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Come si dovrebbe suonare symphonic power, il terzo album dei Dragony Come si dovrebbe suonare symphonic power, il terzo album dei Dragony Hot

Come si dovrebbe suonare symphonic power, il terzo album dei Dragony

recensioni

gruppo
titolo
"Masters of the Multiverse"
etichetta
Limb Music
Anno

 

TRACKLIST:

01. Flame of Tar Valon 5:57

02. If it bleeds we can kill It 4:32

03. Grey wardens 4:31

04. Defenders 5:10

05. Fallen star 4:56

06. Angels on neon wings 5:20

07. Days of high adventure 4:50

08. Evermore 4:43

09. The iron price 4:14

10. Eternia eternal (The Masters of the Multiverse) 5:49

11. The touch [CD only bonustrack] 3:41

 

Total playing time: 58:15

 

 

LINE-UP:

Siegfried Samer - vocals

Manuel Hartleb - keyboards

Frederic Brünner - drums

Simon Saito - guitars

Herbert Glos - bass

Andreas Poppernitsch - guitars

opinioni autore

 
Come si dovrebbe suonare symphonic power, il terzo album dei Dragony 2018-10-14 17:12:30 Ninni Cangiano
voto 
 
4.5
Opinione inserita da Ninni Cangiano    14 Ottobre, 2018
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Gli austriaci Dragony sono ormai tra le bands di punta del movimento symphonic power europeo, nonostante questo “Masters of the Multiverse” sia solamente il terzo album della loro carriera. Di fatto i viennesi hanno tutto quello che, secondo me, serve per farsi apprezzare in un genere particolare come il symphonic power: in primis una registrazione pressoché perfetta che permette di assaporare degnamente tutti gli strumenti nessuno escluso (i Finnvox Studios, del resto, sono una garanzia assoluta!), poi una voce come quella di Siegfried Samer che è pulita e squillante, oltre che potente e calda a seconda della necessità del climax del singolo brano. A questo si aggiunge un songwriting invidiabile, dato che i Dragony badano al sodo senza dilungarsi con troppi inutili orpelli, mettendo in ogni pezzo esattamente quello che serve per renderlo efficace, godibile e decisamente gradevole all’ascolto. Ciò è anche facilitato dall’ottimo gusto per le melodie, da una notevole dose di cori e per le parti soliste di chitarra e tastiere, decisamente indovinate. Se qualcuno volesse insomma un esempio di come deve essere un disco di symphonic power, basterebbe ascoltare questo “Masters of the Multiverse” dei Dragony ed imparare la lezione da loro impartita. Il disco è composto da 10 pezzi (finalmente un album senza inutilissime intro!!), cui si aggiunge una cover di una canzone di Stan Bush (musicista AOR americano) metallizata a dovere, come bonus-track compresa solo nell’edizione in cd. Tutti i brani funzionano alla grande, tra melodie azzeccate e coretti decisamente orecchiabili e trascinanti, ed è difficile, se non impossibile, trovare un difetto a questo splendido lavoro che si candida prepotentemente ad essere tra le migliori uscite del 2018. Da segnalare infine la presenza di alcuni ospiti come il chitarrista dei Sabaton - Tommy Johansson -, una delle voci dei Van Canto - Ross Thompson -, nonché la cantante tedesca Nora Bendzko. Spero di avere l’occasione di vedere la band dal vivo alla Symphonic Metal Nights di Mantova, assieme a Serenity, Temperance e Visions of Atlantis, perchè con queste premesse sarà un concerto memorabile!

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