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Un altro disco di buona fattura per il singer norvegese Un altro disco di buona fattura per il singer norvegese Hot

Un altro disco di buona fattura per il singer norvegese

recensioni

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titolo
Ocean of Opportunity
etichetta
autoprodotto
Anno

1.Elucidation04:35

2.Northern Wayfarer05:22

3.Sea of Okhotsk04:34

4.Brigantine of Tranquility04:40

5.God's Pocket03:49

6.Stars and Bullet Holes04:47

7.Sky Odyssey05:26

8.Transmigration05:23

9.The Last Journey09:33

opinioni autore

 
Un altro disco di buona fattura per il singer norvegese 2013-05-22 07:05:43 Celestial Dream
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Celestial Dream    22 Mag, 2013
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Pellek ritorna! Dopo il buon debutto del 2012 "Bag of tricks" ed il grande primo album con i symphonic power metallers britannici Damnation Angels, recensiti entrambi nelle nostre pagine, il biondo singer scandinavo approfitta del momento ispirato della sua giovane carriera per lanciarsi ancora più in alto, e "Ocean of Opportunity" è un disco che ha tutte le carte in regola per far acquisire a questo artista un maggiore numero di fans e far accrescere la propria notorietà. A differenza del disco d'esordio non ci sono ospiti ad accompagnarlo in quest'opera che viene inoltre distribuita in maniera autonoma senza una casa discografca a supportarla come la Doolitle fece per "Bag of tricks" (e infatti per ora il disco è disponibile solo dal sito dell'artista). Pellek si occupa praticamente di ogni brano e non vi è più traccia (per fortuna!) di Tommy Reinxeed che invece figurava, come co-songwriter e strumentista, praticamente in ogni pezzo del debutto.

I nove nuovi brani contenuti in "Ocean of Opportunity" suonano meno scontati rispetto al debutto e presentano un passo in avanti anche per quanto riguarda la produzione. Il giovane cantante Norvegese si muove sempre attraverso il power metal sinfonico che lo ha caratterizzato finora ma questa volta accentuando il lato barocco e presentando una valanga di tastiere ed orchestrazioni. E' difficile rimanere indifferenti ascoltando songs come le veloci e sinfoniche "Northern Wayfarer" e "Brigantine of Tranquility" che formano un'accoppiata di altissimo livello, oppure l'ottima opener "Elucidation" o "Stars and Bullet Holes" che conquista con il suo chorus di gran classe, il migliore del disco probabilmente, che mette in evidenza la classe canora di Pellek. La ballata "Sky odyssey" piace così come la suite di oltre 9 minuti posta in chiusura, quella "The Last Journey" che presenta tante soluzioni forse troppe (aperture melodiche, accelerazioni, bridge di piano in stile Skylark, orchestrazioni...), ma in certi momenti soprattutto, convince eccome.

E' evidente che Pellek ci sa fare e riesce a confezionare a distanza di pochi mesi un altro disco di ottima fattura che troverà consensi tra i fans del melodic e symphonic power metal. Un passo avanti rispetto all'esordio, ma rimangono diversi margini di miglioramento su cui il singer scandinavo potrà lavorare!

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