Il ritorno degli Edenbridge deve per forza essere un importante evento per gli amanti della scena Female Vocals.

La band austriaca fin dagli esordi è riuscita a costruire un sound personale, dettato dal talento compositivo di Lanvall e della voce celestiale di Sabine Edelsbacher. Un sound emozionante ed elegante che si ritrova anche in questo nuovo “Dynamind”, un lavoro che segue la strada percorsa in passato, con poche sorprese. La tracklist presenta quindi delle soluzioni abbastanza in linea con il trademark della band, come nelle iniziali “The Memory Hunter” e “Live And Let Go”, con melodie calde che si aprono su tappeti di tastiera ed orchestrazioni sontuose. La veloce “Where Oceans Collide” lascia spazio all'elegante “All Our Yesterdays” che si ficca in testa con un refrain splendido. Un riffone pesante dà inizio a “The Edge Of Your World”, altro brano piacevole che ci accompagna fino all'immancabile suite finale. “The Last Of His Kind” supera i dodici minuti di durata, tra cambi di atmosfere e influenze che vanno a pescare dal progressive metal al rock, passando fino a sonorità etniche e folk.

Non certo il disco più brillante nella storia degli Edenbridge, ma sicuramente un lavoro piacevole che mette in mostra ancora una volta l'eleganza del quintetto austriaco.