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Kreator: l'ennesimo grande disco. Kreator: l'ennesimo grande disco. Hot

Kreator: l'ennesimo grande disco.

recensioni

gruppo
titolo
"Hate über alles"
etichetta
Nuclear Blast Records
Anno

TRACKLIST:
1. Sergio Corbucci is dead
2. Hate über alles
3. Killer of Jesus
4. Crush the tyrants
5. Strongest of the strong
6. Become immortal
7. Conquer and destroy
8. Midnight sun (ft. Sofia Portanet)
9. Demonic future
10. Pride comes before the fall
11. Dying planet

LINE-UP:
Miland ‘Mille’ Petrozza - Guitars, Vocals
Sami Yli-Sirniö – Guitars
Frédéric Leclercq – Bass
Jürgen ‘Ventor’ Reil - Drums

opinioni autore

 
Kreator: l'ennesimo grande disco. 2022-06-11 08:59:22 Ninni Cangiano
voto 
 
4.5
Opinione inserita da Ninni Cangiano    11 Giugno, 2022
Ultimo aggiornamento: 11 Giugno, 2022
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Scoprii i Kreator grazie ad un carissimo amico prematuramente scomparso, che mi fece ascoltare quando eravamo ragazzi il mitico “Pleasure to kill” che lui aveva acquistato per la meravigliosa copertina; caro Mattia, se ci fossi ancora, probabilmente avresti acquistato anche questo “Hate über alles” a scatola chiusa, solo e soltanto per la splendida copertina realizzata dal maestro Eliran Kantor. E l’avresti fatto ben sapendo cosa saresti poi andato ad ascoltare, dato che da tanti anni i Kreator sono garanzia di Thrash duro e di qualità. E non avresti sbagliato di certo! Già, perché devi sapere che questo quindicesimo album della band di Essen, uscito a ben cinque anni di distanza dal suo predecessore, è effettivamente come ci saremmo aspettati entrambi: una mattonata sulle gengive, un manifesto del Thrash dei Kreator, fedeli alla linea come pochi altri. Qualcuno potrebbe accusarli di immobilismo compositivo, ma possiamo ricordare loro che Mille Petrozza & C. hanno abbondantemente sperimentato (con alterne fortune) trent'anni fa, a fine millennio scorso, da “Renewal” in poi, per far definitivamente ritorno al loro marchio di fabbrica con “Violent revolution” ad inizio del nuovo millennio. Da allora non hanno più abbandonato la strada maestra ed anche questo “Hate über alles” prosegue su quel tracciato. Già la title-track (posta in apertura dopo l’intro dedicata al regista Sergio Corbucci) ne è la prova lampante, con il suo carico di groove risulta pesante come un macigno e più si pompa a dovere sul volume, tanto più ci si accorge di questa caratteristica. Ma di ottimi esempi di Thrash Metal made in Germany ne è pieno questo disco, da “Killer of Jesus” a “Strongest of the strong” (intelligentemente scelta per uno dei singoli, dato che probabilmente è il pezzo migliore del disco), arrivando all’infuocata accoppiata “Midnight sun”/“Demonic future”, fino alla lunga conclusiva “Dying planet” che suggella degnamente l’ennesimo ottimo lavoro di questo gruppo. Prima di concludere occorre segnalare che è il primo disco con il nuovo bassista, il francese Frédéric Leclercq, già noto per la sua militanza in gruppi storici come Loudblast ed Heavenly, tra i tanti; accanto agli storici Mille e Ventor, c’è poi da circa un ventennio il fido chitarrista finlandese Sami Yli-Sirniö (più vecchio di me di nemmeno una settimana!) che si divide egregiamente le parti soliste con il leader della band. Cosa aggiungere ancora? Se siete fans dei Kreator e di questo specifico genere musicale, sicuramente non tarderete a far vostro questo “Hate über alles”, dato che è un gran disco, ennesima conferma (come se ce ne fosse ancora bisogno!) che il gruppo tedesco è tra i migliori al mondo nel Thrash; se, invece, avete ancora qualche dubbio, sappiate solo che difficilmente ci sarà un disco Thrash migliore di questo nel 2022…

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