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Black/Thrash ottantiano da encomio quello dei nostrani Extirpation Black/Thrash ottantiano da encomio quello dei nostrani Extirpation Hot

Black/Thrash ottantiano da encomio quello dei nostrani Extirpation

recensioni

titolo
A Damnation's Stairway to the Altar of Failure
etichetta
Redefining Darkness Records
Anno

PROVENIENZA: Italia

GENERE: Black/Thrash Metal

TRACKLIST:
1. Awakening
2. Into Disease
3. Labyrinth of Empty Cages
4. (Inevitable) Sufferance
5. Faith of the Parasite
6. Stasis
7. Soul Pact
8. A Damnation's Stairway...
9. ...to the Altar of Failure 

LINE-UP:
Darak - Bass, Vocals
Elia - Drums
Magikkk - Guitars, Vocals
Eros - Guitars

opinioni autore

 
Black/Thrash ottantiano da encomio quello dei nostrani Extirpation 2021-01-31 17:00:03 Luigi Macera Mascitelli
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Luigi Macera Mascitelli    31 Gennaio, 2021
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Giungono al terzo album i milanesi Extirpation, ad oggi il loro lavoro più completo e feroce. Questo "A Damnation's Stairway to the Altar of Failure" si presenta in tutta la sua maligna aura che trasuda anni '80 da tutti i pori; e noi non potevamo chiedere di più. Un lavoro, questo, che sicuramente attirerà l'attenzione degli amanti di band quali Schizo, Nifelheim, Necrodeath, Aura Noir e Merciless. esatto, black/thrash ottantiano che vi farà schizzare il cervello dalle orecchie.
Qualche recensione fa -non ricordo di preciso- mi trovai a dover recensire un disco simile, ed in quella sede feci notare come il genere in questione fosse più che saturo e, in generale, molto poco avvezzo a chissà quali innovazioni. Perciò tuffarsi in questo mondo, ormai rimasto negli sfarzi delle band storiche che appartengono a tutt'altra cultura musicale, è quasi un suicidio. Il rischio di fare copia/incolla è sempre dietro l'angolo. Eppure i nostri sono riusciti nell'impresa di confezionare un prodotto che sì richiama a 360 gradi quelle antiche aure maligne, ma lo fa in maniera del tutto intelligente fondendo elementi black e thrash con una puntina melodica che vagamente mi ha ricordato i Dissection e gli Emperor. Ciò, a mio avviso, è stato l'ingrediente segreto che ha permesso agli Extirpation di non sfociare nella mera emulazione e di portare a casa un album per certi aspetti molto personale. Quella piccola firma in fondo alla pagina che ti ricorda come "A Damnation's Stairway to the Altar of Failure" sia effettivamente un lavoro del quartetto milanese. E devo dire che tutto l'album, a conti fatti, funziona a meraviglia con dei brani velocissimi e tirati fino alla schizofrenia. Complice un drumming frenetico ed un songwriting caustico e micidiale. Non ci sono mai cali di tensione, ma un continuo alternarsi di momenti più spiccatamente thrash/black vecchia scuola ad altri più elaborati e studiati. Esempio perfetto è la traccia "...To The Altar Of Failure" o la splendida "Faith Of The Paradise", che già solo per la durata atipica ci mostrano come sia possibile, con un pizzico di ingegno, aggiungere quel tocco personale. Mi spiego. Solitamente il black/thrash è un genere che fa dell'immediatezza e della frenesia le sue colonne portanti. Per questo motivo i brani tendono ad essere brevi e concisi: degli sberloni in faccia senza troppi fronzoli. Ecco, ora immaginate questa classica formula ma con l'aggiunta di alcune parti più lente, melodiche ma comunque spettrali e maligne alla Dissection. Esatto, un centro pieno! E con il buon Darak alla voce il cerchio si conclude. La sua è una performance canora classica ma perfetta in un contesto del genere e risuona come una demoniaca eco.
Insomma, comunque lo si giri "A Damnation's Stairway to the Altar of Failure" è un grande album che mostra una band in formissima ed in grado di dare risalto al proprio potenziale. Un omaggio al passato ma con uno sguardo rivolto in avanti. Complimenti!

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