TRACKLIST:
1. Le Forche Caudine - Atto I
2. Le Forche Caudine - Atto II
Vittorio Sabelli - Clarinet, Bass Clarinet, Guitars, Bass, Keyboards, Narration
Emanuele Prandoni - Vocals, Drums
GUESTS:
TRACKLIST:
1. Le Forche Caudine - Atto I
2. Le Forche Caudine - Atto II
Ho scoperto questa bellissima realtà solo nel 2020 con il precedente “La Tavola Osca”, che inaugurava una saga dedicata ai Sanniti, dopo i primi cinque lavori che avevano rivolto l’attenzione ai sei elementi (oltre a Terra, Acqua, Fuoco ed Aria, venne tributato il binomio Spirito / Misteri). Come il precedente lavoro, anche questo è stato pubblicato dalla Antiq Records ed è formato da due lunghissime tracce che spaziano tra sfuriate Black, tanta epicità e virtuosismi classici. Il mastermind Vittorio Sabelli, autore di tutti i testi e delle musiche è un geniale polistrumentista che ha saputo unire la follia sonora del Black Metal con l’unicità di uno strumento come il clarinetto! Ecco che persino il Jazz entra a far parte della magia che, solitamente, siamo abituati a sentire attraverso un certo tipo di Black Metal, pronto a tessere delle atmosfere uniche, capace di rapirmi, senza esitazione e portarmi attraverso un viaggio storico, ma anche personale. Qui, partendo dall’atroce umiliazione patita dall’esercito romano in occasione dell'evento storico citato nel titolo (vi risparmio sia la lezione, sia una banale trascrizione da qualunque sito e vi invito ad approfondire questo spaccato storico fondamentale), il nostro Eurynomos (vi ricorda qualcosa?) ci fa fare i conti con quelle che possono essere le nostre cadute personali, le nostre pagine nere, le volte in cui ci siam dovuti arrendere con vergogna. Credetemi, non è un lavoro sicuramente facile, come non lo era il suo predecessore, ma, senza esitazione, questi due capitoli sono diventati parte della mia Top Ten di lavori pubblicati durante i due anni trascorsi e, anche stavolta, arrivo a dare il massimo dei voti a questo capolavoro, senza che io sia stato ricoperto da favori o da mille copie promozionali, rilegate in pelle umana. Chi vi parla, tramite queste pagine, sta solo cercando di farvi capire che si può riconoscere il merito ad un artista, senza un secondo fine, senza dover cercare o aver ottenuto un personale tornaconto. Sono felice che, la cartella digitale con questo lavoro, sia toccata a me, anche se priva dei testi che comunque, essendo declamati in italiano, sono facilmente comprensibili e completano maggiormente la bellezza e la grandezza di questa Opera figlia della nostra Cultura!
Fiero di credere che questo album meriti di esser conosciuto anche fuori dai nostri confini nazionali e che, finalmente, tutti quelli che osannano i prodotti provenienti dall’estero, capiscano quanta ricchezza abbiamo in casa nostra!
Onore al nostro Syrinx!!!