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Una vera sorpresa nel mondo power: lasciatevi stregare! Una vera sorpresa nel mondo power: lasciatevi stregare! Hot

Una vera sorpresa nel mondo power: lasciatevi stregare!

recensioni

titolo
LMO
etichetta
Nuclear Blast
Anno

01. Cleansed By Fire
02. Scapegoat
03. The Devil´s Bride
04. Lament
05. Oremus (Instrumental)
06. Witches’ Judge
07. Eye For An Eye
08. Afterglow
09. Straight To Hell (Bonus track)
10. One More Time (Bonus track)


Studio report:
http://www.lingua-mortis-orchestra.de/lmo_en.html 

opinioni autore

 
Una vera sorpresa nel mondo power: lasciatevi stregare! 2013-08-05 13:47:05 Dario Onofrio
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Dario Onofrio    05 Agosto, 2013
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

C'è power e power, e questo lo sappiamo tutti: un genere vastissimo che si è sviluppato specialmente nel nord Europa degli anni 90', tra Germania e Finlandia. Ed è proprio di una "band" teutonica che andiamo a parlare... Più o meno. Infatti il disco che mi appresto a recensire non è un album dei Rage, bensì della Lingua Mortis Orchestra, cioè una parte dell'Orchestra Sinfonica di Praga (già collaboratrice con band del calibro di Therion, Blind Guardian ed Helloween). Il progetto nasce dalla mente geniale di Victor Smolski, subentrato come sappiamo tre anni dopo la release di quel Lingua Mortis Orchestra che aveva decisamente centrato il punto della power metal band teutonica.
Con questo disco, Wagner & soci coronano un sogno che era nel cassetto da tempo: mettere la maestria e la bravura dei Rage al servizio di un'ochestra, che in questo caso era composta da membri provenienti sia dalla Repubblica Ceca che da Spagna (Orquestra Barcelona Filharmonia) e Bielorussia, più le cantanti Jeannette Marchewka e Dana Harnge che supportano il frontman.
Leggendo il loro studio-report, veniamo a capire come il lavoro fatto sia stato titanico in tutti i sensi: le registrazioni della parte metal e il mix sono avvenuti ai Twilight Hall Studio di Kerfeld, in casa Blind Guardian, le registrazioni di quella orchestrale in Bielorussia. Il tutto sotto l'attento occhio di un signore della produzione come Charlie Bauerfeind, già collaboratore delle band sopracitate.
Insomma, fatte le dovute premesse, com'è questo disco? LMO è un concept-album sulla caccia alle streghe avvenuta a Gelnhausen nel 1599, e si apre subito sulla maestosa Cleansed by Fire. Si tratta di una suite di 10 minuti, molto piacevole all'ascolto e che sfodera dei momenti veramente emozionanti, fondendo perfettamente orchestra e metallo. La produzione è semplicemente eccezionale: era un pezzo che non sentivo dei suoni così ben fatti e un equilibrio di tale livello! Senza contare che le invenzioni compositive sono variegate e non noiose. Segue la più oscura Scapegoat, che dopo una iniziale parte dedicata quasi del tutto ai Rage introduce l'orchestra che accompagna il tutto in una atmosfera assolutamente epica, con la collaborazione di un personaggio come Henning Basse (ex Metallium). La parte "classica" del pezzo ottiene assolutamente un valore aggiunto, così come le tastiere perfette nelle loro entrate durante gli assoli. Subito dopo ci confrontiamo con Devil's Bride, pezzo scritto dal buon vecchio Peavy, che anche qui mostra il meglio di sé aiutato da Smolski e accompagnato dalla bravissima Jeannete, scrivendo un riff assolutamente accattivante su un pezzo regolare, ma mai banale! E anche alla prova più difficile, come la ballad Lament, i nostri sfoderano una bravura imparagonabile a molto del power uscito quest'anno, raggiungendo vette di lirismo altissime e a mio modesto parere raramente sfiorate negli ultimi anni. Dopo la strumentale Oremus tocca al mio pezzo preferito di questo disco: Witche's Judge, che combina un riff catchy con dei suoni spettacolari, e un Peavy che duetta con Janette all'inizio per poi lanciarsi in un ritmo arrabbiatissimo e un ritornello assolutamente all'altezza. Lo stacco strumentale a metà pezzo è poi qualcosa che andrebbe fatto studiare a tanti gruppi power odierni: chitarre, tastiere e orchestra dialogano perfettamente in un'alchimia incredibilmente accattivante. A tirarci fuori da questa perla ci attende l'altro pezzo scritto dal frontman dei Rage: Eye for an Eye, che forse è uno dei pochi a rispecchiare il gruppo teutonico per com'è oggi, e dove l'orchestra rappresenta un sottofondo e non una parte portante. Non per questo la canzone è deludente, anzi! Il ritornello accompagnato dalla soprano Dana Harnge è molto orecchiabile, e anche il riff che strizza l'occhio a Vivaldi è comunque piacevole a sentirsi. Alla soprano poi è dedicato gran parte del resto del pezzo, specialmente lo stacco orchestrale verso la conclusione che porta questo brano ad alti livelli.
Siamo alle battute finali con Afterglow, altra ballad che non vi lascerà affatto delusi per la commistione tra orchestra, metallo e una parte elettronica che non stride assolutamente col resto, anzi lo migliora e lo rende più interessante! Bellissime anche le sezioni finale dedicate all'assolo e una bellissima chiusura a base di flauti e digeridoo.
Ed eccoci al pezzo più accattivante in assoluto del disco: Straight To Hell inizia con un basso decisamente funky che caratterizza tutto il resto del pezzo, in un gioco divertentissimo e ritmato che vi farà venire voglia di fare headbanging con le cuffie nelle orecchie! Sicuramente il pezzo più regolare ma anche quello più simpatico di tutto l'album.
A chiudere il disco un pezzo dal sapore prog come One more Time, che si rivela essere un classicissimo brano power, forse un gradino più basso rispetto al resto, ma valorizzato dal pianoforte e dalle cavalcate di chitarra durante i vari stacchi strumentali.
Insomma, LMO è un disco che tutti gli appassionati di power metal sinfonico devono avere in casa. Era un pezzo che non mi godevo così tanto un album power, continuando a scoprirne lati inaspettati ascolto dopo ascolto. Spero molto che l'esperienza non si concluda qui ed anzi continui nel futuro: con un inizio col botto non possiamo che aspettare con ansia di vedere la Lingua Mortis Orchestra a qualche festival il prossimo anno, sicuri che con una grinta e una fantasia tali assisteremo a dei bellissimi concerti!

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