Abbiamo incontrato Fabio Calluori, mente dei Die for my Sins, freschi d’uscita dello splendido debut album “Scream”; ecco il resoconto della nostra chiacchierata.
AAM: Ciao Fabio e grazie di essere qui con noi di allaroundmetal.com; da dove nasce l’idea di fare qualcosa fuori dagli Heimdall con tuo fratello?
FC: Ciao Ninni grazie mille per l’intervista. L’idea nasce nel gennaio del 2021, quando stavo completando il mix di un bellissimo album solista di Ian Parry, Rock Emporium 2, pieno di collaborazioni con tantissimi musicisti diversi. Quel lavoro mi ha fatto venire la voglia di provare ad avere delle collaborazioni nuove per me. Così ho scritto tre canzoni, che ho inviato a Ian e lui è stato molto contento di cantare su una di queste, Shades of Grey. La cosa stava prendendo forma e così con mio fratello abbiamo deciso di iniziare questa nuova avventura, anche perché in quel periodo con gli Heimdall eravamo in parte fermi, visto che c’era ancora il covid e Gandolfo, il cantante, si era preso una pausa dalle registrazioni delle parti di voce dell’album Hephaestus (pubblicato lo scorso anno). Ho composto così tutti i brani e sono entrato in studio a registrarli con mio fratello. Una volta ultimato il lavoro di registrazione, ho iniziato a contattare vari cantanti fino a quando non è arrivato l’interesse di Ralf Scheepers.
AAM: Perché avete scelto il nome Die for my Sins e cosa rappresenta?
FC: La ricerca del nome non è stata per niente semplice… comunque abbiamo fatto una lista bella lunga all’inizio, ma non eravamo molto convinti di nessuno di questi nomi. Un giorno Nicolas, mio fratello, mi fa perché non ci chiamiamo Die for my Sins come la canzone dei Sanctuary? Devo dire che il nome ci risultò subito molto adatto… era particolare, non scontato, potente e abbiamo pensato che si adattasse alla perfezione con le nostre sonorità e con i testi dell’album.
AAM: Come siete entrati in contatto con Ralph Scheepers e perché avete scelto proprio lui come vocalist della band?
FC: Una volta ultimate le canzoni abbiamo registrato un promo con la mia voce e abbiamo iniziato a contattare vari cantanti. All’inizio eravamo indecisi se affidare le parti vocali a più singers, oppure dare un’impronta precisa all’album, ma quando Ralf ha manifestato interesse ed entusiasmo per i pezzi, la scelta è stata facile… avevamo l’opportunità di affidarci a uno dei migliori singer in circolazione e devo dire che secondo noi ha fatto un lavoro incredibile. Poi, ad essere sincero, ho sempre preferito quei lavori dove il cantante rappresenta un punto di riferimento, quindi credo sia stata una buona scelta. Questo non esclude che in futuro si possa pensare di fare qualcosa di diverso, ma come album d’esordio abbiamo preferito optare per questa soluzione.
AAM: E degli altri ospiti presenti sull’album, cosa ci racconti?
FC: Si, allora oltre a Ralf, come ti ho accennato prima, abbiamo un altro grande cantante, Ian Parry degli Elegy che ha registrato le voci della canzone Shades of Grey. Alle chitarre soliste ci sono Luca Sellitto dei Timeless Fairytale ed ex-Stamina su sei brani e Carmelo Claps degli Heimdall in Dark Symphony. Loro hanno registrato i soli principali in queste songs, poi tutte le melodie di chitarra sono opera mia. Per il resto, Nicolas, anche lui negli Heimdall, ha suonato tutte le batterie ed io mi sono occupato delle chitarre, del basso e delle tastiere, oltre ad aver scritto tutti i brani - musica, linee melodiche e testi - e ad aver prodotto l’album.
AAM: Quale rapporto ha (se ce l’ha) l’artwork con il vostro nome o con i testi dell’album? E chi l’ha realizzato?
FC: La cover è stata realizzata da Vittorio ‘Kufa’ Citro, con il quale avevamo già collaborato con l’ultimo degli Heimdall e devo dire che in entrambi i casi ha fatto un lavoro eccellente. In questo caso volevamo una sorta di simbolo, di ‘mascotte’ da utilizzare anche in futuro. Inizialmente doveva essere una figura che urlava ma quando abbiamo visto questa immagine, abbiamo deciso di optare per questo personaggio misterioso che ho denominato appunto Scream.
AAM: A proposito di testi, ci spieghi di cosa parlano?
