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I Rhapsody of Fire tornano con un disco all’altezza del loro grande passato I Rhapsody of Fire tornano con un disco all’altezza del loro grande passato Hot

I Rhapsody of Fire tornano con un disco all’altezza del loro grande passato

recensioni

titolo
"Glory for salvation"
etichetta
AFM Records
Anno

TRACKLIST:
1. Son of vengeance
2. The kingdom of ice
3. Glory for salvation
4. Eternal snow
5. Terial the hawk
6. Maid of the secret sand
7. Abyss of pain II
8. Infinitae gloriae
9. Magic signs
10. I’ll be your hero
11. Chains of destiny
12. Un’ode per l’eroe
13. La esencia de un rey 

LINE-UP:
Giacomo Voli - Vocals
Alex Staropoli - Keyboards
Roby De Micheli - Guitars
Alessandro Sala - Bass
Paolo Marchesich - Drums

opinioni autore

 
I Rhapsody of Fire tornano con un disco all’altezza del loro grande passato 2021-11-27 12:20:21 Ninni Cangiano
voto 
 
4.5
Opinione inserita da Ninni Cangiano    27 Novembre, 2021
Ultimo aggiornamento: 27 Novembre, 2021
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Dopo l’EP “I’ll be your hero”, uscito in estate, ero impaziente di ascoltare il nuovo album dei Rhapsody of Fire, intitolato “Glory for salvation”! Il full-length è composto da tredici tracce per quasi 66 minuti di durata, presenta un artwork davvero bello realizzato dagli artisti Alexandre Charleux e Paul Thureau e, come d’obbligo in questo specifico settore musicale, ha una produzione cristallina realizzata dallo stesso leader Alex Staropoli. Tredici tracce dicevamo, di cui una presentata in triplice versione con testi in tre diversi linguaggi: in inglese (“Magic signs”), italiano (“Un’ode per l’eroe”) e spagnolo (“La esencia de un rey”), oltre ad un breve intermezzo strumentale (“Eternal snow”); le canzoni vere e proprie sono quindi dieci. Si parte con un trittico semplicemente strepitoso, all’altezza dei fasti del passato della band, con “Son of vengeance”, “The kingdom of ice” e la title-track “Glory for salvation”; un’interessante parentesi folkeggiante si palesa con “Terial the hawk”, per poi tornare su lidi più classicamente “Rhapsodyani” con la velocissima “Maid of the secret sand”, in cui il nuovo batterista Paolo Marchesich si mette piacevolmente in mostra. Gli oltre 10 minuti della complessa suite “Abyss of pain II” ci mettono definitivamente KO, ma il disco continua poi a regalarci pezzi fantastici uno dopo l’altro, compresa quella “I’ll be your hero” che dava il titolo all’EP uscito in estate. Da quando è entrato nella band, questo credo sia il primo disco in cui Giacomo Voli è completamente a proprio agio e mette in mostra tutte le sue incredibili capacità (come, insomma, fa in tv da tempo) ed il suo contributo diventa decisamente fondamentale per le sorti di un disco che è sicuramente il migliore degli ultimi anni, tanto da essere in grado di competere senza problemi con il glorioso passato del gruppo. Gli altri musicisti (finalmente una line-up tutta italiana!) sono esemplari nelle loro prestazioni, contribuendo a realizzare un disco semplicemente strepitoso! “Glory for salvation” rilancia i Rhapsody of Fire, restituendo loro il posto che meritano nell’Olimpo degli Dei del Metal.

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