TRACKLIST:
1. The dead never listen
2. Fuel injected suicide machine
3. Freedom is not a crime
4. Blood for gasoline
5. Invasion
LINE-UP:
Ross The Boss – Guitars
Sean Peck – Vocals
Steve Bolognese – Drums
Stu Marshall – Guitars
Mike LePond – Bass
TRACKLIST:
1. The dead never listen
2. Fuel injected suicide machine
3. Freedom is not a crime
4. Blood for gasoline
5. Invasion
LINE-UP:
Ross The Boss – Guitars
Sean Peck – Vocals
Steve Bolognese – Drums
Stu Marshall – Guitars
Mike LePond – Bass
Ultimo dei dischi arrivati dalla piccola label statunitense Steel Cartel pochi giorni fa, diversi mesi dopo la loro uscita; questa volta parleremo di “Fuel injected suicide machine”, EP dei Death Dealer, gruppo attivo da dieci anni, composto da gente esperta e navigata della scena metal mondiale. Le due chitarre sono suonate dall’ex-Manowar Ross The Boss e da Stu Marshall (Night Legion e tante altre), alla batteria troviamo Steve Bolognese (Them e tante altre), mentre al basso c’è Mike LePond che, oltre a suonarlo nei Symphony X, lo fa in decine di altri gruppi; al microfono, infine, lo screamer Sean Peck, anche nei The Three Tremors e varie altre. Insomma tutta gente, come detto, decisamente esperta ed il risultato della loro unione è decisamente valido. Questo EP è infatti composto da quattro canzoni, cui si aggiunge la solita inutilissima intro, per poco più di 1/4 d’ora di furioso Power Metal made in USA, spesso e volentieri tirato fino ai confini del Thrash Metal. Tutti i pezzi hanno durate abbastanza concise, segno che il songwriting non si perde in fronzoli, ma punta dritto al risultato che è quello di sprigionare energia e rabbia, tenendo però sempre d’occhio le melodie. Lo screaming di Sean Peck è sempre arrabbiato ma, quando il climax del pezzo lo richiede (come in “Invasion”, ad esempio), dimostra di saper essere poliedrico, cantando in modo differente, molto più pacato ed espressivo. Il disco, uscito ad inizio dicembre 2021, è il quarto della carriera del gruppo, dopo tre full-length usciti nel 2013, 2015 e 2020, i primi due dei quali già recensiti positivamente su queste pagine. Ho ascoltato e riascoltato più che volentieri questo “Fuel injected suicide machine” dei Death Dealer; non sarà un disco che passerà alla storia del Metal mondiale, ma è sicuramente in grado di far trascorrere 1/4 d’ora della propria esistenza in maniera gradevole!