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Neon Rider: un disco che presenta buoni spunti, ma ancora poco personale in alcuni momenti Neon Rider: un disco che presenta buoni spunti, ma ancora poco personale in alcuni momenti

Neon Rider: un disco che presenta buoni spunti, ma ancora poco personale in alcuni momenti

recensioni

titolo
Destination Unknown
etichetta
Pride & Joy Music
Anno

LINE UP:
Bruno Sangari – voce
Hernan Cattaneo – chitarre, voce
Marcos Nieva Green – chitarre, voce
Daniel Bravo – basso
Pablo Ureta – batteria

TRACKLIST:
1. Destination Unknown
2. Neon Rider
3. Feel the Magic =VIDEO UFFICIALE=
4. Unleash the Fire
5. I Lay My Life in Rock 'N Roll
6. Compass Rose
7. Surreal
8. My Time to Say Goodbye
9. Standing by the Edge
10. One and Only
11. One Night it the Big City =LYRIC VIDEO=
12. Riders of the Night

opinioni autore

 
Neon Rider: un disco che presenta buoni spunti, ma ancora poco personale in alcuni momenti 2024-04-21 09:38:50 Celestial Dream
voto 
 
3.0
Opinione inserita da Celestial Dream    21 Aprile, 2024
Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 2024
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Melodic Rock è solitamente sinonimo di Svezia, e invece questa volta no: questi piacevoli Neon Rider, che subito incuriosiscono l'ascolto con una copertina davvero avvincente e ricca di colori, arrivano dall'Argentina e debuttano con questo “Destination Unknown” sotto la sempre attenta etichetta tedesca Pride & Joy Music. Nascono nel 2020 dalla mente di Hernan Cattaneo e Marcos Nieva Green, e diventano presto una band vera e propria inserendo nella formazione Bruno Sangari alla voce, Daniel Bravo al basso e Pablo Ureta alla batteria. Tinte AOR e Melodic Rock che escono in partenza con “Neon Rider” e “Feel the Magic”, in cui tastiere spensierate accompagnano i brani e mostrando l'ugola un po' nasale ma capace di spingere verso note elevate di Bruno Sangari. Ma il disco in questione mostra anche un'altra faccia che spesso piace cavalcare al gruppo sudamericano, con divagazioni maggiormente Heavy che si presentano ben presto con la possente “Unleash the Fire”, tra echi di Riot e Maiden. E ci piacciono questi Neon Rider quando mettono mano al cambio scalando alle marce alte. Le chitarre sono rapide e disegnano un gran bel intermezzo strumentale. La successiva “I Lay My Life in Rock 'N Roll” è un mid-tempo roccioso in cui anche il buon cantante sudamericano mostra di essere a suo agio, virando su un cantato più ruvido e vibrante. E poi le note neoclassiche con ancora Bruno a mostrare un lato alla Jorn ed un tocco generale velato alla Masterplan di “Standing by the Edge”, tutti brani ben composti e suonati che forse mostrano maggior personalità rispetto al lato più melodico con il quale era iniziato l'ascolto. Qualche pezzo più spento o scontato arriva soprattutto nella fase centrale, con brani un po' spenti come “Surreal” e “My Time to Say Goodbye”, ed anche la lenta “ One and Only” non brilla certo di originalità. Per fortuna la chiusura arriva con l'elettrizzante power song “Riders of the Night” che si chiude con un coro di voci bianche. “Destination Unknown” è un disco che presenta buoni spunti ma ancora poco personale in alcuni momenti. Più che sufficiente certo, ma ancora un po' acerbo.

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