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Maieutica: Rock pe(n)sante di alto livello. Maieutica: Rock pe(n)sante di alto livello. Hot

Maieutica: Rock pe(n)sante di alto livello.

recensioni

gruppo
titolo
Logos
etichetta
DeFox Records/Heart Of Steel Records
Anno

 

01.  Il Suono Del Pensiero

02.  Sinestetica Apparenza

03.  In Preda Alla Fuga

04.  A.D.I.D.M.

05.  La Teoria Delle Stringhe

06.  L’Oracolo

07.  La Scelta

08.  Tre

09.  Scomodo Pensiero

10.  Natale Di S’Odio/PrimaNeve

opinioni autore

 
Maieutica: Rock pe(n)sante di alto livello. 2013-08-19 17:00:40 Corrado Franceschini
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Corrado Franceschini    19 Agosto, 2013
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Un anno per mettere a punto il concept legato a “Logos”. Un coproduttore come Mirko “The Fox” Galliazzo (ex Axe Hero; band nota negli anni ‘80 ora X-HERO) coinvolto in moltissimi altri progetti/produzioni. Un chitarrista come Alex De Rosso a curare mixaggio e mastering e, per finire, un ospite come Marco Zago (Daniele Liverani) alle tastiere. Queste sono le credenziali messe sul tavolo dai 5 componenti dei Maieutica e, stando così le cose, si può intuire che il loro Rock pensante, così lo chiamano, sfugga alle comui regole e in buona parte è così. Maieutica si formano nel 2007 a Padova. Il primo demo a 7 tracce, “Soffoco” è del 2008 mentre il primo Cd intitolato “Ego Pe(n)sante” arriva nel marzo 2011. L’intento di “Logos” è, in poche parole, quello di spingere l’ascoltatore a non fermarsi ai tratti superficiali delle cose e delle persone e di andare in profondità perché è lì dove molto spesso albergano il mistero e/o anche la realtà. Nel fare ciò i Maieutica si avvalgono di diversi tipi di Rock e Metal e questo permette di ascoltare i brani sia in un’unica soluzione o a più riprese ma, in ogni caso, senza annoiarsi. Passando all’analisi in profondità dei brani la breve (1’25”) strumentale “Il Suono Del Pensiero” mischia un riff Southern proveniente dai seventies con un alone di Rock moderno. “Sinestetica Apparenza” fa pensare al Rock italiano ma le idee evolutive dei Maieutica la trasformano ora in Progressive e ora in Metal “orrorifico” con il pieno supporto delle chitarre di Matteo Brigo e Roberto Guarino. “In Preda Alla Fuga” si potrebbe etichettare e liquidare come Rock veloce se non fosse per le sue partiture Heavy alternate con il suono di certo Punk Rock italiano “leggero”. Quando poi arrivano le tastiere “destabilizzanti” mandano all’aria bellamente tutte queste teorie.”A.D.I.D.M.”, acronimo di “Armi Di Indifferenza Di Massa”, nonostante il suo incedere iniziale sognante, il Rock trascinato, e l’alternanza di tratti veloci e “meditati” non mi ha pienamente convinto: penso che smorzi un po’ il pathos della storia. “La Teoria Delle Stringhe” nel suo breve iter (2’09”) lascia ampio spazio a tastiere e voce ma, a sorpresa, arriva una chitarra lancinante che mischia ancora una volta le carte in tavola. “L’Oracolo” è una traccia mostruosa, nel senso positivo del termine, per come è stata concepita e assemblata: inizio tipico del buon vecchio Progressive – Hard degli anni d’oro, grande spazio lasciato alle chitarre, vari stop ‘n’ go e, dulcis in fundo, la voce di Thomas Sturaro che si sposa perfettamente, ed è a tono, con le ritmiche. Il breve intermezzo narrato dalla voce dell’ospite Nicola Lotto intitolato “La Scelta” ci porta direttamente a “Tre”. In questa traccia i Maieutica si prendono un attimo di respiro aprendola con una melodia rarefatta poi, quando entra una chitarra in fuga, movimenta il tutto e crea il varco per altri ritmi. Su “Scomodo Pensiero” il Rock regna sovrano nelle sue varie incarnazioni tra antico e moderno. La conclusione di “logos” è affidata ad una lunga suite della durata di 13’56 divisa in due fasi. “Natale Di S’Odio” inizia con delle tastiere orchestrali e pompose che, pian piano, lasciano spazio agli strumenti i quali creano una atmosfera cupa e fiabesca (non a caso la biografia parla dei film di Tim Burton). C’è poi lo spazio per un piano sognante alla Gershwin maniera fino a che non fa la sua comparsa l’immancabile tocco di Progressive italiano a dire la verità un po’ troppo “stagnante”. La seconda fase della suite dal titolo “Primaneve” è fatta da un canto chitarra acustica –voce – cori di quelli che si sentono in una gita parrocchiale (tipo Jesahel per capirci). Per capire come mai è stata suonata in questa maniera vi sarà utile leggere il finale del concept; io non ve lo svelo. I Maiutica sanno come “intrigare” l’ascoltatore a patto che sia di ampie vedute. Se vi sentite pronti potete seguire la band nel suo viaggio e trarre le relative conclusioni da soli. Io continuerò a seguirli e, se capiteranno a tiro, li andrò a vedere dal vivo perché credo che meritino.

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