Line up:
Giovanni Andrea Dieni - Guitar, Lead Vocals
Nicola Casazzone - Guitar
Chiara Cerri - Bass and Backing vocals
Francesco Tocci - Drums
Tracklist:
1. The Capital
2. War Criminal
3. Iron Shield
4. Nebula
5. Run Over Time
Line up:
Giovanni Andrea Dieni - Guitar, Lead Vocals
Nicola Casazzone - Guitar
Chiara Cerri - Bass and Backing vocals
Francesco Tocci - Drums
Tracklist:
1. The Capital
2. War Criminal
3. Iron Shield
4. Nebula
5. Run Over Time
Mi scuso con i The Strikes per l’enorme ritardo con il quale arriva questa recensione. La band calabrese si è formata nel 2016 e nel 2018 ha rilasciato il primo singolo “Out of Here”. Alla fine dello stesso anno è pronto l’E.P. autoprodotto dal titolo “The Capital” ma il lavoro vedrà ufficialmente la luce solo nel maggio 2019. Registrati con l’aiuto di Mattia Migaldi, i sei brani di “The Capital” hanno un range che varia dall’Hard Rock alla N.W.O.B.H.M. fino a toccare, con le debite proporzioni di tecnica, alcuni fraseggi delle chitarre tipici della coppia Smith/ Murray. Il disco è fortemente derivativo e la band ce la mette tutta per renderlo accattivante ma ci riesce solo in parte. Non sto parlando tanto dello stile o dell’originalità: quelli, per essere di fronte a un debutto, vanno bene così. Sto parlando dell’autoproduzione in quanto si sente che il tutto è stato fatto in economia e, forse, con troppa fretta lasciando parecchi errori per ciò che riguarda i volumi delle chitarre e l’assemblaggio. Dell’omonima “The Capital” salvo il secondo solo di chitarra che è bello e ruvido mentre il resto è da rivedere e risistemare. “War Criminal” è un Rock duro che annovera parecchi cambi. Il pezzo in se non è male ma i volumi delle chitarre nella seconda fase avevano bisogno di un migliore bilanciamento. “Iron Shield” si snoda attraverso ritmi trascinati e accelerazioni. Anche in questo caso, fra stacchi e riprese, c’era bisogno di una maggiore accuratezza tuttavia, nella fase che ricorda gli Iron Maiden, si sente la buona volontà del combo. Con “Nebula” entriamo in pieno territorio Doom. Lo spettro dei Black Sabbath più oscuri si palesa e ci accompagna per un lungo tratto di strada. Bella la partenza scatenata che spiazza l’ascoltatore. “Run Over Time” è una tipica “cavalcata” con un inaspettato break rallentato e un successivo potenziamento in crescendo. Il sesto e ultimo pezzo, “Out of Here”, ricorda molto da vicino l’Hard Rock degli anni settanta e mostra una buona intelaiatura. Un’ultima nota positiva la voglio dedicare ai cori. Le due voci di Andrea Dieni e Chiara Cerri, quando interagiscono, mostrano una buona intesa; questo potrebbe essere un buono spunto da usare nell’eventuale prossimo disco. E’ difficile dare un voto a “The Capital” dato che precisione, cura dei suoni e accuratezza nel mix e mastering, al giorno d’oggi, sono basilari per una buona riuscita e si ottengono abbastanza facilmente. Sono convinto che i The Strikes possano fare di più e meglio.