È davvero difficile per me trattare un disco degli Skylark visto il legame che ho con la band. Album come “Dragon’s secrets”, “When water became ice”, ”Gate of hell” e “Gate of heaven” hanno segnato la mia adolescenza. Molti ben sanno che però, con l’uscita dello storico singer Fabio Dozzo, la band è calata vistosamente dedicandosi negli ultimi anni quasi esclusivamente al mercato giapponese che li ha sempre supportati con affetto sin dagli esordi. Questo nuovo “The storm & the horizon” celebra i venti anni di carriera della band e lancia i titoli di coda per quello che, a detta del leader Eddy Antonini, sarà l’ultima release degli Skylark. L’Underground Symphony ha deciso di fare le cose in grande presentando questo il disco in un elegante mega-digibook con ben 4 dischi che andiamo a descrivere in seguito.

Cd1- The storm & the horizon
Il primo disco è composto dal nuovo album della band "The storm & the horizons". E si parte davvero bene con la melodica "Eyes" e la veloce "The Kiss That Never Happened", brani ispirati e ruffiani che si stampano in testa, con Eddy che si muove sapientemente alla tastiera ed il resto della band che lo segue alla grande. Il livello rimane molto alto con la riproposizione della power song "Crystal lake" (originariamente contenuta nell’album di debutto) che segna l'ingresso ed il ritorno di Fabio Dozzo per un brano veloce e articolato in pieno stile Skylark “Dragon’s Secrets Era”. La lunga tracklist (ben 18 brani) è composta anche da diverse cover (ben tre brani di Bon Jovi) e mostra qualche passo falso che si poteva benissimo evitare puntando su una durata complessiva minore. Dopo la partenza convincente infatti, la melodicissima e banalotta "Just One World (To Fall In Love)" apre qualche crepa nel disco. C'è spazio anche per qualche pezzo in giapponese tra cui la cover di "Mazinga" in versione power sparata a tutta velocità, mentre tra i brani più riusciti son da segnalare una nuova versione della bella "Another reason to believe" e la dolce "Road to heaven". La produzione di questo disco si dimostra forse la migliore che gli Skylark abbiano mai potuto vantare nei loro 20 anni di carriera.

Cd2- Eyes (extended version)
Il secondo disco raccoglie “Eyes”, il mini cd uscito in Giappone, ma in versione estesa con ben 15 brani. Anche qui vengono alternate songs scritte dagli Skylark a numerose cover e alcuni pezzi sono cantati in giapponese. L'album parte sparato con la prima traccia e soprattutto con la positiva "She", power song orchestrale di buonissima fattura. Piacciono anche "Love Song" in questa nuova versione e la splendida cover dei Cinderella del brano "Don't know what you got till it's gone". Si rivede "The crypt of Montmartre" con la voce femminile di Helena Tironi, così come "Believe in love", "Another reason to believe", la bellissima"Rainbow in the dark" e soprattutto "Little girl", storico brano presente nel debutto della band con Fabio alla voce ed una produzione più curata.

Cd3- DIVINE GATES PART V - CHAPTER 1: THE ROAD TO THE LIGHT - ULTIMATE SELECTION
Si tratta di un best of con brani come “Belzebú”, “Dreams”, “The Guardian Angel”, “Fear of the moon”, “Princess day”, etc. per quasi 80 minuti di grande musica con tante hits irresistibili che hanno segnato la storia degli Skylark.

Cd 4- DIVINE GATES PART V - CHAPTER 2 - THE DRAGON'S GATE
Molti fans non aspettavano altro che ritrovare "Dragon’s secrets" con una produzione migliore. E’ il disco che ha lanciato la band nel lontano 1997 ed è da sempre considerato da Eddy il suo apice compositivo. Ma perché farlo con una voce femminile? Difficile da dire anche se il risultato poteva essere ben peggiore ed Eddy trova una buona singer che riesce a riproporre i brani senza rovinarli (ma a mio parere pecca in interpretazione). Il disco rimane pressoché uguale, ma qualche variazione la troviamo negli arrangiamenti anche se nel complesso, non serve neanche dirlo, rimane migliore la versione originale anche perchè non si notano miglioramenti così evidenti nella produzione, unica pecca di questo grande disco.

Conclusioni:
Questa nuova uscita targata Skylark e Undeground Symphony merita l'acquisto per la quantità
di materiale che presenta. Ogni fan della band non dovrebbe lasciarsi sfuggire un prodotto ricco e presentato splendidamente da un maxi digibook con 48 pagine e 4 dischi. Inoltre può essere
un ottimo modo per avvicinarsi per la prima volta alla band con una release che contiene sia del
vecchio materiale, sia molte cose nuove. La speranza mia e credo di molti altri cresciuti con alcuni dei grandi dischi della band è di risentire presto qualcos'altro da Eddy e company. In ogni caso, grazie Eddy, grazie Fabio, grazie Skylark per questo viaggio indimenticabile di oltre 20 anni tra principesse, draghi ed un sound unico ed inimitabile.

“Skylarks are back in town
skylarks are falling down
upon your head, near to your eyes
I'm not afraid to die
skylarks are here for you
skylarks are running to
to a better place, to a better life
come with skylarks to survive”