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My Dying Bride: classe ed eleganza come sempre inalterate My Dying Bride: classe ed eleganza come sempre inalterate

My Dying Bride: classe ed eleganza come sempre inalterate

recensioni

titolo
A Mortal Binding
etichetta
Nuclear Blast Records
Anno

PROVENIENZA: Regno Unito 

GENERE: Gothic/Doom Metal 

LINE UP: 
Aaron Stainthorpe - voce 
Andrew Craighan - chitarre 
Neil Blanchett - chitarre 
Lena Abé - basso 
Shaun MacGowan - tastiere, violino 
Dan Mullins - batteria 

TRACKLIST: 
1. Her Dominion [06:11] =LYRIC VIDEO= 
2. Thornwyck Hymn [06:48] =VIDEO UFFICIALE= 
3. The 2nd of Three Bells [06:53] =VIDEO UFFICIALE=
4. Unthroned Creed [07:01] 
5. The Apocalyptist [11:23] 
6. A Starving Heart [07:30] 
7. Crushed Embers [09:03] 

Running time: 54:47 

opinioni autore

 
My Dying Bride: classe ed eleganza come sempre inalterate 2024-04-24 14:27:15 Daniele Ogre
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Daniele Ogre    24 Aprile, 2024
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

A quattro anni da "The Ghost of Orion" rieccoci a dare di nuovo il bentornati ai My Dying Bride: i pionieri del Doom/Death prima e del Gothic Doom dopo tagliano il traguardo del quindicesimo studio album con "A Mortal Binding", rilasciato lo scorso fine settimana su Nuclear Blast Records. E con questa nuova opera ritroviamo la Sposa Morente più vicina all'operato dell'ottimo "Feel the Misery", anche perché lo scorso "The Ghost of Orion", ricordiamolo, fu scritto in pratica dal solo Andrew Craighan per i noti problemi familiari di Stainthorpe, oltre ad essere uscito in pieno periodo Covid-19. In questa loro nuova opera, i Nostri incastonano sette cupe gemme di Gothic/Doom con un mood generale sicuramente più lineare e - potremmo dire - "classico" rispetto il proprio predecessore. Cosa questa che possiamo notare sin dai primi ascolti: ci si accorge immediatamente già a partire dai tre singoli apripista posti ad inizio album - tra le quali non possiamo non segnalare la fantastica "Thornwyck Hymn" - come i My Dying Bride abbiano questa volta svolto un lavoro di composizione estremamente accurato, che sfocia in un disco dal sound brumoso ed avvolgente, romantico e decadente; un disco in cui ogni singola componente si lega alla perfezione con le altre creando uno strato strumentale di tutto rispetto che si unisce alla solita interpretazione istrionica e teatrale del sempre carismatico cantante, che si lascia andare sulle prime "Her Dominion" ad un growl profondo e rabbioso, prima di riprendere le sua classiche tonalità regalando brividi come nella già citata "Thornwyck Hymn" o la seguente "The 2nd of Three Bells". La produzione particolarmente curata - marchio di fabbrica di Nuclear Blast - rende l'ascolto di quest'album un vero piacere: ogni strumento ha il suo giusto spazio, non c'è nulla che prevarichi altro, e possiamo così apprezzare - oltre ovviamente al lavoro dei due mastermind - l'operato dalle arie decadenti di Shaun MacGowan (tastiere e violino), le partiture groovy innestate dalle chitarre di Neil Blanchett (sentite le ritmiche di "Unthroned Creed"!), o ancora come il basso di Lena Abé e la batteria di Dan Mullins diano quel tocco quasi marziale al cupo incedere di queste leggende viventi del Gothic/Doom. Dopo un album sicuramente più melodico come "The Ghost of Orion", con "A Mortal Binding" ornano a sonorità un po' più antiche, più dure e con chitarre più corpose, stessa cosa dicasi per il cantato di Stainthorpe che dosa con maggiore cura dolenti voci pulite e rabbiosi growl. Se poi 11 minuti e mezzo dei 55 di quest'album sono impegnati da un monolite di magnificenza come "The Apocalyptist" ci possiamo facilmente rendere conto di come mai molte giovani bands che si rifanno alla Sposa Morente inglese difficilmente potranno mai raggiungere il loro livello, seppur molte di queste siano decisamente ottime. La maestria dei My Dying Bride rimane ineguagliabile, così come la classe e l'eleganza con cui i Nostri ci riversano addosso la loro romantica disperazione. Peccato che per un po' (si spera!) non potremo sentire questi pezzi dal vivo: ormai conoscerete tutti l'ultimo comunicato dei My Dying Bride. Possiamo solo sperare che questo periodo prima o poi trovi una risoluzione, perché sarebbe un vero peccato non veder eseguite on stage questi sette oscuri diamanti.

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