Quando si parla di veterani della scena estrema di Singapore, il primo nome che salta in mente è sicuramente quello degli Impiety, ma anche i Vrykolakas, in quanto a questo, possono dire la loro. Attivi dapprima fugacemente agli inizi degli anni '90, la loro carriera parte del tutto nel 1999 ed è andata avanti sin da allora tra un gran numero di uscite minori (demo, EP, split, raccolte) e cinque album, di cui tre pubblicati dal 2021 in avanti, l'ultimo dei quali è questo "Nocturnal Dominion of Death", rilasciato alla metà dello scorso mese di aprile da Satanath Records in collaborazione con Iron Blood and Death Corporation, Paragon Records e Futhark Records. La frangia più dura e brutale della vecchia scuola svedese è sicuramente un buon punto di partenza per addentrarsi nei meandri delle sonorità del trio singaporiano: Vomitory, Bloodbath e Dismember dunque, anche se i Nostri mostrano di avere occhio (e orecchio) anche per certo Death Metal made in USA (nella fattispecie, Cannibal Corpse ed Immolation), ma anche l'OSDM svedese più 'classico', con certi riff e le soliste che richiamano Rogga Johansson ed i suoi Paganizer. Insomma, quello che abbiamo qui sono sonorità ben conosciute ai più, suonate dai Nostri però con la maturità di una band con oltre 25 anni di storia alle spalle; i Vrykolakas sanno perfettamente come inserire all'interno delle proprie composizioni passaggi che si differenziano l'uno dall'altro senza che però appaiano slegati dal contesto, vedasi ad esempio "The Forbidden Hope for Death" che è un pezzo sostanzialmente Brutal Death, ma che s'incastona benissimo all'interno di quest'opera. Uno tsunami di riff c'investe per tutti i 40 minuti dell'opera, ottimamente supportati da ritmiche serrate e da un pesantissimo groove, segno questo che l'act sudorientale ha dato fondo a tutta la propria esperienza. Una produzione un filo meno caotica avrebbe probabilmente giovato maggiormente all'economia generale del disco, ma non possiamo negare che "Nocturnal Dominion of Death" sia un lavoro il cui ascolto procede comunque spedito, sospinto da un lotto di brani adrenalinici e muscolari, pezzi che - ne siamo certi - avranno una grandissima spinta in sede live. Dunque niente di così trascendentale, ma di sicuro un onestissimo intrattenimento a suon di Death Metal brutale e rapido; insomma, un ascolto più che soddisfacente!