Eccoci con Enrico “Henry” Pistolese e Marco “Garry” Garau, rispettivamente chitarra e tastiere dei lombardi Derdian, per un piacevole scambio di idee e notizie, in vista dell’uscita del nuovo album “Revolution Era”.
D.: Ciao ragazzi! Grazie di essere qui con noi, partiamo subito a bomba, come mai avete deciso di proporre una sorta di best of con questo nuovo “Revolution era” e non un album totalmente nuovo?
Henry: Ciao, avevamo già del materiale per un inedito, ma sentivamo prima l'esigenza di consacrare la nostra decennale carriera discografica riproponendo i brani che ci hanno fatto crescere e ci hanno dato fama internazionale.
D.: Come mai sono stati esclusi i pezzi degli ultimi due album?
Henry: Volevamo rendere omaggio alle nostre origini fantasy, inoltre, avendo cambiato negli ultimi due album il cantante, volevamo che anche lui facesse in qualche modo suoi i pezzi della trilogia. Peccato che non sia andata proprio così...:-)
D.: Sono state necessarie delle modifiche per adattare i brani ai vari cantanti ospiti?
Henry: A dirti la verità, assolutamente no. I ragazzi si sono adattati alla perfezione a tutte le nostre parti originali e anzi, ci hanno messo del loro rendendo i brani veramente speciali e come mai nessuno li aveva sentiti prima. Noi stessi ci siamo oltremodo stupiti per i fantastici arrangiamenti e adattamenti che ognuno di loro ha portato alla nostra musica.
D.: A proposito dei vari ospiti, vi va di raccontarci come siete entrati in contatto con loro e come è stato pianificato l’abbinamento tra i vari cantanti ed i brani?
Garry: Ciao! Innanzitutto dobbiamo precisare che la decisione di affidare i brani a musicisti affermati come quelli che alla fine siamo riusciti ad ospitare, è stata presa nel momento in cui ci siamo ritrovati con un disco già registrato e mixato, ma senza più un cantante. Abbiamo ovviamente contattato una serie di nomi immaginandoci già i vari pezzi cantati da ognuno di loro, qualcuno non ha risposto e quindi è rimasto solo nella nostra fantasia, mentre gli altri che hanno accettato di partecipare sono stati tutti disponibilissimi… e senza nemmeno ricevere troppe indicazioni hanno lavorato tutti in completa autonomia portando a casa il risultato.
D.: Ma parliamo dei brani, come è stata scelta la scaletta?
Garry: Non dico attraverso un giro di morra cinese, ma quasi… :-D In verità ognuno di noi ha scelto un paio di pezzi dei primi 3 album che più hanno caratterizzato i nostri vecchi tempi, mentre gli altri pezzi sono entrati praticamente di diritto nella tracklist.
D.: Ho trovato semplicemente strepitose le versioni di “I don’t wanna die” con D.C. Cooper, “Lord of war” con Fabio Lione, “The hunter” con Ralf Scheepers, ma anche “Black rose” con Andrea Bicego. Ci sono brani che preferite rispetto ad altri ed, in caso affermativo, per quale motivo?
Garry: Devo dire che i cantanti che hai citato hanno dalla loro parte una grandissima esperienza decennale e quindi il risultato da parte loro era assolutamente fuori discussione. Ma le grandi sorprese sono arrivate anche da tutti gli altri perché ognuno è riuscito a caratterizzare in maniera semplicemente unica il pezzo che gli era stato affidato, e per questo li vogliamo ringraziare ufficialmente uno per uno. Onestamente, senza far torto a nessuno e pur avendo grandissima stima dell’artista, non mi sarei mai aspettato una “Beyond The Gate” cantata in maniera così magistrale da GL… ma, come dice qualcuno, il grande musicista è quello che più si riesce ad adattare a qualsiasi stile di musica.
D.: Chi ha realizzato lo splendido artwork del disco ed a cosa si è ispirata?
Henry: L'idea originaria è partita da Salva, il nostro fido drummer che nel tempo libero si diletta anche con lavoretti di grafica, poi il tutto è stato realizzato da Dario, il nostro grande solista che il grafico lo fa proprio di mestiere :-). Questa volta nessun intervento esterno per realizzare cover e artwork e questo perché, oltre a considerare particolarmente simbolico che la cover di un evento che serviva a festeggiare il nostro decennale fosse realizzata dalla band stessa, ci piaceva un sacco l'idea di Salva di porre in copertina semplicemente un libro con la mappa della nostra saga. Era così cult! Così "Lord of the rings" che l'abbiamo amata subito.
D.: Ci sarà possibilità di vedere i Derdian dal vivo? Magari con qualcuno degli ospiti dell’album...
