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Gli australiani Sensory Amusia imbastiscono un disco di debutto notevole Gli australiani Sensory Amusia imbastiscono un disco di debutto notevole Hot

Gli australiani Sensory Amusia imbastiscono un disco di debutto notevole

recensioni

titolo
Breed Death
etichetta
Lacerated Enemy Records
Anno

PROVENIENZA: Australia

GENERE: Technical Death/ Grind

TRACKLIST:
1. Birth through Violence
2. Yersinia Pestis =ASCOLTA=
3. Vermin =ASCOLTA=
4. Parasitic Alteration
5. Vulgar Thoughts of Carnage
6. Bind Torture Kill
7. A Blank Canvas of Flesh
8. Breed Death

LINE-UP:
Jei Doublerice - vocals
Shaun Maloney - guitars
Joel Parkyn - bass
Kévin Paradis - drums

opinioni autore

 
Gli australiani Sensory Amusia imbastiscono un disco di debutto notevole 2022-06-01 17:13:13 Luigi Macera Mascitelli
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Luigi Macera Mascitelli    01 Giugno, 2022
Ultimo aggiornamento: 01 Giugno, 2022
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Detto fatto: a soli due anni di distanza dal brevissimo EP di debutto, che di fatto entrò nel mercato in sordina, i Sensory Amusia hanno partorito il loro primissimo full-length, questo caustico "Breed Death", licenziato da Lacerated Enemy Records. Un disco che a differenza del fratellino minore, entra a gamba tesa nel panorama Death moderno con una proposta veramente accattivante, almeno per coloro che apprezzano queste frange più malate e fredde del genere. Innanzitutto c'è da dire che il valore aggiunto dell'opera è quello di non ricadere nelle - spesso fin troppo - scontate quanto noiose derive Deathcore che ultimamente hanno saturato il mercato e che, tolte alcune eccezioni, hanno abbastanza rotto i cosiddetti. Al contrario, i Sensory Amusia sono andati a pescare altrove, per la precisione nel mondo Death/Grind tecnico che vede Aborted, Benighted, Misery Index, Cattle Decapitation e Beneath The Massacre come maggiori influenze. Il tutto, dicevamo, reinterpretato in chiave moderna grazie ad una produzione piuttosto fredda e artificiale - molto apprezzata ma avremmo preferito qualcosa in meno - ed un approccio ipertecnico, quasi a ricordare i mostri sacri americani Inferi. Infine quella minuscola ma graditissima vena Slam, tanto per dare a tutto il carrozzone ulteriore pesantezza. Insomma, avete capito le coordinate stilistiche entro cui collocare gli australiani. Ma, al di là delle questioni superficiali, la cosa che sorprende dei Sensory Amusia è la continua ed implacabile furia omicida che pervade ogni singola traccia, tanto da ricadere forse nell'unico vero difetto di questo disco: una scarsa caratterizzazione dovuta alla struttura tendenzialmente uguale dei pezzi. Sia chiaro, non è da intendersi come un copia/incolla, piuttosto si vuole sottolineare che l'aver puntato tutto sulla violenza di impatto ha certamente dato vita ad una creatura colossale, ma dall'altro si va perdendo la personalità di tutta l'opera, perché è più forma che contenuto. Possiamo quindi dire che la prova dei Nostri tecnicamente parlando è da 10 e lode, così come a livello di produzione, voce e comparto strumentale; ma a livello di espressione artistica o comunque di firma, siamo sulla sufficienza. Il consiglio è dunque quello di variare ulteriormente la proposta, lasciando spazio ad un riffing più eterogeneo che mostra le sue vere potenzialità solo nei brevi momenti in cui ci si apre maggiormente ad altre influenze - vedasi "Vulgar Thoughts Of Carnage" -. In conclusione ci riteniamo estremamente soddisfatti dei Sensory Amusia, soprattutto per essersi riscattati dopo un inizio carriera in totale sordina. Potremmo essere davanti ad un nome - è ancora tutto da vere - di primaria importanza per questa nuova frangia del Death Metal. Teneteli sott'occhio!

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