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Vøidwomb: debut album con un netto cambio stilistico dall'esordio assoluto Vøidwomb: debut album con un netto cambio stilistico dall'esordio assoluto Hot

Vøidwomb: debut album con un netto cambio stilistico dall'esordio assoluto

recensioni

gruppo
titolo
Spiritual Apotheosis
etichetta
Avantgarde Music
Anno

PROVENIENZA: Portogallo 

GENERE: Black/Death Metal 

FFO: Sepulchral Curse, Sulphur Aeon, Suffering Hour, Bølzer, Behemoth 

LINE UP: 
M.S.Vøid - voce 
Fractal - chitarre 
Lord - chitarre 
F.S. - basso 
Noctvs - batteria 

TRACKLIST: 
1. Exordium (Intro) [03:54] 
2. Metempsychosis [05:10] =TRACK VIDEO= 
3. Black Putrescence [04:37] 
4. Liberation [04:52] 
5. Interludium [03:30] 
6. Vesselvoid [07:05] 
7. Azoth [02:42] 
8. Coagulation [06:20] 
9. Epilogus (Outro) [03:03] 

Running time: 41:10 

opinioni autore

 
Vøidwomb: debut album con un netto cambio stilistico dall'esordio assoluto 2024-05-02 13:33:19 Daniele Ogre
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Daniele Ogre    02 Mag, 2024
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

E' decisamente cambiato tanto in casa Vøidwomb rispetto all'EP d'esordio "Altars of Cosmic Devotion", rilasciato tre anni fa su Iron Bonehead Productions; in primis, come si può facilmente vedere, i Nostri sono passati sotto l'egida della nostrana Avantgarde Music, cosa questa che dovrebbe far presagire un cambio di rotta rispetto al Death Metal old school dell'esordio assoluto - in caso contrario sarebbero usciti su Unorthodox Emanations -. E difatti in questo primo full-length intitolato "Spiritual Apotheosis", c'è anche un netto cambio stilistico da parte dei Vøidwomb, spostatisi verso i lidi di un Black/Death Metal dai toni oscuri e dalle atmosfere quasi ritualistiche. Il quintetto lusitano ha insomma messo totalmente da prte le influenze derivanti dai primissimi lavori di Morbid Angel e Deicide per fare proprie sonorità che ad un orecchio attento potranno sicuramente ricordare certi Behemoth, ma anche - e soprattutto - gente come Sepulchral Curse e Bølzer, come anche talvolta le spinte Avant-garde di Suffering Hour o Schammasch (vedasi la parte centrale del singolo "Metempsychosis"). Sin dall'attacco della lunga intro "Exordium" - a cui si aggiungono gli altrettanto lunghi intermezzo ("Interludium") e outro ("Epilogus") - possiamo notare come "Spiritual Apotheosis" sia un album intriso di oscurità, cosa questa che si evince tanto dalle atmosfere generali delle composizioni quanto dai toni usati dai Nostri: anche nei momento più melodicamente taglienti dall'afflato prettamente Blackened, il tutto sembra essere avvolto da infinite tenebre che ci accompagnano lungo un lavoro ricco di dettagli che si scoprono man mano che si avanza nell'ascolto. La bravura dei Vøidwomb è però anzitutto quella di sapersi dosare alla perfezione: i loro pezzi hanno quella perenne aura empia ed i Nostri sanno cambiare registro in maniera repentina e ferale, senza per questo risultare ridondanti o troppo enfatici (cosa questa che, con certe sonorità, capita sovente). Il combo portoghese deve magari lavorare un po' più sulla personalità, ma siamo certi che sotto questo punto di vista in futuro le cose miglioreranno; in fondo già solo la scelta di questo netto cambio stilistico dimostra come i Vøidwomb abbiano di sicuro un gran coraggio, oltre che la voglia di trovare una strada che sia la loro. Con "Spiritual Apotheosis" la band portoghese tira fuori un lotto di composizioni in cui aggressività ed una certa teatralità vanno di pari passo, mettendo a segno anche un paio di colpi niente male con "Vesselvoid" e "Liberation". La strada sembra dunque essere tracciata per i Vøidwomb: adesso starà a loro mostrarci dove questa porterà.

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