recensioni

gruppo
titolo
"Key to your kingdom”
etichetta
Elevate Records
Anno

TRACKLIST:
1.  The fire still burns =LYRIC VIDEO=
2.  Voices
3.  Dead roses
4.  Key to your kingdom =TRACK VIDEO=
5.  Cold rain
6.  Endless night
7.  Moonlight chant =LYRIC VIDEO=
8.  For death or glory
     I - The oath
     II- Across these frozen lands
     III - The dawn of a new war
     IV - Homeward

LINE UP:
Filippo Tezza - voce, chitarre, basso, tastiere, piano, programmazione batteria

opinioni autore

 
Il nuovo album solista di Tezza nella scia del buon vecchio Power Metal italiano 2024-05-18 15:22:50 Ninni Cangiano
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Ninni Cangiano    18 Mag, 2024
Ultimo aggiornamento: 18 Mag, 2024
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Filippo Tezza è un cantante e polistrumentista veronese, noto per essere il vocalist dei Chronosfear e con una discreta carriera solista alle spalle, fatta di tre LP e due EP. L’ultimo full-length del singer veneto è questo “Key to your kingdom”, uscito in questi giorni per Elevate Records, costituito da otto tracce per una durata di circa 50 minuti e con un artwork ispirato a tematiche fantasy (come, del resto, anche i testi). Per chi non conosce ancora il musicista italiano, la sua musica è saldamente ancorata in campo Power Metal, quello della vecchia scuola italiana di gente come Skylark (senza il protagonismo delle tastiere di Eddy Antonini), ma soprattutto Shadows of Steel (o anche nella versione Wild Steel) e Wonderland. Già, Tezza mi ha ricordato molto da vicino lo stile musicale di un gruppo da sempre sottovalutato come quello del compianto Vic Mazzoni, fatti i dovuti paragoni tra la maestria di cotanto chitarrista ed il “mestiere” di Filippo Tezza che non nasce chitarrista. Ed il fatto che il musicista veronese nasca principalmente cantante si sente nelle varie canzoni, in cui la sua voce è sicuramente protagonista, mentre la parte strumentale fa quasi “da contorno”; trovo difficile spiegare questo concetto, ma mi sarei aspettato qualcosa di più a livello musicale, soprattutto dalla chitarra a cui probabilmente mancano quelle parti soliste iper-tecniche tipiche del Power Metal, ma che forse il buon Tezza non riesce a concepire. Certo, c’è qualche bell’assolo (prendiamo “Dead roses”, ad esempio, che è forse la canzone migliore del disco assieme alla ballad “Endless night”), anche suonato molto bene, ma penso che con una band vera e propria al seguito, il risultato sarebbe stato più soddisfacente. Sia comunque chiaro che i vari ascolti dati a questo disco sono sempre stati decisamente godibili, grazie anche ad un’orecchiabilità spiccata delle varie composizioni che si stampano subito in testa, nonché anche grazie ad un ritmo sempre frizzante dettato dalla batteria (purtroppo fatta al computer). Tutte le canzoni hanno un buon livello qualitativo e non ci sono fillers di sorta; segnalo anche la lunga suite finale “For death or glory”, divisa in ben quatro movimenti, indubbiamente affascinante nel suo quarto d’ora di durata. Filippo Tezza con questo “Key to your kingdom” non entrerà nella storia del Power Metal, ma non credo che questo sia il suo obiettivo, quanto quello di dare sfogo alla sua creatività e cantare e suonare la sua (e la nostra) musica preferita! In questo ci riesce certamente bene e, se siete fans del genere, penso che questo album possa fare certamente al caso vostro. Per il futuro, spero che Tezza si circondi di una vera e propria band per spiccare definitivamente il volo a livello qualitativo.

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