Henry: Ohimè purtroppo hai toccato un tasto dolente perché una volta pubblicato "Revolution Era" ed esserci occupati della promozione, che soprattutto all'inizio è un compito piuttosto oneroso, soprattutto per una band che non si serve dell'ausilio di un'etichetta, dovremo proseguire con la ricerca del frontman che non è un compito affatto semplice. E' una scelta che dovrà essere molto ponderata, visto che un frontman porta sulle sue spalle l'immagine della band stessa, quindi ci prenderemo diversi mesi per poter decidere accuratamente. Perciò per rispondere alla tua domanda, per ora sfortunatamente non è previsto alcun concerto e ci auguriamo di poter tornare sulla scena live quanto prima. Comunque, se proprio la ricerca dovesse andare male, potremo sicuramente contare sull'aiuto, magari anche in sostituzione temporanea, di qualcuno dei fantastici ospiti di Revolution Era. Sono stati tutti disponibilissimi e qualcuno si è anche già offerto di darci una mano per il futuro. Grazie Ragazzi, vi vogliamo bene!
D.: Domanda obbligatoria. Cosa è successo con il vostro ex-singer?
Henry: Guarda sei il primo che ce lo chiede perciò sono costretto a rompere un silenzio che dura ormai da mesi :-)
Con Ivan è successo che, subito dopo il nostro live al Made of Metal in Repubblica Ceca lo scorso agosto, nonostante il concerto fosse andato particolarmente bene, ci ha verbalmente assaliti per i motivi che ora spiegherò. Preso particolarmente bene per la riuscita del live, ha cominciato a proporre pazzie tipo prenderci aspettativa dai nostri rispettivi lavori per poter girare il mondo a fare concerti su concerti ovunque qualsiasi entità fisica o istituzionale ci invitasse. Alle nostre repliche in base alle quali cercavamo di fargli capire che non siamo più ragazzini nei gloriosi anni Ottanta in cui si prendeva il furgone e si andava in giro per l'Europa a suonare calcando i palchi di tutti i club e i festival (quando andava di culo...), ma siamo ultratrentenni con famiglie e mutui alle spalle e che (forse) un posto di lavoro fisso serve giusto un pochino, considerando che la musica purtroppo non ci riempie il frigorifero, lui si è semplicemente incazzato di più, ci ha piantato nel backstage con una macchina in meno per poter caricare tutta la nostra strumentazione e con l'onere di dover acquistare un biglietto aereo per me per poter rientrare in Italia da mia moglie e mia figlia (ho corso peraltro il rischio di non trovarlo nemmeno, visto che l'aereo era pienissimo....). Da quella sera non l'ho più rivisto... Un paio di giorni dopo ci ha mandato una mail in cui affermava che la sua collaborazione coi Derdian era chiusa lì. Gli altri lo hanno rivisto una sera in studio a ottobre e anche lì, nonostante peraltro non facesse più parte della band per sua scelta, ha iniziato a criticare qualsiasi cosa del mixaggio di Revolution Era, ci ha proibito di usare le sue tracce e se n'è andato via sbattendo la porta...:-) Eh già , avete capito bene. Aveva già registrato tutto il disco, ma proprio tutto! :-)
Quella sera stessa abbiamo così ufficializzato l'uscita di Ivan dalla band e abbiamo deciso che era il momento di realizzare il nostro sogno nel cassetto decidendo di far cantare tutto il disco ai cantanti con le cui voci siamo cresciuti.
D.: State già lavorando su al nuovo album ed, in caso affermativo, quando potrebbe essere prevista l’uscita?
Henry. Si ed è quasi pronto, ci mancano giusto un paio di pezzi da definire e qualche testo da scrivere. Per l'uscita non abbiamo tutta questa fretta, considerando che siamo senza singer comunque entro un annetto speriamo di farcela.
D.: Una cosa che mi continua a sorprendere nel vostro caso è che ancora una volta avete fatto ricorso all’autoproduzione; possibile che nessuna label vi abbia offerto un contratto decente, vista l’enorme qualità della vostra musica?
Henry: In realtà alcune label si propongono sempre ogni volta che usciamo con un nuovo lavoro. Il fatto di autoprodurci è una scelta. Non vogliamo dipendere da nessuno né regalare i pochi proventi derivanti dalla nostra musica a nessuno. Lo sapevate che, tra l'altro, ora funziona al contrario? Esistono label che si fanno pagare dalle band per produrre i loro album. La casa discografica non è più un partner della band. E' un servizio a pagamento a cui la band ricorre per il desiderio di avere un marchio dietro al cd. Non ci interessa grazie, a meno che ovviamente non ci facciate "un'offerta che non possiamo rifiutare!" ahahah!!
D.: Vogliamo specificare come è possibile procurarsi una copia di “Revolution era”?
Henry: Semplicemente dal nostro sito: www.derdian.com
Se siete giapponesi però lì lo troverete in negozio :-)
D.: Grazie per la disponibilità e chiudo l’intervista come consuetudine lasciando uno spazio a vostra completa disposizione per un saluto finale ai lettori di allaroundmetal.com
Garry: Grazie a te e a tutto lo staff di Allaroundmetal.com che. fin dai tempi di Powermetal.it. supporta in pieno i musicisti come noi, lavoratori di giorno e suonatori di notte! A tutti i vostri lettori dico invece di continuare a supportare la scena metal italiana che non è assolutamente facile oggi giorno ragazzi! Riuscire ancora a produrre dischi di qualità con il pochissimo tempo a disposizione che la società ci riserva è quasi un miracolo, perciò andate tutti sul nostro sito ufficiale www.derdian.com ed acquistate la vostra copia di Revolution Era. Non ve ne pentirete! J