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Debutto decisamente interessante per gli Swelling Repulsion, tra tecnica e melodia Debutto decisamente interessante per gli Swelling Repulsion, tra tecnica e melodia Hot

Debutto decisamente interessante per gli Swelling Repulsion, tra tecnica e melodia

recensioni

titolo
The Severed Path
etichetta
Reaping Scythe Records
Anno

PROVENIENZA: USA

GENERE: Progressive/Melodic Death Metal

TRACKLIST:
1. Enslaved
2. Shooting the Gap
3. Black Tide
4. Ride or Die
5. Labyrinth
6. Corridor
7. The Severed Path
8. Portal
9. Unfathomable Depths

LINE-UP:
Dono – voce, chitarre, basso
Bage – batteria, voce

opinioni autore

 
Debutto decisamente interessante per gli Swelling Repulsion, tra tecnica e melodia 2022-09-15 15:06:43 Luigi Macera Mascitelli
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Luigi Macera Mascitelli    15 Settembre, 2022
Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 2022
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Ci scusiamo enormemente per il ritardo con cui esce questa recensione, perciò speriamo che con le nostre parole riusciremo a farci perdonare. Anche perché, sinceramente parlando, sarebbe pressoché impossibile trovare un difetto in questa band, gli Swelling Repulsion, e nel disco di debutto qui in esame, "The Severed Path". Dell'act statunitense si sa poco trattandosi di una realtà giovanissima nata solamente nel 2016 e che dopo cinque anni si presenta al grande pubblico con questo mastodontico biglietto da visita. I Nostri sono solamente in due, ma la loro musica dà tutt'altra impressione trattandosi di un lotto di nove tracce una più interessante dell'altra. Quello che Dono e Bage ci presentano è una summa, se così si può dire, tra il Melodic Death americano che fa fede a gente come Arsis, The Black Dahlia Murder e Inferi, ma con l'aggiunta di elementi presi dal Prog Death canadese. Il risultato è perciò un disco che sa subito di USA ma con quel tocco personale in più. Se, quindi, sono ben definite le coordinate americane nel loro stile, è altresì vero che gli Swelling Repulsion non si siano limitati a presentarci un ennesimo album facente parte di quel filone, ma abbiano decisamente alzato di più l'asticella. Il ventaglio musicale presentatoci è estremamente variegato con costanti rimandi a sound e melodie più morbide e liquide nelle quali la chitarra solista si staglia, ma costantemente pennellati dalla ferocia spigolosa del Melodic Death americano giocando quindi su questo costante equilibrio tra i due punti focali. I brani sono corti, forse troppo con una media di 3 minuti scarsi, diretti e di impatto, che mostrano ottime capacità di songwriting mai eccessivamente fini a sé stesse; tuttavia qui siamo nel caso opposto, ossia quello in cui ci si potrebbe aspettare qualcosa di più. Invece la durata breve dei pezzi ed un andamento, a volte, un po' timido lasciano intendere come il duo debba ancora capire bene quale sia il vero focus del gruppo. Non fraintendetemi, non vogliamo lasciar intendere che il disco si perda; al contrario: è proprio ascolto dopo ascolto che vien voglia di avere qualcosa di più dai Nostri, come se il disco volesse restare adagiato su una comfort zone. Tuttavia se siete fan di questo genere troverete certamente spunti molto interessanti negli Swelling Repulsion: una realtà che, lo sottolineiamo, con un biglietto da visita come questo, al netto di qualche difetto poc'anzi messo in luce, potrebbe ritagliarsi una buona fetta di pubblico.

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