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"Brotherhood of the Snake" dei Testament: il miglior disco Thrash degli ultimi 15 anni? "Brotherhood of the Snake" dei Testament: il miglior disco Thrash degli ultimi 15 anni? Hot

"Brotherhood of the Snake" dei Testament: il miglior disco Thrash degli ultimi 15 anni?

recensioni

gruppo
titolo
Brotherhood of the Snake
etichetta
Nuclear Blast
Anno

Line Up:
Chuck Billy - vocals
Eric Peterson - guitars
Alex Skolnick - guitars
Steve DiGiorgio - bass
Gene Hoglan - drums

Tracklist:
1. Brotherhood of the Snake
2. The Pale King
3. Stronghold
4. Seven Seals
5. Born in a Rut
6. Centuries of Suffering
7. Black Jack
8. Neptune's Spear
9. Canna-Business
10. The Number Game 

opinioni autore

 
"Brotherhood of the Snake" dei Testament: il miglior disco Thrash degli ultimi 15 anni? 2016-10-28 18:08:44 Daniele Ogre
voto 
 
5.0
Opinione inserita da Daniele Ogre    28 Ottobre, 2016
Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre, 2016
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Trovare un aggettivo che calzi ai Testament è impresa enormemente ardua. Questo perché, mentre tutte le altre leggende della scena mondiale (e mi riferisco ai vari Metallica, Slayer, Megadeth, ma anche Maiden, Judas Priest...) durante la loro carriera hanno avuto almeno una battuta a vuoto, con album riusciti poco o per niente riusciti, i Testament dal 1987, anno d'uscita del disco d'esordio "The Legacy" non hanno mai sbagliato un colpo, toccando il loro apice nel 1999, con quello che ad oggi è di sicuro tra i migliori album Thrash della storia: "The Gathering". Dopo di allora arrivano per Chuck Billy e soci tre buoni album ("First Strike, Still Deadly" nel 2001, "The Formation of Damnation" nel 2008 e "Dark Roots of Earth" nel 2012), ma che nulla hanno a che vedere con la magnificenza del suddetto "The Gathering". Fino ad oggi.

Già con l'uscita dei due singoli apripista, "Brotherhood of the Snake" e "Stronghold", i Testament hanno lasciato intendere che con questa nuova fatica le cose s'eran fatte estremamente serie. "Stronghold" soprattutto sembra quasi rappresentare, 17 anni dopo, una vera e propria continuità con QUEL disco. Poi vedi la line up, in cui a far compagnia al gigante nativo americano Chuck Billy troviamo il leggendario duo Peterson/Skolnick alle chitarre e una sezione ritmica che comprende Steve DiGiorgio e Gene Hoglan, ed allora la curiosità si trasforma velocemente in brama. Ed infine arriva il disco e l'ascolti. Ed erano anni che non provavo un'esaltazione simile nell'ascolto di un CD.

Tagliamo subito la testa al toro e rispondiamo alla domanda del titolo: è "Brotherhood of the Snake" il miglior disco Thrash degli ultimi 15 anni? Cazzo, sì! Un album praticamente perfetto in ogni suo più piccolo particolare, con un songwriting ispiratissimo ed un'esecuzione mastodontica (e grazie al ca..., direte voi). Dall'opening track, la già conosciuta title-track, fino alla conclusiva e highlight del disco (insieme a "Seven Seals") "The Number Game", possiamo ascoltare i Testament in un vero e proprio stato di grazia, capaci di colpire l'ascoltatore ad ogni singolo istante. E così si passa senza soluzione di continuità tra le bordate di "Stronghold" o "Centuries of Suffering" e i tempi cervellotici di "Neptune's Spear", pezzo in cui si ha la conferma di come Hoglan non sia solo ed esclusivamente una macchina da blast beats (ma ce n'era davvero bisogno?). Se poi alla canzone più ragionata dell'album, va a seguire una mattonata come "Black Jack" non si può che rimanere disorientati dai colpi che ti procura quest'opera.

In apertura scrivevo che è arduo trovare un aggettivo che calzi ai Testament. Ed è altresì arduo trovare un aggettivo che renda l'idea di come sia "Brotherhood of the Snake". Spettacolare? Fantastico? Meraviglioso? Dopo ogni ascolto, e non sono stati pochi credetemi, persino il senso stesso di "capolavoro" sembrava quasi perder di significato. I Testament hanno semplicemente rilasciato un album che è da mettere sullo stesso gradino di "The Gathering". Non solo il miglior disco Thrash degli ultimi 15 anni, come ho avuto modo di scrivere, ma anche uno da Top10 storica. Da acquistare senza alcun dubbio, anche a scatola chiusa.

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