TRACKLIST:
1. Nauden
2. Eit Siste Ynskje
3. Orkja Brotna
4. Hausten
5. Sirkel
6. Vatnet Blir Til Blod
7. Ishjarte
LINE UP:
Eyvind Aardal - vocals, guitars
Jørn Ståle Norheim - guitars
Kjetil Andreas Nydal - bass, vocals
Henrik Nesse - drums
TRACKLIST:
1. Nauden
2. Eit Siste Ynskje
3. Orkja Brotna
4. Hausten
5. Sirkel
6. Vatnet Blir Til Blod
7. Ishjarte
LINE UP:
Eyvind Aardal - vocals, guitars
Jørn Ståle Norheim - guitars
Kjetil Andreas Nydal - bass, vocals
Henrik Nesse - drums
Con un imperdonabile ritardo propongo alla vostra attenzione questo terzo lavoro dei norvegesi Nifrost, "Orkja", nuovamente dato alle stampe dalla Dusktone. Musicalmente, la band di Jølster ci restituisce delle sonorità di tipica matrice norvegese che, a chi ha qualche inverno alle spalle come me, riportano alla mente certi lavori di fine anni ’90, provenienti dai meravigliosi paesaggi scandinavi. Così, quindi, le sfuriate Black si intersecano con innesti Folk, mid-tempos ed una follia sonora mai fine a sé stessa; sin dall’opener “Nauden” è palese in me l’attesa per quei cori, per quei passaggi chitarristici che hanno segnato tante opere provenienti dalle lande nordiche, ed è così che, nei 220 secondi di “Orkja Brotna”, arrivano quelle voci epiche, piene di tradizione, che tanti anni fa mi fecero innamorare di realtà come Ulver o Vintersorg. La melodia, però, continuerà a lasciare preponderante spazio alla ferocia, con un crescendo di violenza non solo sonora, ma anche lirica, con uno screaming che diventerà sempre più irrequieto e glaciale man mano che ci si inoltra nella seconda parte di questo album che, in poco meno di 40 minuti, è stato capace di ruotare attorno ad un nuovo concept che gioca tra l’alternanza di vecchio e nuovo, passato e futuro, morte e rinascita. Sezione ritmica ben presente, chitarre sapientemente amalgamate ed una voce in grado di produrre variazioni, accompagnando il tutto con testi in madre lingua. Grazie per aver cancellato, in un periodo così buio per me, la stanchezza degli ultimi anni ed avermi riportato a quella genuinità di mezza vita fa, in quel mondo pieno di aspettative che, giorno dopo giorno, ti faceva scoprire quanto melodia e rabbia, Folk e Black, se sapientemente dosati, potevano parlare direttamente alla tua anima.
“Folk og fe røymde til fjellet
Med flaumen i helane
I håp om å leve”