A+ A A-
 

Con "Vault of Horrors" gli Aborted abbracciano definitivamente un sound moderno Con "Vault of Horrors" gli Aborted abbracciano definitivamente un sound moderno Hot

Con "Vault of Horrors" gli Aborted abbracciano definitivamente un sound moderno

recensioni

gruppo
titolo
Vault of Horrors
etichetta
Nuclear Blast Records
Anno

PROVENIENZA: Belgio 

GENERE: Death Metal/Grindcore 

LINE UP: 
Sven de Caluwé - voce 
Daníel Máni Konráðsson - chitarre 
Ian Jekelis - chitarre 
Stefano Franceschini - basso 
Ken Bedene - batteria 

TRACKLIST: 
1. Dreadbringer (feat Ben Duerr - Shadow of Intent) [05:32] =VISUALIZER VIDEO= 
2. Condemned To Rot (feat. Francesco Paoli - Fleshgod Apocalypse) [02:57] =VIDEO UFFICIALE= 
3. Brotherhood Of Sleep (feat. Johnny Ciardullo - AngelMaker) [03:56] 
4. Death Cult (feat. Alex Erian - Despised Icon) [03:41] =VIDEO UFFICIALE= 
5. Hellbound (feat. Matt McGachy - Cryptopsy) [04:48] 
6. Insect Politics (feat. Jason Evans - Ingested) [01:45] 
7. The Golgothan (feat. Hal Microutsicos - Engulf) [04:20] 
8. The Shape Of Hate (feat. Oliver Rae Aleron - Archspire) [04:18] 
9. Naturom Demonto (feat. David Simonich - Signs of the Swarm) [04:04] 
10. Malevolent Haze (feat. Ricky Hoover - Ov Sulfur) [04:54] 

Running time: 40:11 

opinioni autore

 
Con "Vault of Horrors" gli Aborted abbracciano definitivamente un sound moderno 2024-03-17 18:18:27 Daniele Ogre
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Daniele Ogre    17 Marzo, 2024
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Giusto in tempo per il debutto su Nuclear Blast e gli Aborted completano quell'evoluzione cominciata nel 2018 con "Terrorvision"; sappiamo come in passato la band belga fosse tra i capisaldi di quel Death/Grindcore dalle tematiche chirurgo-mediche - sulla scia dei soliti Carcass e General Surgery -, ma a partire da quell'album Sven de Caluwé e compagni hanno cominciato a dare una rinfrescata all'immaginario ed al sound del gruppo. Tutto ciò vede toccare il proprio culmine oggi con "Vault of Horrors", dodicesimo studio album - e primo su Nuclear Blast - per quella che oggi possiamo definire come una band con base in Belgio, ma dal respiro sicuramente internazionale, vuoi anche per la diversa provenienza dei componenti (Belgio, Stati Uniti, Islanda ed Italia con Stefano Franceschini, che ha però lasciato dopo aver registrato le sue parti in quest'opera). Un respiro internazionale che si respira anche nelle sonorità degli Aborted odierni: la componente Grindcore più brutale c'è sempre, ma il Death Metal dei Nostri è oggi decisamente più moderno, con strizzate d'occhio verso anche altre correnti come il Technical Death à la Hideous Divinity e persino qualche pattern che deriva da Slam Brutal - con passaggi di pesantissimo groove - e Deathcore - con breakdown spacca collo -. Particolarità primaria di "Vault of Horrors" è la presenza di un cantante ospite diverso per ognuno dei dieci brani che compongono la tracklist, e basta in effetti vedere i nomi coinvolti per intuire dove musicalmente gli Aborted vadano più a parare: Ben Duerr degli Shadow of Intent nel singolo ed opening track "Dreadbringer", Alex Erian dei Despised Icon nell'altro singolo "Death Cult", Johnny CIardullo degli AngelMaker in "Brotherhood of Sleep" -pezzo praticamente Deathcore -, o ancora David Simonich dei Signs of the Swarm e Ricky Hoover degli Ov Sulfur rispettivamente sulle conclusive "Naturom Demonto" e "Malevolent Haze". Colaborazioni queste che chi più chi meno sembrano funzionare abbastanza bene, così come le altre - fatta in parte eccezione per quella con Jason Evans degli Ingested in "Insect Politics", pezzo un po' più deboluccio del platter -; si fanno invece notare eccome "Consemned to Rot" con il nostro Francesco Paoli e "Hellbound" con Matt McGachy dei Cryptopsy; quest'ultimo il brano che maggiormente ci ha colpito insieme alla massacrante "The Golgothan", pezzo che si riferisce al Golgotiano, il demone di merda - letteralmente!! - del capolavoro di Kevin Smith, Dogma. Nel complesso, "Vault of Horros" è un disco dall'incedere nervoso e con grande varietà di soluzioni, con i Nostri che sovente 'giocano' con velleità Blackened Death e con inserti quasi orchestrali - dovuti crediamo ai synth di Spencer Creaghan -, vedasi l'incipit proprio di "Hellbound". Gli Aborted sanno ancora come picchiare alla vecchia maniera, ma i tanti fans della prim ora farebbero meglio a mettersi il cuore in pace: la creatura di Sven de Caluwé ha oggi definitivamente intrapreso quel percorso che li porta a sonorità decisamente più moderne; i più potrebbero anche storcere il naso, ma è innegabile che anche così gli Aborted sanno il fatto loro ed offrono l'ennesima prova di forza della loro carriera. A testa alta o, per citare un vecchio telefilm italiano - vediamo se cogliete la citazione -: massicci e incazzati.

Trovi utile questa opinione? 
00
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Recensione Utenti

Nessuna opinione inserita ancora. Scrivi tu la prima!

Per poter scrivere un commento ti devi autenticare o registrare
 
Powered by JReviews

releases

Holy Knights, la ristampa rimasterizzata del demo
Valutazione Autore
 
4.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Ascia: cupi e soffocanti
Valutazione Autore
 
3.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Pentagram Chile: finalmente il secondo album con uno stile immutato dagli esordi
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Ignition, il ritorno del Power Metal in grande stile
Valutazione Autore
 
5.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Emberstar, rabbia e violenza non sempre esaltano
Valutazione Autore
 
3.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Shadows of Steel, i maestri sono tornati
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

Autoproduzioni

War Grave, Heavy rabbioso da Londra
Valutazione Autore
 
3.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Hartlight, un discreto debut album lascia intravedere interessanti potenzialità
Valutazione Autore
 
3.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Per i Ri'lyth un secondo album degno di nota
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Razor Attack, ci vuole di meglio
Valutazione Autore
 
2.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Dialith, un breve EP che conferma le qualità del gruppo
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Ancient Trail, un disco che merita attenzione
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

Consigli Per Gli Acquisti

  1. TOOL
  2. Dalle Recensioni
  3. Cuffie
  4. Libri
  5. Amazon Music Unlimited

allaroundmetal all rights reserved. - grafica e design by Andrea Dolzan

Login

Sign In

User Registration
or Annulla