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Secondo album dei Clairvoyants Secondo album dei Clairvoyants Hot

Secondo album dei Clairvoyants

recensioni

titolo
The shape of things to come
etichetta
Valery Records
Anno

 

Tracklist:

 

1) No need to surrender

2) I don’t believe their lie

3) Endure and survive

4) Just the same story

5) The shape of things to come

6) Prometheus

7) The only way out is through

8) Sinner’s tale

9) To heaven and back

10) Here today, gone tomorrow

11) Horizon calling

 

opinioni autore

 
Secondo album dei Clairvoyants 2012-07-07 08:42:31 Ninni Cangiano
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Ninni Cangiano    07 Luglio, 2012
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A distanza di circa 3 anni dallo splendido debut “Word to the wise”, tornano i talentuosi Clairvoyants con un nuovo album, intitolato “The shape of things to come”, di cui ad essere sinceri non mi ha fatto impazzire la copertina. Chiariamo subito una cosa: se il debut era decisamente orecchiabile ed estremamente godibile e coinvolgente, questo nuovo disco non è così immediato e necessita di attenti ascolti per poter essere compreso appieno in tutta la sua potenzialità. Ho dovuto ascoltare parecchie volte questi 11 pezzi per poter “assimilare” la proposta musicale della band italiana; all’inizio, infatti, ero rimasto parecchio scontento e non nascondo che, se avessi scritto questo testo dopo un paio di ascolti (come molti miei “colleghi” meno coscienziosi fanno), quasi sicuramente non avrei espresso giudizi lusinghieri! Fortunatamente sono alquanto “cocciuto” e non mi sembrava possibile che i Clairvoyants mi deludessero a questa maniera ed ecco che, ascolto dopo ascolto, riuscivo ad assaporare particolari non notati in precedenza, arrivavo ad apprezzare passaggi che magari in precedenza non mi avevano impressionato o mi erano semplicemente sfuggiti. Di certo la prima parte dell’album è molto più “fruibile”, con brani di impatto immediato ed estremamente coinvolgenti come la splendida opener “No need to surrender” (la mia preferita), la ritmatissima “Endure and survive” e la lunga title-track “The shape of things to come”; nella seconda parte, invece, ci sono brani che necessitano di maggiore attenzione nell’ascolto, forse anche maggiormente complessi, come “Sinner’s tale”, la lunga conclusiva “Horizon calling” o l’hard-rockeggiante “To heaven and back” (un po’ avulsa dal contesto per dirla tutta). Per il resto, si confermano le ottime qualità dei singoli musicisti, gli assoli di gusto delle chitarre di Marco Demartini e Luca Princiotta, il grande lavoro al basso dell’eccezionale Paolo Turcatti (forse un po’ sacrificato in sottofondo rispetto al passato) e la precisione e la potenza alla batteria di Manuel Pisano; ottima anche la prova dietro il microfono del singer Gabriele Bernasconi, con la sua voce calda ed espressiva. Con questo secondo lavoro i Clairvoyants confermano di essere una grande band, sfornando un disco come “The shape of things to come” decisamente interessante che potrà andare incontro ai gusti di ogni defender che si rispetti. Non fatevelo sfuggire!

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