A+ A A-
 

Scimitar: Un pagan metal non troppo convincente Scimitar: Un pagan metal non troppo convincente Hot

Scimitar: Un pagan metal non troppo convincente

recensioni

gruppo
titolo
Shadows Of Man
etichetta
Autoproduzione
Anno

Tracklist: 
1. State of Nature
2. Knights Collapse
3. Flayed on the Birch Rack
4. Wandering at the Moon
5. To Cultivate with Spears
6. Shadows of Man I: Imperium
7. Shadows of Man II: Cataclysm
8. Where Ancient Spectres Lie
9. Mysterium, Tremendum et Fascinans

Line Up:
Angus Lennox - Bass, Vocals
Clayton Basi - Drums
Noel Anstey - Guitars
Jesse Turner – Guitars

opinioni autore

 
Scimitar: Un pagan metal non troppo convincente 2019-12-20 13:05:53 Gianni Izzo
voto 
 
2.5
Opinione inserita da Gianni Izzo    20 Dicembre, 2019
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Gli Scimitar sono un quartetto canadese dedito ad un pagan metal con influenze folk qui e li, dal forte sapore nord europeo, con le dovute distanze tecniche, un qualcosa di vicino a band come Ensiferum.

Questo "Shadows Of Man" è il loro secondo lavoro dopo 9 anni, quando debuttarono con il disco “Black Waters”. Non tutto ciò che sentirete in “Shadows Of Man” è inedito, delle nove tracce, alcune sono già state rilasciate come singoli nel corso degli anni.
Si inizia con una intro che è un vero e proprio strumentale, quindi niente a che fare con gli ormai classici momenti iniziali sinfonici della durata di un minuto. Gli Scimitar fanno un lavoro anche abbastanza buono, “State Of Nature” è una galoppata metallica con momenti acustici e duetti di chitarre elettriche che fanno un bel botta e riposta gli uni con le altre.
Purtroppo già qui ci si accorge di uno dei diversi nevi che attanagliano l’album, che è quello di una produzione un po’ troppo sotto gli standard della buona qualità che ci si aspetta per un lavoro del 2019, forse per scelta, ma non proprio una scelta giusta, i suoni risultano eccessivamente asciutti, e questo non riesce mai a dare la giusta potenza alle canzoni.
Passiamo ai brani veri propri, e scopriamo che le harsh vocals del cantante per la maggiore hanno poco a che fare con il growling/scraming più classico che ci si aspettere da una pagan metal band. Qui sembra che gli Scimitar abbiano voluto optare per un approccio, che andrebbe bene per una band Nu-Metal o Hardcore. “Knights Collapse” ha un bel tiro, ma certo le strofe fondamentalmente rappate di Angus Lennox, a primo impatto ci spiazzano. Poi ci si abitua e possiamo dire che il pezzo, con quel suo ritornello dal sapore più piratesco che battagliero, non è neanche male. Ma il problema del cantato rimane ed è piuttosto ripetitivo oltre che risultare spesso un fuori dal contesto musicale della band canadese.
Alcuni brani passano senza lasciare molto di se, mentre la title-track divisa in due, la prima parte ha un andazzo molto folk, mentre la seconda è più tirata ed epica, sono un altro gran bel momento dell’album. I chitarristi riescono a ricamare diverse melodie accattivanti e creare insieme alla sezione ritmica parti coinvolgenti come con “Where Ancient Spectres Lie”, tuttavia i quattro musicisti non riescono a resistere su questi livelli per tutta la durata del disco, ed è facile che talvolta vi ritroviate a pensare a tutt’altro mentre i brani scorrono in sottofondo, cosa che non dovrebbe mai accadere purtroppo ad un buon prodotto. Quindi parliamo di un album che a causa di una produzione tutt'altro che eccelsa, alcune scelte stilisticamente opinabili, ed un ispirazione a corrente alternata, non può raggiungere la sufficienza, nonostante ci sia del buono in questo secondo lavoro sulla lunga distanza dei Scimitar.

Trovi utile questa opinione? 
00
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Recensione Utenti

Nessuna opinione inserita ancora. Scrivi tu la prima!

Per poter scrivere un commento ti devi autenticare o registrare
 
Powered by JReviews

releases

Il nuovo album solista di Tezza nella scia del buon vecchio Power Metal italiano
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Nocturnus AD: nel segno della tradizione
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Tzompantli: un secondo album semplicemente impressionante
Valutazione Autore
 
4.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Gatecreeper: uno stile nuovo che sorprende ma che sembra essere ben riuscito
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Dee Calhoun, l'oscuro Signore degli States
Valutazione Autore
 
4.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Kerry King risorge dall'inferno!
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

Autoproduzioni

Tenebrific: un EP d'esordio autoprodotto di livello qualitativo eccelso
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Per quest'album i Cyrax mescolano stili troppo diversi senza alcun criterio
Valutazione Autore
 
2.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Elle Tea, Metal e Hard Rock per passione
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Tomb of Giants, Heavy Metal di buon livello
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
The Inner Me, un disco su Houdini
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Maesün, un debutto con rivelazione
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

Consigli Per Gli Acquisti

  1. TOOL
  2. Dalle Recensioni
  3. Cuffie
  4. Libri
  5. Amazon Music Unlimited

allaroundmetal all rights reserved. - grafica e design by Andrea Dolzan

Login

Sign In

User Registration
or Annulla