01. Intro
02. Star Thrash
03. Run To The I.N.P.S.
04. Metronomicon
05. Thrash Gordon
06. Thrashing Basilicum
07. Excalibeer
08. Troops Of Rhum
09. Re – Animation (Sacrifice cover)
10. God Save The Beer
01. Intro
02. Star Thrash
03. Run To The I.N.P.S.
04. Metronomicon
05. Thrash Gordon
06. Thrashing Basilicum
07. Excalibeer
08. Troops Of Rhum
09. Re – Animation (Sacrifice cover)
10. God Save The Beer
Una navicella bardata con bracciali di borchie, catene e cartucciera va all’assalto di un pianeta a forma di palla con tanto di specchi di discoteca annessi. Il messaggio lanciato dai genovesi Loculo dalla cover del booklet del Cd “Star Thrash” è chiaro! E’ altrettanto chiaro che, a cominciare dal titolo del CD scritto con i caratteri di Star Trek per finire con titoli come “Run To The I.N.P.S.”, “Thrash Gordon” o “Troops Of Rhum”, i 4 della band hanno tutta l’intenzione di dissacrare e prendere in giro un certo tipo di mondo a colpi di Thrash old school, così almeno lo chiamano loro. Per precisione vi ricordo che il gruppo è nato nel 2003 e ha all’attivo due demos usciti nel 2005 e 2007 e il Cd “Escape From Melody” del 2009. Schiaccio il tasto play e vediamo che succede. Dopo la breve “Intro” che scimmiotta la sigla di Star Trek, appunto, ho l’amara sorpresa di imbattermi nella title track che, devo dire la verità, non ho capito. La canzone mena si martellate potenti ma la batteria è secca, la voce si avvicina al Black Metal (questo non mi dispiace) e la (auto)produzione non è proprio il massimo così come il suono. Eppure c’è scritto che il lavoro è stato registrato e mixato al Nadir Studio da Tommy Talamanca; veramente strano. Come se non bastasse la chitara è dissonante ma questo, lo scoprirò in seguito, sarà una caratteristica costante. Con “Run To The I.N.P.S.” le cose diventano più chiare: la velocità e lo stile toccano il Black – Thrash mentre le chitarre rincorrono Slayer e Tankard. Con “Metronomicon” comincio a pensare con serietà che se dietro al genio c’è della follia i Loculo possiedono entrambi. Non è facile seguirli sul loro sentiero di “Voivod dei poveri”, lo dico con il massimo rispetto, con tanto di voce malefica, ma alcuni cambi fanno capire che della sostanza ce ne è. “Thrash Gordon” richiama inevitabilmente i Queen con tanto di: “Thrash, ha haa!” ma la versione del brano, originale e non una cover, trasuda cattiveria e si piazza tra Assassin, Tankard e Slayer. La batteria fa rullate assurde tanto che viene da ridere durante l’ascolto ma, guarda un po’, stanno bene con il resto del ritmo impresso dal gruppo. La breve “Thrashing Basilicum” è un breve divertissement sullo stile Nuclear Assault/S.O.D.. “Excalibeer” in 1’40” (su 5’44”) spara tutti i cambi di tempo possibili e lascia intendere quello che sono capaci di fare, e suonare, i Loculo. “Troops Of Rhum” aizza e manda all’arrembaggio una ciurma di pirati ubriachi. “Re – Animation” è la cover di un brano dei canadesi Sacrifice (da “Forward To Termination”, loro secondo LP ufficiale, anno 1987) ed è ben fatta e molto simile alla versione originale. “God Save The Beer” è il degno epilogo di un CD così strano: la voce va di pura follia arrivando a “strozzarsi” come quella di un King Diamond al massimo stremo. Credo che “Star Thrash” sia un Cd fatto al contrario e come tale andrebbe ascoltato visto che i brani migliori sono posizionati dalla traccia 10 alla 1 e non dalla 1 alla 10. Alcolizzati, folli inventori di ritmi assurdi, difensori del sottosuolo (sei metri sottoterra) metallico; decidete da soli chi sono i Loculo. Per ciò che mi riguarda faccio mio il motto di Asterix e dico: “Sono Pazzi Questi Loculo”.