Ecco la seconda parte dell'intervista a Pino Scotto. La prima la trovate qui (http://www.allaroundmetal.com/interviste/item/13312-28-05-2018-intervista-telefonica-con-pino-scotto-prima-parte)
P.S.) Altro argomento dei miei testi è quando la vita è “sopraffatta” dai falsi ideali come la droga o l’alcool. Chi sta la in alto; i potenti, quelli che sanno, hanno giocato e giocano su questo. In America, ad esempio, l’eroina veniva somministrata ai soldati. Una cosa che non ho capito è come mai la droga è illegale mentre l’alcool no. Bisognerebbe che facessimo una guerra allo Stato perché in questo modo, facendo circolare queste cose, loro continuano a fare il cazzo che vogliono.
C) Visto che sono particolarmente affezionato ai Motorhead, vorrei sapere come è nato il testo di “The Eagle Scream” (pezzo dedicato a Lemmy n.d.a.)
P.S.) E’ successa una cosa molto strana; una sorta di magia. La notte in cui è morto Lemmy l’ho sognato che volava via come un’aquila e quando mi sono svegliato ho smesso di fare tutto quello che facevo e non diciamo cosa. Era come se in quella notte avessi combattuto tutti i miei demoni; demoni che duravano da 40 anni. Diciamo che il mio corpo aveva bisogno di un segnale anche se non avevo particolari problemi di salute. Sinceramente a 69 anni era anche arrivato il momento di smetterla.
C) Vogliamo riprendere il discorso sui testi dell’album?
P.S.) “Cage of Mind”, della quale abbiamo registrato il video dal vivo al Legend di Milano, parla proprio delle pare che noi ci facciamo quando invece, per combattere i propri ostacoli e le proprie paure, basterebbe alzare il culo dalla sedia, uscire di casa e darsi da fare per affrontarle. “Crashing Tonight”, invece, parla di un incontro ravvicinato, molto ravvicinato se mi capisci, avuto nel Rock‘N’ Roll club di Milano (ho promesso a Pino, tra una risata e l’altra, che vi avrei consigliato di leggere attentamente il testo n.d.a.)
C) Un ultima domanda riguardo all’album; sono sicuro che, in alcuni pezzi, la voce è stata “rinforzata” cosa mi dici al riguardo?
P.S.) Tu sai cosa sono le armonizzazioni? Quelle sono armonizzazioni. Non sono voci rinforzate. Quando tu fai una voce ci vai sopra e poi ci metti una quinta o un’ottava. Quello che ti serve insomma. Nella struttura classica della canzone, ad esempio, già quando fai il ritornello raddoppi la voce. E’ normale e lo fanno tutti.
C) Vuoi dirmi qualcosa riguardo al programma che conduci ora?
P.S.) Come sai trasmettevamo in video sulla piattaforma di Sky ma siccome io mandavo continuamente a fare in culo i vari realities; X factor in primis che come sai è di Sky, a forza di dirci di smetterla e di farla finita ci hanno tagliato. Alla fine è stato pure meglio visto che sono due anni che siamo su Facebook e facciamo diecimila volte i numeri di prima visto che è gratis e, in più,i ragazzi stanno sempre connessi con il P.C. e il programma sta andando benissimo.
C) Vorrei farti una domanda sulle “intromissioni”. mi risulta che ogni tanto qualcuno si spaccia per te sul social. Cosa vorresti dirgli?
P.S.) Cosa vorrei dirgli? Alla fine io mi incazzo soprattutto quando vanno a toccare mio figlio; li divento una iena proprio. Queste persone non hanno una vita: hanno bisogno di offendere gli altri e si sentono potenti e invece non lo sanno che sono solo delle piccole merde tipo escrementi di ratto senza palle, senza vita, senza niente. Sicuramente mi fanno solo pena; dovrebbero farsi curare questi ragazzi.
C) Visto che spesso spacchi l’opinione pubblica in due dicendo ciò che pensi credi di avere più fans o denigratori?
P.S) Guarda... Io sono convinto di questo: se non hai denigratori vuol dire che non vali un cazzo; vuol dire che non stai facendo niente di buono.
C) Stai affrontando un lungo tour; visto che spesso si parla della mancanza di pubblico ai concerti tu come la pensi?
