"Nightspirit" è un album uscito a Maggio del 2019 e che (mea culpa) recensisco con così tanto ritardo; lo avessi scoperto in precedenza, me ne sarei innamorata facendolo entrare nella mia top ten degli album di quest'anno. Tobias Tåg, polistrumentista e songwriter, ha dato vita al progetto Temple Of The Stars, incidendo questo interessante lavoro, sotto la supervisione, al mixaggio, di Tony Lindgren. Al basso, ad accompagnarlo in questa esperienza, troviamo Niklas Norrgrann.

L'album si apre con l'incantevole title-track “Nightspirit”, il cui motivetto suonato dal flauto, è davvero orecchiabile e vi si fisserà in testa. Fin da subito veniamo rapiti dalla magia dei suoni e dalla precisione musicale: ottima proposta e registrazione. Scorrendo la tracklist troviamo un altro brano capace di farci viaggiare con la mente: “In The Forest Sky”. Il flauto accompagna la voce di Tobias Tåg ed è come se ci trovassimo sulla cima di una montagna ed ammirassimo lo splendido paesaggio accanto a noi: distese sconfinate che incantano. "Nightspirit" è un album principalmente Folk-Rock, con una sana dose di Prog; tre elementi che accompagnano l'ascoltatore in tutte ed otto le tracks. L'atmosfera è sempre delicata e tenue, nonostante le interessanti virate verso sonorità più dure, ma senza mai scadere in un Metal Old School. A tal riprova, è davvero interessante “Ages”, al cui interno troviamo attimi più concitati affiancati a sonorità Ambient e rilassanti. Ultima traccia: “Land Of Old”, pezzo il cui incipit è dominato dalla voce del nostro vocalist fino a quando, al minuto 1.40, irrompono riffs di chitarre e flauto. A partire da questo momento, in un interessante inciso, muta anche la voce del cantante, il quale sembra liberare un'energia tutta nuova.

"Nightspirit" è un prodotto davvero ben curato nella forma, songwriting e registrazione, la cui proposta è davvero attraente. Per tutto l'ascolto si percepisce un forte senso di passione, ricerca dei suoni, contatto con la natura e voglia di trasmettere, in forma musicale, quel senso di libertà primordiale tipico del paesaggio della Finlandia. L'elemento Folk, sicuramente, si presta bene a tale scopo ed il frizzante flauto, è l'artefice di tutto ciò.
Le canzoni sono davvero tutte molto orecchiabili e pervase da un forte senso di mistero che intrigano l'ascoltatore. Ricco di una vena ambient, vi farà viaggiare con la mente.
Per concludere, grande merito va dato al lavoro dei Temple Of The Stars, che si presenta come una piacevole scoperta del 2019.
Un album autunnale e per chi cerca un momento di relax.