Debut album - dopo un demo datato 2017 - per i Vacuous Depths, band che porta nuova linfa vitale in quella che è la culla del Death Metal: Tampa, in Florida. "Corporal Humiliation" è una release lanciata in cospirazione da ben tre etichette: Chaos Records per il formato CD, Blood Harvest Records in cassetta per il mercato europeo, Goat Throne Records sempre in cassetta per il mercato americano. Ok, ma cosa suonano i Vacuous Depths? va da sé la loro provenienza è già abbastanza indicativa: il trio parte da una base formato dal più classico e primordiale Death Metal floridiano, quello per intenderci dei primissimi lavori dei Morbid Angel e dei Deicide, così come i primi album dei mitici Death, ma non solo: andando avanti con l'ascolto vediamo come anche l'old school messicano ha messo radici nel sound del trio di Tampa (Cenotaph su tutti) ed anche come ci sia una fortissima dose del vecchio Death/Thrash brasiliano (Sarcófago ed i Sepultura dei primi due album, questi ultimi tra l'altro omaggiati con una brutale cover di "Troops of Doom"). Nessuna intro - helleluja! - e si parte a razzo con "Gold Crosses": da quel momento verrete catapultati al finire degli anni '80 / inizi dei '90 nemmeno fosse in una DeLorean a 88 miglia orarie: Death Metal assolutamente primordiale, grezzo e greve che va a ripercuotersi in dieci cannonate sparate dritte alla bocca dello stomaco; un lotto di brani scritti, arrangiati ed eseguiti per provocare il massimo danno sul palco e che, soprattutto, nel lavoro in studio non concedono un attimo di pausa all'ascoltatore, che non può far altro che mettersi comodo e godersi pezzi come "Exteriorization", "Gaunt Reflections", "Worshipper of Death" - probabilmente il pezzo meglio riuscito dell'album -, la title-track, fino ad arrivare ad una "Troops of Doom" che in questa nuova forma ha decisamente il suo perché. Fortunatamente i Vacuous Depths in quanto a produzione non fanno come altri colleghi: i suoni hanno quel sentore vintage, ma non si ha l'impressione di ascoltare un demo in cassetta registrato nei periodi indicati sopra e registrati con mezzi stentati. "Corporal Humiliation" ha dalla sua l'essere un album che punta deciso sull'effetto nostalgia per i deathsters più scafati, ma risultando a suo modo anche al passo coi tempi. Procuratevi questo primo album dei Vacuous Depths e godetevi una mezz'ora circa di Death Metal bestiale e primitivo: saranno soddisfazioni.