P.S.) Sicuramente non suoniamo negli stadi come fa Vasco. Vasco è il numero uno ma fa tre concerti all’anno mentre noi ne facciamo cento. Se andiamo ad accumulare i numeri non dico che facciamo la stessa cifra. Devi contare che in Lombardia da quando è uscito l’album, solo in zona, ho già fatto sei date. Non facciamo posti come il forum ma potevo andare all’Alcatraz sì. A me piace la dimensione dei piccoli club; mi piace vedere la gente in faccia quando canto, mi piace andare tra i ragazzi, confrontarmi con loro.
C) Toglimi una curiosità riesci a vivere con la musica?
P.S.) Sono in pensione da 13 anni dalla fabbrica. Dovevo andare in pensione a 57 anni. Sono andato a 54 con tre anni di mobilità perché la mia azienda, dove ho sempre ho lavorato per 35 anni, cambiava denominazione sociale. Una volta diventavamo francesi, una volta americani ma, quando avvenivano queste fusioni, operai e impiegati erano in esubero, così venivano lasciati a casa e gente di 50 anni sapeva che, magari, non avrebbe più trovato lavoro. Lo Stato italiano ha dimostrato ancora una volta di essere una merda. Il lavoro mi ha dato la forza e la possibilità di scegliere fra tanti programmi che mi hanno chiamato e mi chiamano perché io sono libero. Non so se sono bravo, se scrivo bene, se canto bene, ma questo è il mio sogno, lo vivo fino in fondo e nessuno me lo deve toccare perché ho combattuto tutta la vita per realizzarlo. Ho mandato a fare in culo talmente tanta gente; personaggi famosi dei quali non ti faccio i nomi. Con il lavoro, quindi, oltre a mantenere la famiglia, mi sono organizzato da solo la mia strada, i miei concerti e nessuno, compresi i produttori, mi ha mai rotto i coglioni.
C) Parlando di concerti hai qualche aneddoto recente da raccontare?
P.S.) L’anno scorso abbiamo fatto un concerto nello stesso luogo e sullo stesso palco dove si era esibito Jimy Hendrix e dove aveva suonato 50 anni fa. Non l’ho fatto io; mi hanno chiamato gli organizzatori per fare un paio di pezzi e c’erano gente come Eugenio Finardi e, appunto, l’ex batterista di Hendrix; è stata una serata fantastica. Quello che dico sempre ai ragazzi è: “Non smettete mai di sognare”. Non vale solo per la musica ma anche per la beneficienza o per il giocare a pallone. Bisogna coltivare la propria passione come ho fatto io che, in alternativa e senza di essa, sarei potuto diventare un ladro o uno spacciatore.
C) L’ultima domanda è un classico. Quali sono i tuoi progetti futuri e, poi, volevo sapere se è vero che andrai come giudice a Sanremo Rock (l’intervista è stata fatta prima dell’evento n.d.a.).
P.S.) Non ero molto convinto poi ho parlalto con Davidone, il mio fratellone di Milano, e mi ha detto: “Pino vai tu; piuttosto che qualche stronzo magari riesci a fare vincere un gruppo con i contro cazzi”. E’ un gioco per scegliere un paio di band e farle emergere visto che ai giovani che suonano, e ce ne sono di veramente bravi, nessuno da una possibilità. Guarda cosa è successo con X Factor che rischia di fare diventare il metal un fenomeno da baraccone e lo dico parlando di Al Bano. Quando avevamo suonato nella sua terra sei anni fa ci aveva definito come dei satanisti e adesso, invece, lo vedi fare il segno delle corna di fianco a Cristina (Scabbia dei Lacuna Coil n.d.a.).
C) Io avrei finito le domande. Se vuoi aggiungere qualcosa sei libero di farlo.
P.S.) Dico solo abbiate cura del vostro strumento o, se cantate della vostra voce. Trattate bene la vostra passione e rispettatela perché vi regala un sogno.
C) Grazie mille Pino. Spero di venire a vederti quando verrai al Capus Industry Music di Parma il 5-10-2018
P.S.) Se verrai sarà un vero piacere conoscerti di persona. Un saluto a te e ai lettori.