FC: Liricamente, mi piace vedere ‘Scream’ come un viaggio attraverso la mia mente dove, nelle canzoni, parlo e mi interrogo su vari argomenti. L’album è stato scritto in un periodo non proprio semplice per me ed ecco che canzoni come ‘Scream’ e ‘Still Alive’ possono essere viste come un invito ad affrontare le difficoltà con decisione e forza senza abbattersi… una cosa che dico spesso a me stesso nei momenti difficili e complicati. In questi momenti spesso sentiamo la necessità di avere qualcuno con noi, come appunto dico in ‘Dark Symphony’. Poi affronto altri argomenti… in ‘Time ad esempio, parlo del passare del tempo. Il protagonista dopo una vita senza sbalzi capisce che è ora di lasciarsi andare, prima che sia troppo tardi. Praticamente sono io che sprono me stesso in quei momenti dove regna la pigrizia o dove mi fossilizzo troppo su alcune cose perdendo tempo! In ‘In the Sign of the Cross’, parlo in un certo senso di religione e mi interrogo se è giusto nella propria vita rinunciare a molte cose in nome di Dio, come fanno molte persone o è meglio vivere la vita al massimo visto che, come dice il protagonista, forse quello di cui abbiamo bisogno, è solo una manciata d’amore. In ‘Waiting for your hero’ parlo di un dialogo tra due personaggi, uno aspetta la venuta di questo eroe fantomatico che possa aiutarlo ad affrontare le difficoltà, l’altro invece crede che forse quell’eroe va trovato dentro di noi. Ovviamente il mio intento non è quello di fare la morale a nessuno… sono semplicemente delle riflessioni che faccio a me stesso dove a volte mi sento uno e a volte l’altro. In ‘Shades of Grey’ parlo di due persone che si stanno rendendo conto che il loro rapporto è finito e vivono in una sorta di limbo dove quello che vuole una persona non rispecchia quello che desidera l’altro.
AAM: E il titolo? Perché proprio “Scream”?
FC: Quando ho scritto la canzone Scream ci è sembrato subito chiaro che quello fosse il nome perfetto per il titolo, un nome semplice e diretto… ci piaceva l’idea di presentare l’album come un urlo metal ahahah! Anche il testo mi è molto a cuore, dove appunto si parla di voglia di cambiare, di reagire ai momenti bui con forza.
AAM: Cosa ci racconti delle sessioni di registrazione? C’è qualche aneddoto che ti va di raccontarci?
FC: Batterie, basso, chitarre e tastiere sono stati registrati nel mio studio Sonic Temple (www.sonictemplestudio.it), per le voci e le chitarre soliste ognuno ha poi registrato nei propri studi o a casa. Le chitarre ritmiche e alcune soliste sono state poi riamplificate nei Domination studio da Simone Mularoni. In quel periodo avevo problemi a farle da me e ad essere sincero, volevo anche un approccio differente e sperimentare qualcosa di totalmente nuovo. Così, una volta terminate le registrazioni ho provveduto io stesso al mix e al mastering. Aneddoti non molti visto che, a parte le batterie, sono stato completamente da solo durante le registrazioni! Con i vari ospiti le cose sono andate via lisce… ho dato ovviamente le mie indicazioni su quello che volevo per i singoli brani, ma parliamo di gente con grande esperienza che ha interpretato alla perfezione le songs.
AAM: A proposito chi si è occupato della produzione dell’album?
FC:La produzione è stata seguita interamente dal sottoscritto, così come tutto il songwriting. Musica, arrangiamenti, linee melodiche e testi sono tutti opera mia. Devo dire che le canzoni sono venute fuori abbastanza velocemente, invece le altre fasi sono state decisamente più impegnative, soprattutto il mix. Se senti bene l’album, noterai tanti piccoli suoni che arricchiscono non poco il prodotto finale… da questo punto di vista sono stato abbastanza maniacale ahaha!
AAM: L’album è uscito per un’etichetta svedese, la ViciSolum Productions. Come mai questa scelta e come siete entrati in contatto con loro arrivando fin lassù in Scandinavia?
FC: Quando ho finito di missare l’album ho iniziato a inviarlo in giro per il mondo alle etichette principali via Soundcloud. Abbiamo avuto alcuni interessi e alla fine abbiamo optato per la Vicisolum essenzialmente per 3 motivi… uno: la Vicisolum è praticamente la label della Soundpollution, che è probabilmente la principale casa di distribuzione Metal in Scandinavia; due: le condizioni contrattuali erano buone e tre: la cosa più importante, il responsabile della label ha mostrato veramente interesse per la nostra musica… pensa che mi sono andato a vedere le statistiche di soundcloud e risultavano più di 150 ascolti delle nostre canzoni da parte sua! Dopo aver visto questo dato non potevo certo firmare con qualcun altro ahahah!
