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AnthenorA, diretti ed efficaci AnthenorA, diretti ed efficaci Hot

AnthenorA, diretti ed efficaci

recensioni

gruppo
titolo
“Mirrors and screens”
etichetta
Punishment 18 Records
Anno

TRACKLIST:
1. Intro
2. Tiresias
3. Alive
4. 30th
5. Digital feelings
6. Funny fricky killer
7. Bully lover
8. Low hero
9. No easy way out
10. Like
11. Peter Pan
12. No… So what!?!
13. War & peace

LINE UP:
Luigi “Gigi” Bonansea - Vocals
Stefano “Pooma” Pomero - Guitars
Gabriele “Gabri” Bruni - Guitars
Samuele “Peyo” Peirano - Bass
Fabio “Smaro” Smareglia - Drums

opinioni autore

 
AnthenorA, diretti ed efficaci 2021-08-14 16:55:11 Ninni Cangiano
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Ninni Cangiano    14 Agosto, 2021
Ultimo aggiornamento: 16 Agosto, 2021
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Tempo di recuperare un po’ di materiale rimasto “in giacenza” ed ecco che mi salta fuori questo “Mirrors and screens”, con il suo artwork intrigante. Si tratta del quarto album dei cuneesi (di Saluzzo) AnthenorA (nome tratto dal lago ghiacciato dove vengono puniti i traditori della patria nel trentaduesimo canto dell’Inferno dantesco), gruppo fondato niente meno che a fine anni ’80 che è giunto a fine novembre 2020 al traguardo del quarto full-length, a distanza di ben 10 anni dal precedente. Per chi non conosce la band piemontese, c’è da sapere che è dedita ad un piacevole heavy metal fresco e moderno; il gruppo, infatti, non si fa attrarre da tentazioni old-style ma, al contrario, grazie ad una registrazione decisamente al passo con i tempi, carica di groove le chitarre e strizza l’occhio al metal più moderno. A ciò contribuisce anche il vocione basso ed aggressivo del singer Luigi “Gigi” Bonansea (sarà parente della Bonansea del calcio?), ben lontano dai classici cliché dell’heavy metal che vogliono voci acute e mai troppo sporche. Il disco ha una durata totale di poco inferiore all’ora, divisa in ben 13 tracce, segno che la band evita di dilungarsi inutilmente e bada al sodo, con componimenti efficaci e diretti. Avrei preferito maggior ritmo da parte della batteria di Fabio “Smaro” Smareglia, ma credo che sia una precisa scelta del gruppo, dato che ogni tanto il batterista lascia trasparire che sarebbe in grado perfettamente di fare di meglio. Protagoniste del sound sono le due chitarre di Stefano “Pooma” Pomero e Gabriele “Gabri” Bruni che intessono muri di riff carichi di groove e parti soliste di gusto, ben sorrette dal basso di Samuele “Peyo” Peirano, forse un po’ troppo in sottofondo e poco protagonista. “Mirrors and screens”. “Mirrors and screens” non passerà mai alla storia dell’heavy metal, ma mette in evidenza una band che sa badare al sodo e ci regala un’oretta scarsa da trascorrere gradevolmente; del resto gli AnthenorA non sono dei novellini e sanno cosa fare e come farlo!

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