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Wasted: terremoto danese Wasted: terremoto danese Hot

Wasted: terremoto danese

recensioni

gruppo
titolo
The Haunted House
etichetta
Denomination Records
Anno

TRACKLIST:
1. The Haunted House - 03:40
2. Mr. Black - 03:23
3. Watch Out - 03:37
4. Nailed to the Cross - 03:54
5. Coffin Maker - 02:52
6. Metal Snack - 03:09
7. Resurrection - 04:00 
8. Candy Cane - 04:15
9. Wasted Attack - 04:25
10. The King - 05:16 

LINE UP:
T. Pedersen - Guitars
Thomas X.mas Olsen - Guitars
Allen 'Lemmy' Sorensen - Guitars
Mick 'Throath' Sonne - Vocals
Claus Jepsen - Bass
Alexander Bech Sørensen - Drums 

opinioni autore

 
Wasted: terremoto danese 2022-05-14 14:40:43 MASSIMO GIANGREGORIO
voto 
 
4.0
Opinione inserita da MASSIMO GIANGREGORIO    14 Mag, 2022
Ultimo aggiornamento: 14 Mag, 2022
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La terra di Amleto e della Sirenetta ha sempre fornito il suo massiccio contributo alla nobile causa del metallo pesante. Basti pensare agli Artillery, a Sua Maestà King Diamond e annessi Mercyful Fate per rendersene conto facilmente. I Wasted ai più non diranno molto in prima battuta; eppure suonano e devastano dal lontano 1981, sia pure con non tantissima fortuna. Formatisi nei dintorni della capitale danese, sono giunti al loro quarto full-length, che - ve lo garantisco - pesta non poco! Eppure, erano partiti di buona lena, forgiando demo tapes come se non ci fosse un domani ed approdando al debut album "Halloween... the Night Of" nel 1984, seguito a ruota dall'ennesimo demo: poi, l'oblio fino al 2003, allorquando rompono il lungo silenzio con "Final Convulsion". A seguire, un altro letargo creativo (o realizzativo) di ben sedici anni; nel 2019 esce "Elecrified", seguito, quest'anno, da questo "The Haunted House": come scritto prima, una release che pesta non poco. Personalmente, mi ricordano molto i sempre sottovalutati Annihilator, pur senza avere la stessa geniale schizofrenia dei canadesi. Purtuttavia, già la opening nonché title-track lascia intendere che sarà un gran bel pogare, sull'onda di un riff accattivante, sia pur malato al punto giusto, come si conviene laddove ci si avventuri nel visitare una casa infestata da creature maligne ed entità sinistre, che balzano fuori all'improvviso tra i solchi dei dieci pezzi che rappresentano dieci mazzate senza pietà! Pregevole l'arpeggio iniziale di "Candy Cane", anch'essa potenzialmente composta da Jeff Waters, pazzo leader indiscusso della band sopra nominata. Di grande impatto "Metal Snack", con una possente quattro corde in primo piano. "Metallicheggiante" anzichenò ed intrigante "Wasted Attack", un vero e proprio attacco frontale degno di un mega-tir lanciato in autostrada controsenso. Gli assoli risultano piuttosto ben curati e variegati, ben innestati nel wall of sound generato dalla band (vedasi "The King" con tanto di intermezzo strampalato seguito da repentino cambio di tempo), complice una sezione ritmica granitica e ultra precisa. Se proprio devo trovare un punto debole, i vocalizzi di "Throath" mi risuonano un tantino monocordi e poco adatti al contesto, ma tant'è: qui l'headbanging scatta immediato e senza requie, e tanto basta!

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