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Lindemann: grandeur industriale Lindemann: grandeur industriale Hot

Lindemann: grandeur industriale

recensioni

gruppo
titolo
F&M
etichetta
Universal Music Group
Anno

Tracklist: 
1. Steh Auf (3:04)
2. Ich Weiß es Nicht (4:49)
3. Allesfresser (3:29)
4. Blut (4:02)
5. Knebel (3:50)
6. Frau & Mann (3:33)
7. Ach so Gern (3:22)
8. Schlaf Ein (5:09)
9. Gummi (3:56)
10. Platz Eins (3:55)
11. Wer Weiß das Schon (3:58)

Line up: 
Till Lindemann - vocals 
Peter Tägtgren - all instruments

opinioni autore

 
Lindemann: grandeur industriale 2019-12-30 10:49:18 MASSIMO GIANGREGORIO
voto 
 
4.5
Opinione inserita da MASSIMO GIANGREGORIO    30 Dicembre, 2019
Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 2019
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Lindemann, sono un duo tedesco-svedese formato da Till Lindemann (frontman dei Rammstein e Peter Tägtgren (deus ex machina di mitiche bands metal come Pain e Hypocrisy). Un suono epico ed industriale, intessuto in preziose trame metalliche ma non solo, contraddistinto da una grandeur ad elevato tasso di drammaticità, che avvolge nelle sue spire fino quasi a stritolarti per poi lanciarti nel vuoto delle aperture melodiche (ma pur sempre piene di pathos) a mo' di frisbie. Perfetto equilibrio tra chitarroni e synth evoluti ed evolutivi che trovano il giusto coronamento nella inconfondibile voce di Lindemann, resa ancor più coinvolgente e convincente dall'ormai classico cantato in tedesco (il loro primo lavoro “Skills in Pills” ha ottenuto il disco d’oro in Germania ed era tutto cantato in inglese). Proprio l’idioma teutonico (che fino all'avvento dei Rammstein sembrava improponibile, anche per tentare di contrastare l’egemonia della lingua di Albione) conferisce quel plus di durezza al sound complessivo. D'altronde – sia che si parli di industria che di musica dura, pura ed intransigente - i germanici non sono mai stati secondi a nessuno; se a ciò si aggiunge il fatto che siano stati praticamente i padri della musica elettronica fin dalla fine degli anni ’60 (nomi come Tangerine Dreams, Klaus Schulze, Kraftwerk vi ricordano nulla?) il quadro è completo!
Questo lavoro (sotto sotto venato di pura follia anticonformista) vede il duo formato da queste due menti altamente innovatrici dare il meglio sia sotto il profilo compositivo che esecutivo, risultando altamente convincente fin dalle primissime battute ("Steh Auf"): certamente non sarà gradito agli integralisti del metallo ma a tutti coloro che apprezzano le trasversalità sonore, i crossover musicali almeno fino al punto da non gridare all'eresia nell'ascoltare la ballad “Knebel” cantata in tedesco, il cui video è stato ritenuto tanto sconvolgente da essere trasmesso nella versione non censurata solo una volta, quasi a rinverdire i fasti del cabaret alla Marlene Dietrich per poi esplodere scaraventandoti verso il muro ineffabile dei chitarroni di cui sopra. E che dire dello spiazzante tango di “Ach so Gern” che sembra ricollegarsi proprio alla migliore tradizione della produzione musicale anni '30 immortalata da quei video rigorosamente in bianco e nero? La successiva “Schlaf Ein” non avrebbe sfigurato nella colonna sonora di un film di James Bond – 007. Con “Gummi” si torna invece alle sonorità tanto care al frontman dei Rammstein.
Come detto, una fatica davvero ben riuscita, altisonante, molto convinta e convincente, MA per menti musicalmente (e non solo) moooooolto aperte.

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