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Opinione scritta da Graziano

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Opinione inserita da Graziano    07 Settembre, 2017
Ultimo aggiornamento: 07 Settembre, 2017
Top 50 Opinionisti  -  

Gli Acid Muffin sono un Power Trio dal sound pregevolmente "Seattliano"; dopo un demo del 2012, un EP nel 2013 intitolato "Nameless" e svariati concerti su tutta la penisola italica in cui hanno condiviso il palco, come opener, con Arcane Roots, Il Teatro Degli Orrori, L7 e molti altri artisti internazionali come Quireboys e Black Stone Cherry,nel novembre scorso, tramite K2MUSIC, hanno rilasciato il loro primo album: "Bloop".
Il sound dell'intero disco permea degli anni '90, difatti il loro lavoro è facilmente accostabile a capostipiti del genere come Alice in Chains, Pearl Jam e Nirvana, insomma il Seattle Sound che ho divorato in tenera età (permettemi di raccontarvi questo aneddoto personale), quando mio fratello, lui 13 io 6 anni, iniziava a mettermi sulla retta via per farmi ascoltare musica rock,quella che poi sarebbe diventata la mia passione principale. Sono queste le sensazioni che questo CD mi ha dato, che ascolto dopo ascolto con piacere, è come se mi avesse rievocato un senso di "nostalgia" (vista in senso positivo ovviamente), di ricordi di un bel po' di tempo fa, quando appena messe le cuffie il Graziano che andava alle elementari rimase folgorato da questo tipo di musica. Folgorato esattamente, il mood del disco è questo. Suono energico, incisivo, mai banale, un po' nostalgico, ma non con la testa rivolta al passato, solo col cuore, sound per certi versi anche innovativo. La produzione a mio avviso è azzeccatissima per il tipo di musica proposta, gli arrangiamenti risultano curati tantissimo e si nota la capacità tecnica e compositiva del trio romano, che non stanca mai e non dà nulla per scontato. Già dalla traccia "Down to you" si mette in chiaro, secondo me, la direzione che il disco prederà nelle tracce successive. Aggiungo una nota: la differenza tra performance dal vivo e in studio non ha differenze, l'impatto è il medesimo e devo dire che è assolutamente devastante. Complimenti vivissimi, è raro che mi esprima così apertamente, ma sicuramente "Bloop" è un CD da tenere perennemente nello stereo della macchina col rischio di trovarsi a casa qualche multa per eccesso di velocità, perché è una carica pazzesca! Per concludere: il brano migliore è "Smoking my Little Soul", che mi ha fatto apprezzare davvero questo disco all'inizio alla fine. Se siete amanti del grunge o del sound anni '90, DOVETE ASSOLUTAMENTE AVERLO.

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Opinione inserita da Graziano    07 Settembre, 2017
Ultimo aggiornamento: 07 Settembre, 2017
Top 50 Opinionisti  -  

"Vol.1: Solar" degli Earth Electric è un disco che per mood ed impatto presenta due anime distinte e separate, che però magicamente riescono ad intrecciarsi tra loro, creando arrangiamenti e atmosfere decisamente di livello alto. In questo disco abbiamo la dimostrazione che Rune "Blasphemer" Eriksen (ha contribuito alla seconda reincarnazione dei Mayhem, Aura Noir... insomma non roba da poco) è davvero un musicista poliedrico, dotato di buon gusto artistico e di ricerca. Da una parte abbiamo il calore dell'hammond ad intrecciarsi con le trame di chitarra squisitamente vintage, dall'altra l’algida leggiadria della voce femminile, dove invece ci aspetteremmo un cantato più viscerale e selvaggio. Questa scelta, però, al contempo fornisce anche una sua unicità all'intero lavoro, creando un contrasto che non lascia indifferenti e che dà quel tocco di unicità alla composizione, la capacità di scrittura è senza dubbio sopra le righe. Le parti che non mi convincono sono poche, ma sono imputabili solo a questioni di carattere personale, che in una recensione c'entrano poco, dato che si vuole evidenziare il lato oggettivo di un lavoro, "Vol.1: Solar", attraverso composizioni come “Mountains & Conquerors”, guidata da un bel riff che ci riporta alla mente gli album solisti di Dio, l’efficace “Meditate. Mediate” - dove invece è l'hammond ad avere il ruolo di protagonista - con le sue sfumature purpuree, oppure l’energica e diretta “Solar” conquistano del tutto. Anche la voce della Simones, nonostante un piccolo smarrimento iniziale, supera la prova e convince soprattutto in "Sweet Soul Gathering", dove raggiunge il suo punto più alto. "Vol.1: Solar" è un lavoro particolare, non adatto a tutti e che magari ha bisogno di più ascolti per essere "metabolizzato" e/o apprezzato, ma ciò non toglie il suo altissimo valore artistico: è davvero dotato di personalità disarmante.

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