Marco Pastorino, chitarra e voce dei Temperance, è su allaroundmetal.com per parlarci del nuovo album acustico “Melodies of green and blue”. Eccovi il resoconto della nostra chiacchierata.
AAM: Ciao Marco e grazie di essere qui con noi di allaroundmetal.com, è sempre un piacere scambiare quattro chiacchiere con te! Partiamo subito a palla: come vi è saltato in mente di fare un album interamente acustico come questo “Melodies of green and blue”?
MP: Grazie mille a voi per lo spazio! L'idea era già venuta fuori poco prima dell'uscita di Viridian. Come sai abbiamo pubblicato alcuni video registrati in una giornata di studio dove abbiamo suonato 4-5 brani tratti dall'ultimo album appunto in versione acustica – pubblicati sulla pagina di Napalm. Molta gente ha apprezzato l'idea e c'ha chiesto insistentemente di pubblicare quei brani su Spotify o di rilasciare un album ecc. Quando la pandemia a marzo 2020 ha preso piede, abbiamo deciso insieme a Napalm di ri-registrare alcuni brani per pubblicare un EP acustico.
AAM: Come è stata scelta la tracklist? In particolare cosa ha determinato la scelta di parte dei pezzi di “Viridian” e l’esclusione di altri?
MP: In primis doveva essere veramente un mini EP di pochi brani – si parlava di 4-5 pezzi al massimo. Ma abbiamo deciso da subito di aggiungere almeno un paio di brani completamente inediti per dare qualcosa di nuovo al 100% a chi ci segue da tempo. Oltre a questi, l'idea era quella di dare quel senso di continuità a Viridian, che purtroppo non ha potuto avere la giusta promo, soprattutto in sede live. Da lì la scelta di riregistrare unicamente brani tratti da questo disco.
AAM: Non avete pensato che forse sarebbe stato interessante rivisitare anche qualche pezzo dai primi tre dischi, quando c’era una formazione differente?
MP: Assolutamente si e credo che prima o poi lo faremo – che sia per un live o come materiale bonus di qualche prossima uscita – ma allo stesso tempo, come ti dicevo, volevamo concentrarci su Viridian e dargli ancora un po' di spinta, in quanto con l'arrivo della pandemia, tutti i nostri piani (come quelli di tantissime altre bands) sono totalmente cambiati.
AAM: Quale legame c’è (se c’è…) fra il titolo del disco, l’artwork e i vari pezzi?
MP: Il titolo, anch'esso, cerca di dare quel senso di continuità al precedente lavoro. Verde e blu sono i colori che praticamente formano il color Viridian e ci sembrava un perfetto modo per definire quest'album acustico. Inoltre negli ultimi anni abbiamo sempre di più legato ai colori alla nostra musica, metaforicamente parlando ma anche delineando artwork che possano pescare sempre più in maniera differente da una tavolozza di colori appunto.
AAM: Parlaci dei due inediti, chi li ha composti e di cosa parlano i testi?
MP: L'opener Paint The World è un brano completamente scritto da Michele per l'occasione. Vive di sfaccettature completamente per i Temperance, che definirei quasi un rock acustico a tinte grunge, dalle sonorità del mix fino al testo. Mentre per quel che concerne Evelyn, ho scritto io la musica e Michele il testo. Questo è il vero brano atipico per noi, una ballad melancolica che vive di ricordi e racconta la storia di Evelyn McHale, giovane ragazza statunitense che più di mezzo secolo fa ha deciso di togliersi la vita per la propria paura d'invecchiare e diventare qualcuno in cui non si riconosceva. Se ci pensi, una tragedia molto più attuale di quello che è realmente. (NdAAM: Concordiamo perfettamente purtroppo!)
AAM: Ho notato che avete raggiunto un equilibrio invidiabile tra le vostre tre voci, un legame unico che vi permette, grazie alle vostre differenti voci, di realizzare un qualcosa da brividi! Quanto è complicato decidere chi canta in un determinato momento e come decidete le varie parti canore?
MP: Grazie mille per le belle parole. Partiamo dal presupposto che noi tre ci divertiamo moltissimo a cantare insieme e quindi ogni cosa, dalla più facile alla più complicata, diventa semplice quando siamo insieme. Non c'è nessuna voglia di prevalere sull'altro, ma le nostre voci e sonorità sono messe a completa disposizione di quello che una canzone richiede. Ognuno di noi ha dalla sua determinate caratteristiche che possono portare in dote alla band qualcosa di più.
AAM: Avete realizzato dei video per questi pezzi acustici. Cosa ci racconti al riguardo? C’è qualche episodio simpatico che ti va di condividere con noi?
MP: Purtroppo siamo riusciti a girare insieme solo il video di Start Another Round in quanto durante le registrazioni degli altri due singoli, non c'era possibilità per noi d'incontrarci. Ma ogni volta che siamo tutti insieme è una festa. Siamo tutti e cinque molto legati e penso che questo si possa notare soprattutto in sede live.
AAM: Avete anche realizzato qualche giorno fa un live in streaming che, a quanto pare, ha avuto un notevole successo. Come è nata questa idea e come l’avete vissuta?
