TRACKLIST:
1. Tales of magic
2. The spark
3. Shadow of Emeria
4. Blackblade
5. The forever serpent
6. Oath of the gatewatch
7. A million to one (Kiss cover)
LINE-UP:
Jason Ashcraft – Guitars
Sozos Michael – Vocals, guitars
TRACKLIST:
1. Tales of magic
2. The spark
3. Shadow of Emeria
4. Blackblade
5. The forever serpent
6. Oath of the gatewatch
7. A million to one (Kiss cover)
LINE-UP:
Jason Ashcraft – Guitars
Sozos Michael – Vocals, guitars
Planeswalker è un nuovo progetto, ispirato dal gioco di carte “Magic The Gathering”, del chitarrista statunitense Jason Ashcraft (Helion Prime e Dire Peril, tra gli altri) e dal singer cipriota Sozos Michael, ex-Helion Prime ed attualmente in Gloryhammer (al posto del mitico Thomas Winkler) ed Harmonize, tra gli altri. Questo “Tales of magic” è il loro debut album e sorprende come il progetto di due nomi di simile livello qualitativo sia stato costretto a ricorrere all’autoproduzione! Il disco è composto da sei tracce, cui si aggiunge una inutilissima cover dei Kiss che è completamente fuori contesto; la durata totale è di oltre 46 minuti, segno che i pezzi sono belli lunghi praticamente tutti e forse il songwriting avrebbe bisogno di un miglioramento, quanto meno per rendere i brani più snelli ed efficaci, oltre che evitare di essere prolissi. Il genere è un piacevole Symphonic Power, con numerosi ospiti, come Brittney Slayes (Unleash the Archers), Heather Michele (ex-Helion Prime), Taylor Washington (Paladin) e R.A. Voltaire (Ravenous), tra i tanti. Come si diceva, le canzoni hanno minutaggio elevato praticamente tutte quante, ma il top si raggiunge con la lunga suite “Oath the gatewatch”, oltre 11 minuti davvero ben fatti ed avvincenti. L’ascolto di questo disco è davvero piacevole, grazie anche ad un ritmo spesso frizzante (non è stato reso noto il batterista), una notevole attenzione per le melodie e l’orecchiabilità. Personalmente ho adorato la title-track “Tales of magic”, una di quelle canzoni che valgono da sole l’acquisto del CD e nella quale si alternano numerose voci, anche alquanto differenti tra loro. E’ comunque tutto il disco, fatta eccezione per la predetta cover (sulla quale è consigliabile skippare), a convincere pienamente. Sono sicuro che sentiremo parlare ancora e molto bene di questo progetto Planeswalker; per adesso, fans del Power Metal godetevi questo “Tales of magic” perché lo merita sicuramente!