AAM: Avete realizzato un video per la title-track “Scream”, cosa ci racconti al proposito e perché avete scelto proprio quel brano?
FC: Si comunque mi sono dimenticato di dirti che anche il montaggio dei video è opera mia! Per quanto riguarda ‘Scream’ è uno dei pezzi che preferiamo, è molto snello e diretto con un ritornello antemico e soprattutto è veramente metal, sia nella musica che nel testo! Ci sembrava il modo migliore per iniziare questa avventura e devo dire che da subito abbiamo visto questo brano come il primo singolo. Potevamo optare per Time che è il pezzo più melodico e catchy dell’album ma, visto che siamo dei metallari old school, abbiamo scelto ‘Scream’ ahahah!
AAM: Ci puoi svelare se avete in progetto di girare qualche altro video e, in caso affermativo, per quale canzone?
FC: Si, ho già una bozza del video del brano cantato da Ian Parry, Shades of Grey, che mi ha inviato le sue riprese e quindi tra non molto vorrei pubblicarlo. E’ un video piuttosto diverso dai 3 che ho fatto precedentemente, ha un’atmosfera più gotica e tetra che secondo me si adatta perfettamente alla song e mostra anche un altro aspetto della nostra musica.
AAM: Ci sarà possibilità di vedervi dal vivo per qualche concerto e, in caso affermativo, ci puoi svelare qualcosa?
FC: Per ora non abbiamo nulla in programma purtroppo… vediamo, ci piacerebbe molto fare qualche live perché i brani sono belli diretti e sono sicuro funzionerebbero alla grande, ma è un discorso un po’ complesso per ora, come puoi immaginare per via della voce. L’idea c’è e infatti abbiamo già un ragazzo che suona il basso. Ora che l’album è fuori vediamo se usciranno delle occasioni interessanti. Il problema resterebbe la voce ovviamente, stiamo pensando a qualcuno che vive più vicino a noi per rendere la cosa più semplice. Vediamo dai… anche perché oggi il discorso dei live è molto complicato.
AAM: Se avessimo una sfera di cristallo, cosa vedremmo nel futuro dei Die for my Sins? Ci sarà un seguito a questo album?
FC: Guarda, non ti nego che l’album era nato come una sorta di progetto solista con mio fratello e quindi come capitolo unico, però a poco a poco si è fatta sempre più forte l’idea di mettere su una vera band. Ho diverse songs nuove sulle quali lavorare… ci piacerebbe molto fare un altro album, vediamo, l’idea c’è!
AAM: Sei sulla scena metal italiana da tanti anni, se un giovane musicista si rivolgesse a Fabio Calluori per qualche consiglio, cosa gli risponderesti?
FC: La prima cosa è avere tanta passione per questo bellissimo mondo che è il metal… qua non si suona per soldi, ma solo per il gusto di farlo… se poi uno riesce a trasformarlo in un lavoro tanto meglio, ma non è certo questo il motivo per cui si fonda una band metal. Produrre un demo o un album significa lavoro, soldi, tempo ecc., quindi ci vuole una vera vocazione, un vero amore per questa musica soprattutto oggi dove gli spazi per suonare metal sono sempre di meno (almeno dalle nostre parti). Se non hai una forte passione, rischi di abbandonare tutto dopo le prime delusioni, come purtroppo capita spesso. Poi sicuramente consiglierei di dare sempre il 100% e di fare il massimo in ogni situazione che siano i live, le registrazioni, la composizione delle songs. Oggi ci sono molte bands di alto livello, quindi per emergere è necessario fare il massimo.
AAM: Ho approfittato fin troppo della tua pazienza, ti ringrazio ancora una volta di essere stato qui con noi e concludo l’intervista, come consuetudine, lasciandoti uno spazio a tua completa disposizione per aggiungere un tuo messaggio ai fans dei Die for my Sins ed ai lettori di allaroundmetal.com
FC: Grazie di nuovo per l’intervista! Ti lascio i nostri link principali per seguirci sui social: facebook.com/dieformysins, instagram.com/dieformysins_official, http://www.youtube.com/@dieformysins. Poi vorrei semplicemente invitare tutti i lettori a dare un ascolto alle nostre canzoni nelle quali crediamo molto. Se vi piace l’heavy metal sono convito che apprezzerete molto Scream!
NdR: Foto di Michael Giannatiempo