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Ottavo capitolo per i Revocation: semplicemente il migliore della loro carriera Ottavo capitolo per i Revocation: semplicemente il migliore della loro carriera Hot

Ottavo capitolo per i Revocation: semplicemente il migliore della loro carriera

recensioni

titolo
Netherheaven
etichetta
Metal Blade Records
Anno

PROVENIENZA: USA

GENERE: Technical Death/Thrash Metal

TRACKLIST:
1. Diabolical Majesty =VIDEO=
2. Lessons In Occult Theft
3. Nihilistic Violence =VIDEO=
4. Strange And Eternal
5. Galleries Of Morbid Artistry
6. The 9th Chasm
7. Godforsaken
8. The Intervening Abyss Of Untold Aeons
9. Re-Crucified

LINE-UP:
David Davidson – voce, chitarre
Brett Bamberger – basso, voce
Ash Pearson – batteria

opinioni autore

 
Ottavo capitolo per i Revocation: semplicemente il migliore della loro carriera 2022-09-15 15:40:02 Luigi Macera Mascitelli
voto 
 
4.5
Opinione inserita da Luigi Macera Mascitelli    15 Settembre, 2022
Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 2022
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Potremmo tranquillamente definire questo "Netherheaven", ottavo sigillo degli statunitensi Revocation, come il punto di svolta o il salto di qualità tanto agognato per la band di Boston. Basti pensare al fatto che si tratta del primo disco ad uscire a quattro anni di distanza dal precedente, anziché dopo i canonici due (a volte anche uno) a cui ci hanno abituato. Segno che per David Davidson era forse arrivato il momento di sedersi a tavolino e rivedere completamente la proposta partendo proprio dalle basi. Perché se da un lato è sempre stato evidente l'enorme comparto tecnico dimostrato, dall'altra parte non si poteva dire lo stesso per l'originalità, troppo spesso relegata ad un manierismo da 6 politico e nulla di più. Bene, dimenticate tutto questo, perché "Netherheaven" è semplicemente un discone dall'inizio alla fine, completamente rinnovato nel sound, nello stile e nel songwriting: finalmente il primo capitolo per il trio americano degno del nome Revocation, destinato a dare alla band il credito che realmente merita.
Innanzitutto preme far notare come la componente Thrash Metal sia del tutto scomparsa; o meglio, intelligentemente assorbita all'interno di uno spettro più ampio. Il sound è molto più oscuro, costantemente pennellato da sferzate melodiche riconducibili ai Sylosis o agli Arsis, ma sempre e comunque orientato a fornirci l'immagine più cruda e feroce della band, che questa volta non si è imposta nemmeno un freno inibitore. Delle nove tracce presenti non ce n'è nemmeno una che sfiguri: il viaggio che si intraprende è un costante saliscendi tra gli inferi, con le chitarre che riecheggiano, di tanto in tanto, di qualche richiamo Black, soprattutto nelle sezioni in tremolo picking ("Galleries Of Morbid Artistry" ne è l'esempio migliore). E tuttavia, ascolto dopo ascolto, risulta impossibile riuscire a definire tutte le influenze che permeano i (nuovi) Revocation: dalle basi Thrash un po' old school fino al Prog, al Death, al Black... con precisione chirurgica i Nostri hanno tirato fuori dal cilindro un lotto di brani ricchissimi di materiale ma mai stantii o fini a sé stessi: la ritmica è spaziale e perfettamente in grado di dare ad ogni riff la sua giusta quadra; le chitarre si intrecciano costantemente oppure si serrano in una sfuriata tipicamente dal sapore Death Metal. La voce scabrosa di Davidson, il mastermind del trio americano, è la ciliegina sulla torta: mai troppo sporco, mai troppo gentile. Insomma, una costruzione certosina e precisa, frutto di un lavoro che ha visto i Nostri distruggere dalle fondamenta il loro sound e ricomporlo con quegli elementi sempre toccati ma mai veramente trattati nei capitoli precedenti. Il risultato è questo "Netherheaven": un disco nel quale si potranno trovare tranquillamente influenze di Obscura, Arsis, Cannibal Corpse, Death, Cynic, Sylosis e via dicendo. E MAI troverete un punto poco chiaro, né, tantomeno, una perdita di rotta: i Revocation hanno preso una mole enorme di materiale e l'hanno usata tutta con intelligenza imbastendo un'opera perfetta e con un focus forse mai stato più chiaro di così. Quindi, non vi resta che premere "Play" e tuffarvi nel primo vero grande lavoro targato Revocation. Complimenti!

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