I KingCrown (o Kingcrown, non è chiaro se la "C" sia maiuscola o meno) arrivano dal sud della Francia ed è una band composta da musicisti esperti che hanno suonato già in tanti altri gruppi più o meno noti (Galderia, Nightmare, Fortunato, ecc.); erano già noti con il nome di Öblivïon con cui avevano realizzato un disco nel 2018; come KingCrown, invece, dopo l’esordio del 2019 con il valido “A perfect world”, hanno rilasciato in questi giorni il secondo album, intitolato “Wake up call”. Il disco è composto da undici tracce, per una durata totale di poco meno di 44 minuti, ha un piacevole artwork realizzato dal maestro Felipe Machado Franco ed è stato registrato tra i Peek Studio ed i Grapow Studio, con sia Patrick Liotard che Roland Grapow che sono poi stati ospiti, rispettivamente per le parti di tastiera su “Gone so long” e per un assolo di chitarra su “The awakening”. Il sound dei KingCrown è un piacevolissimo Power Metal, ricco di melodie e ritmo, ispirato alla scuola nordeuropea, con la voce dell’ottimo Jo Amore che ricorda alquanto lo stile graffiante del mitico Jorn Lande. Se nel primo disco si sentiva qualche passaggio a vuoto, questa volta canzoni convincenti ce ne sono diverse lungo tutta la tracklist ed è evidente che il songwriting è migliorato, diventando più efficace; dalla frizzante opener “Wake up call”, fino all’ottima conclusiva “Fire burns again”, infatti, ci sono parecchi momenti più che validi e nessun filler o calo qualitativo. Ciò che colpisce in questo disco è dunque una notevole compattezza che gli permette di avere un livello qualitativo più che buono, tanto che ogni ascolto è sempre stato più che piacevole. Se siete fans del Power Metal, questo “Wake up call” dei KingCrown è sicuramente indicato per andare incontro ai vostri gusti, non perdetevelo!