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Skiltron @ Legend Club, Milano (14/09/2016) In evidenza

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È il 14 settembre 2016, e il sempre attivo locale milanese Legend Club, questa sera, ospita i folk/power metallers Skiltron, direttamente dall'argentina, che proprio durante questo Legacy of Blood tour debuttano nel nostro paese (questa è la terza e ultima data italiana).

Arrivo giusto in tempo per assistere a qualche pezzo degli Atlas Pain, gruppo sicuramente più estremo degli Skiltron, ma che sa il fatto suo, e grazie alla loro buona proposta “Sinfonico-Folkloristica” scaldano gli animi della cinquantina di persone accorse questa sera.
L'affluenza appunto, non è certamente quella che gli Skiltron meriterebbero, ma essendo nel bel mezzo della settimana era difficile aspettarsi di più.

Sono le 23.15, kilt e cornamuse sono pronti e gli Skiltron entrano in scena con la trascinante Highland Blood, pezzo estratto da Legacy of Blood, quinto album per la band capitanata da Emilio Souto, in uscita a fine mese. Non sarà questo ovviamente l'unico nuovo brano che la band presenterà questa sera.
Non mancano in scaletta alcune apprezzatissime hit “storiche” come Skiltron, Lion Rampant e, la mia preferita, Bagpipes of War, tutti pezzi “da battaglia” che fanno esaltare il pubblico milanese, non numeroso, ma sicuramente molto caloroso e accogliente. Il frontman Martin McManus addirittura sottolinea più di una volta come quello davanti a loro sia il miglior pubblico trovato in questo tour (fin ora). Che stia esagerando o meno non lo posso certamente dire, resta il fatto che l'accoglienza riservata dai presenti alla band argentina sia stata molto positiva.


Il gruppo è in grande spolvero, la sezione ritmica curata da Ignacio Lopez (basso) e Matias Pena (batteria) scandisce i tempi in maniera pressochè perfetta, costruendo una solida base sulla quale la chitarra di Emilio Souto e la cornamusa di Pereg Ar Bagol possono tessere assoli e melodie vincenti. Anche Martin McManus dietro al microfono è autore di una prova assolutamente positiva, dimostrando tutto il suo grande valore canoro e rivelandosi anche un ottimo intrattenitore.
Insomma, i nostri sanno come far divertire e l'ora e un quarto a loro disposizione trascorre piacevolmente senza intoppi, regalando anche un paio di sorprese come le cover di I'm Shipping Up to Boston (Dropkick Murphys) e It's a Long Way to the Top (AC/DC), brano, tra l'altro, che chiude il set.

 

Tirando le somme, penso di poter dire che la serata sia assolutamente riuscita. Tutti i presenti possono andar via soddisfatti per aver assistito a un concerto di prim'ordine. Unica pecca, come già detto, il numero non altissimo di partecipanti. Ma d'altro canto, questo ha fatto in modo che chi fosse presente sia stato più coinvolto dallo spirito battagliero della serata apprezzando maggiormente lo show (almeno per me è stato così).

LINE UP:
Martin McManus - Vocals
Emilio Souto - Guitars, Vocals
Pereg Ar Bagol - Bagpipes
Ignacio Lopez - Bass
Matias Pena - Drums

SETLIST:
- Highland Blood
- By Sword and Shield
- On the Trail of David Ross
- Hate of My Life
- One Way Journey
- The Brave's Revenge
- Rise From Any Grave
- Storm in Largs
- Hate Dance
- I'm Shipping Up to Boston (Dropkick Murphys cover)
- The Bonfire Alliance
- Lion Rampant
- The Vision of Blind Harry
- Bagpipes of War
- The Taste of Victory
- Skiltron

Encore:
- It's a Long Way to the Top (If You Wanna Rock'n'Roll) (AC/DC cover)

Ultima modifica il Venerdì, 16 Settembre 2016 11:56
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