MP: Siamo sempre stati abituati a festeggiare l'uscita di un nuovo lavoro con un release party. Purtroppo come sappiamo tutti, questa volta non era possibile, ma abbiamo voluto ugualmente fare qualcosa che potesse in primis far divertire noi stessi, le persone che ci seguono e dare il giusto spazio a “Melodies of Green and Blue”. Una situazione veramente strana sinceramente, anche perchè siamo sempre stati abituati ad avere qualcuno di fronte e confrontarci con gli sguardi del pubblico ed il loro incitamento, ma allo stesso modo siamo sicuri che quelle abitudini torneranno.
AAM: Personalmente apprezzo maggiormente la vostra versione “elettrica”; ci puoi rivelare qualcosa sul prossimo album? Sarà ancora acustico o tornerete al classico sound dei Temperance?
MP: Sarà sicuramente un album completamente elettrico. La versione acustica è una parentesi che tra l'altro ha avuto ottimi riscontri e la porteremo avanti, magari per qualche show speciale e altro, ma la nostra vera dimensione è quella elettrica a rockeggiare.
AAM: Ognuno di voi ha esperienze anche in altri gruppi. Dai Virtual Symmetry (spettacolare il nuovo album!) ai Vision of Atlantis, passando per Kaledon e Starbinary, tanto per citarne qualcuno; come riuscite a barcamenarvi tra i tanti impegni e quale posizione rivestono i Temperance nella vostra scaletta delle priorità?
MP: Da sempre i Temperance sono la priorità per tutti noi cinque. Soprattutto a livello di cuore in quanto siamo tutti ottimi amici e quando siamo in studio o in tour o in sala, è sempre qualcosa di bello. Allo stesso tempo è giusto che ognuno possa avere il proprio spazio e la possibilità di spaziare al 100% anche con generi differenti. Proprio per quello nessuno di noi ha mai imposto limiti agli altri, anzi. Seguiamo sempre tutti con attenzione i lavori altrui.
AAM: Ho apprezzato tantissimo la tua prestazione con i Cristiano Filippini’s Flames of Heaven, così come quella di Alessia con il disco solista di Alex Mele. Cosa ci racconti di queste due esperienze?
MP: Grazie mille per le belle parole. Il disco con Cristiano è stata una bella esperienza; erano anni che ne parlavamo e a fine 2018 ho registrato le voci del disco, aiutando Cristiano con i testi e gli arrangiamenti vocali. Allo stesso modo ricordo che Alessia ha registrato l'album con Alex molto tempo fa, se non sbaglio addirittura prima del suo ingresso con noi.
AAM: Domanda pressoché scontata. E’ ormai un anno che è scoppiata questa maledetta pandemia globale ed il mondo artistico è pressoché bloccato, specie qui in Italia. Come state vivendo questo periodo e come vedete il futuro dell’arte?
MP: Abbiamo cercato di tenerci attivi in maniera costante in mille modi ed è così tutt'ora. Semplicemente tante abitudini sono cambiate. Chi ha potuto dedicare più tempo a cose che prima faceva di fretta, imparare cose nuove, mettersi a studiare ecc. Non è un periodo facile in generale, nella musica per chi viveva continuamente in tour, la vita è cambiata totalmente. Ma siamo sicuri che, quando sarà possibile, le persone torneranno a respirare musica live come e quanto prima.
AAM: Siete al secondo disco con la Napalm Records, una delle principali labels per il mondo della musica metal; come ci si trova ad essere con un’etichetta così importante e come vedete il vostro futuro con loro?
MP: Come diciamo sempre, siamo molto orgogliosi di far parte di un team unico come quello di Napalm Records ed allo stesso tempo orgogliosi del nostro percorso con Scarlet Records. Napalm ha un team di persone esperte che ti mette a disposizione un sacco di possibilità ed è inoltre formato da persone che amano totalmente quello che fanno. Vederci nello stesso cast di bands come Alter Bridge, Powerwolf, Kamelot e quant'altri, non può che essere un grande onore.
AAM: C’è un pezzo della discografia dei Temperance a cui sei particolarmente legato ed, in caso affermativo, per quale motivo?
MP: Personalmente sono molto legato a tutti gli album che abbiamo pubblicato, dal primo all'ultimo. Ogni disco ha avuto una storia che c'ha portato a quello che siamo oggi. Se devo citarne uno però, credo che ti dirò sempre il prossimo disco, in quanto vedo la nostra discografia come un viaggio che ci fa imparare qualcosa di nuovo continuamente.
AAM: Ogni musicista ha avuto un modello da seguire, una fonte di ispirazione che ha portato a muovere i primi passi nel mondo della musica. Per te chi è stato e per quale motivo?
MP: Sarebbe troppo scontato dirti decine e decine di nomi, in quanto molte figure hanno influenzato quello che siamo oggi, ma se devo farti solo un nome ti dico sicuramente Tobias Sammet, in quanto sia a livello compositivo che d'attitudine ha completamente catturato sia me che Michele da sempre.
AAM: Credo sia tutto per oggi, grazie per la tua pazienza e disponibilità. Chiudo come consuetudine l’intervista lasciando uno spazio a tua completa disposizione per aggiungere un tuo messaggio ai fans dei Temperance ed ai lettori di allaroundmetal.com
MP: Grazie mille per il vostro supporto! Non vediamo l'ora di incontrarvi tutti nuovamente ad un nostro concerto!
(Foto di Ermes Buttolo)