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Metal prog mescolato con elementi gothic e operistici, con ottimi risultati per gli Stormy Atmosphere Metal prog mescolato con elementi gothic e operistici, con ottimi risultati per gli Stormy Atmosphere Hot

Metal prog mescolato con elementi gothic e operistici, con ottimi risultati per gli Stormy Atmosphere

recensioni

titolo
Pent Letters
etichetta
Total Metal Records
Anno

Line up:

Dina Shulman - lead vocals

Teddy Shvets - lead vocals

Edi Krakov – keyboards, voices on track 3, 6, 11

Dmitry Kogan – guitar

Max Mann - bass guitar

 

Shaked Furman – drums

Tom Englund – vocals on track 8

Tom Gefen – additional vocals and voices on track 11

Bettina Yaish – judge’s voice on track 1

Erez Yohanan – voices on tracks 3, 13

Jonathan Opinya, Atara Rozen, Shira Sabarov, Teddy Shvets – choirs on tracks 6, 8, 11, 13

 

 

Tracklist:

 

  1. Afterlight
  2. The Way Home
  3. First Day
  4. Science Fiction
  5. First Year
  6. Historical Adventure
  7. Hour
  8. The Menippeah
  9. While
  10. Suspense
  11. Gothic Dread
  12. Decennary
  13. Tragic Play
  14. Outcome
  15. Time (bonus track)

opinioni autore

 
Metal prog mescolato con elementi gothic e operistici, con ottimi risultati per gli Stormy Atmosphere 2016-09-06 18:29:32 Virgilio
voto 
 
4.5
Opinione inserita da Virgilio    06 Settembre, 2016
Ultimo aggiornamento: 06 Settembre, 2016
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Ci apprestiamo alla recensione di questo secondo full-length degli Stormy Atmosphere con un bel po’ di ritardo, dato che il disco è uscito ufficialmente nel Settembre del 2015 (benché a nostra parziale discolpa il promo ci sia pervenuto parecchi mesi dopo) e rischiava a questo punto seriamente di essere dimenticato o archiviato. Ci sarebbe tuttavia dispiaciuto far passare inosservato questo platter, poiché si tratta davvero di un bel disco, che presenta anche alcune peculiarità. Cominciamo innanzitutto specificando che si tratta di un concept, dichiaratamente ispirato però a sei opere letterarie: “Stranger in a strange land” di Robert A. Heinlein, “Il Conte di Montecristo” di Alexandre Dumas, “Delitto e castigo” di Dostoevskij, “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde, “Faust” di Goethe e “Il Maestro e Margherita” di Mikhail Bulgakov. La caratteristica principale nello stile degli Stormy Atmosphere è data dal fatto che il gruppo israeliano mescola il metal prog con elementi gotico-sinfonici: trame articolate, cambi tematici e di tempo, sono dunque interpretati e compenetrati assieme a cori maestosi e voci operistiche. In particolare, in line-up sono presenti due cantanti: Teddy Shvets, molto teatrale e versatile nella sua performance e Dina Shulman, singer dotata di una splendida voce che si propone spesso in un cantato lirico. Le tastiere di Edi Krakov (principale compositore della band), arricchiscono poi il tutto, esaltando il lato sinfonico della musica degli Stormy Atmosphere. Il risultato è quanto mai affascinante e si concretizza in tracce molto belle e suggestive come “Afterlight”, “Science Fiction”, “Historical Adventure”, “The Menippeah” (dove compare in veste di guest Tom Englund degli Evergrey), “Suspense”, “Gothic Dread” e “Tragic Play”. In chiusura, come bonus track, è stata inserita una traccia di addirittura più di quattordici minuti di durata, intitolata “Time”, che riprende peraltro temi già presenti nei precedenti brani. Nella tracklist sono presenti anche alcune tracce molto brevi, funzionali al concept, tutt’altro che banali, a differenza di quanto spesso avviene in questi casi dove si ritrovano invece tanti intermezzi pressoché inutili e fastidiosi. In conclusione, giusto per semplificare (perché poi in realtà lo spettro di influenze della band appare ben più ampio), “Pent Letters” suona un po’ come se Queensrÿche, Rush o Haken si incontrassero con Nightwish, Epica o Evergrey: l’idea non è affatto malvagia e a conti fatti si tratta di un album davvero ben curato e ricco di spunti interessanti, che riesce a sorprendere e ad emozionare. Gran bel disco.

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