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Tecnico ma altrettanto "cattivo" il secondo album dei Deviant Process Tecnico ma altrettanto "cattivo" il secondo album dei Deviant Process Hot

Tecnico ma altrettanto "cattivo" il secondo album dei Deviant Process

recensioni

titolo
Nurture
etichetta
Season Of Mist
Anno

PROVENIENZA: Canada 

GENERE: Technical/Progressive Death Metal 

FFO: Beyond Creation, Obscura, Neuraxis, Anata, Psycroptic 

LINE UP: 
Jean-Daniel Villeneuve - vocals, guitars 
Stéphane Simard - guitars, vocals 
Philippe Cimon - bass 
Michel Bélanger - drums 

TRACKLIST: 
1. In Worship, in Blood [07:32] 
2. Emergence [05:20] 
3. Asynchronous [05:42] =ASCOLTA= 
4. The Hammer of Dogma [05:49] =ASCOLTA= 
5. Syrtis Magna [05:57] 
6. Homo Homini Deus [04:37] =ASCOLTA= 
7. The Blessings of Annihilation Infinite [07:48] 
8. Cybervoid (Obliveon cover) [03:54] 

Running time: 46:39 

opinioni autore

 
Tecnico ma altrettanto "cattivo" il secondo album dei Deviant Process 2021-10-18 16:35:22 Daniele Ogre
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Daniele Ogre    18 Ottobre, 2021
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

A cinque anni dal primo album "Paroxysm" (PRC Music) e ben dieci dall'EP d'esordio "Narcissistic Rage", è tempo di secondo full-length per i canadesi Deviant Process, tech-prog deathsters che debuttano con questo "Nurture" per Season of Mist. In questa nuova fatica della band guidata sin dal 2009 dalla coppia d'asce e voci Jean-Daniel Villeneuve e Stéphan Simard possiamo giustamente ritrovare elementi che rimandano ai grandi gruppi Progressive Death canadesi come Beyond Creation ed Augury - così come Obscura, Gorod, Necrophagist, ecc. ecc. -, ma ciò che differenzia i Deviant Process dal resto è la capacità di non perdere assolutamente di vista una certa aggressività; per cui sì, troviamo passaggi prettamente Progressive Metal, buone melodie, momenti in cui a "dettare legge" c'è il più classico basso fretless, ma per la maggiore a guidare la carica troviamo delle growlin' vocals particolarmente feroci ed un drumming tecnicissimo, ma altrettanto tellurico, cose che - come citiamo non a caso nelle info - rimandano a gruppi come Anata, Neuraxis e, soprattutto, Psycroptic. Virtuosi quindi i Deviant Process, ma senza che i tecnicismi prendano il sopravvento su una cattiveria sonora di fondo che non abbandona mai le composizioni del quartetto del Quebec. Un lotto di brani precisi e taglienti come un bisturi all'interno di una tracklist compatta che non concede un attimo di respiro, se non in episodi sporadici (la parte centrale dell'opener "In Worship, in Blood" ad esempio, o quella di "Asynchronus"). Se vi aspettate dunque un album che ripercorra i sentieri di Beyond Creation e compagnia 'progheggiante', "Nurture" potrebbe facilmente spiazzare; come dicevamo, non mancano momenti più prettamente Progressive Death, ma in ogni caso il sound dei Deviant Process tende soprattutto ad essere un martello, che sistematicamente, colpo dopo colpo, punta a far tramare le mura. Per quanto ci riguarda, ascolto consigliato.

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