A+ A A-
 

Claustrofobico, soffocante e marcio: un terzo grandioso disco per gli Hellfire Deathcult Claustrofobico, soffocante e marcio: un terzo grandioso disco per gli Hellfire Deathcult Hot

Claustrofobico, soffocante e marcio: un terzo grandioso disco per gli Hellfire Deathcult

recensioni

titolo
Al Nombre de la Muerte
etichetta
Helter Skelter Productions / Regain Records
Anno

PROVENIENZA: USA

GENERE: Black/Death Metal

TRACKLIST:
1. Grand Invocation ov Black Death
2. Consumed by the Eternal Darkness ov Death =ASCOLTA= 
3. Devoted to the Order ov the Black Light
4. Within the Depths of the Godless Void
5. Divinity’s Damnation
6. Blessed by the Ritual Fires
7. Goddess of the Abyss
8. Beneath the Black Moons Incantation
9. Ritualistic Sacrifice ov Sacred Blood
10 . Black Plague Apocalypse
11. As Above, So Below...Reign ov Luciferian Light

LINE-UP:
Hammer ov Death - Drums
Perverse Ritual Necromancer - Vocals, Bass
Apocalyptic Genocidal Desecrator - Guitars

opinioni autore

 
Claustrofobico, soffocante e marcio: un terzo grandioso disco per gli Hellfire Deathcult 2022-07-18 14:00:35 Luigi Macera Mascitelli
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Luigi Macera Mascitelli    18 Luglio, 2022
Ultimo aggiornamento: 18 Luglio, 2022
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Oggi ci rivolgiamo ai fan della frangia più sporca, marcia e blasfema del Black/Death; quella che trasuda Archgoat, Morbosidad, Black Witchery e compagnia bella. Stiamo parlando degli statunitensi Hellfire Deathcrush e del loro ferocissimo "Al Nombre de la Muerte", terza opera targata Helter Skelter Productions / Regain Records. Un disco che, non smetteremo mai di dirlo, potrebbe essere tranquillamente la messa in musica di un buco nero per la sua furia distruttiva che non lascia spazio ad un singolo bagliore di luce. Collegandosi direttamente con le band sopracitate, dunque, i Nostri sono dal 2013 un caposaldo del Black/Death inteso nella sua forma più brutale ed oltranzista: questo terzo capitolo non fa nient'altro che riprendere la blasfemia allo stato puro, la sporcizia abissale e nera come la pece, la furia devastante del Death e dello Slam Death e le atmosfere tetre e velenose del Black ed unire il tutto sotto un'unica bandiera. Viene da sé che gli Hellfire Deathcrush non vogliano per nulla distaccarsi da queste coordinate, preferendo di contro un approccio più personale all'interno di stilemi più che conosciuti. Ora, è scontato fare dei paragoni con i finlandesi Archgoat, ma sono inevitabili. A differenza di questi ultimi, il trio statunitense preferisce concentrarsi maggiormente sul filone Death e soprattutto Slam. Non è un caso se più volte si ravvisa una vicinanza con gente come i norvegesi Kraanium, i pionieri dello Slam Death. Da qui segue quello che forse potrebbe essere l'unico difetto di questo disco melmoso: il fatto di non dare mai un singolo attimo di respiro; cosa che ad alcuni potrebbe piacere, altri invece potrebbero aver bisogno di un momento di respiro. Ma sembra proprio che i Nostri non vogliano nemmeno pensarci a dare un freno inibitore alla loro opera blasfema: tutto è impastato e denso come il catrame, dalla voce in pig growl super cavernosa che per 35 minuti non accenna a variare di una sola pagliuzza, fino alla batteria tiratissima e serrata da inizio a fine, così come i riff ovattatissimi al limite di un boato. Eppure, come si diceva all'inizio, chi è fan del genere non potrà non riconoscere come Apocalyptic Genocidal Desecrator e soci non siano certamente personaggi alle prime armi: in un calderone così marcio e blasfemo si intravede comunque una certa esperienza nel settore, motivo per il quale il disco è sì di difficile fruizione, ma comunque riesce a spaziare e a dare all'ascoltatore delle tracce più cadenzate ("Divinities Damnation) e altre che sembrano delle sfuriate di Death/Grind ("Beneath the Black Moons Incantation"). Da parte nostra questo "Al Nombre de la Muerte" passa a pieni voti la prova configurandosi come la miglior uscita degli Hellfire Deathcrush. Consigliatissimo!

Trovi utile questa opinione? 
00
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Recensione Utenti

Nessuna opinione inserita ancora. Scrivi tu la prima!

Per poter scrivere un commento ti devi autenticare o registrare
 
Powered by JReviews

releases

Blind Golem - un ode al rock (prog?!) settantiano!
Valutazione Autore
 
4.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Melodic hard rock caldo e avvolgente con gli Heartwind
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Il ritorno dei Kilmara dopo 7 anni
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Blackslash, che bell'heavy metal!
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
La voce unica di Mikael Erlandsson con atmosfere ariose ma anche malinconiche...
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

Autoproduzioni

Noirad, un buon come-back dopo 7 anni
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Torchlight Parade: metallo da brividi
Valutazione Autore
 
3.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Lunarway, una promettente band ucraina
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
In Chaos, l'ennesima dimostrazione della miopia del music business
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Empiric, una gemma nascosta
Valutazione Autore
 
4.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Katharein, un promettente gruppo dalla Romania
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

Consigli Per Gli Acquisti

  1. TOOL
  2. Dalle Recensioni
  3. Cuffie
  4. Libri
  5. Amazon Music Unlimited

allaroundmetal all rights reserved. - grafica e design by Andrea Dolzan

Login

Sign In

User Registration
or Annulla