Line-up:
Erba Del Diavolo – voce
Nerium – chitarra
Abro – basso
Laurus – basso
Segale Cornuta – batteria
Tracklist:
1. Mystery of Mystery
2. I
3. The Wickedness Woman in the World
Line-up:
Erba Del Diavolo – voce
Nerium – chitarra
Abro – basso
Laurus – basso
Segale Cornuta – batteria
Tracklist:
1. Mystery of Mystery
2. I
3. The Wickedness Woman in the World
Ponte del Diavolo, è il nome con cui si presentano questi torinesi freschi freschi d’esordio con questo primo EP intitolato “Mystery of Mystery”. In realtà non sono musicisti del tutto sconosciuti a chi bazzica (o come me, bazzicava) l’ambiente underground, infatti Ponte del Diavolo, racchiude membri di Feralia, Abjura, Askesis e, soprattutto, Inchiuvatu.
Si tratta di appena tre tracce, per poco più di sedici minuti di musica, cosa che può sembrare risicata, ma è abbastanza per saggiare la proposta musicale dei nostri, che sanno il fatto loro e sanno come colpire nel segno. Il primo pezzo è quello che dà il titolo all’EP, ovvero “Mystery of Mystery”, che parte con una sezione atmosferica ed elettronica da film di fantascienza orrorifico, con un campionamento di Gustavo Rol, il grande occultista piemontese, che deve senza dubbio essere una conoscenza molto profonda per la band. Il brano, comunque, trasuda di contaminazioni doom old school e stoner rock, anche se è palese la vena black metal che la band ha voluto dare, soprattutto nella seconda parte. Devo ammettere che la produzione non è delle migliori e anche il mixaggio lascia un po’ a desiderare ma, chi tra voi lettori mi conosce bene, sa che io apprezzo questa particolarità e che non amo particolarmente le produzioni molto "plasticose" e moderne (con le dovute eccezioni, ovviamente). La seconda traccia è “I”, un’unica lettera ma molto significativa che promette un brano intenso, carico già dal riffing iniziale. Un brano molto più melodico del precedente, che fa della particolarissima (e piacevole) voce di Erba Del Diavolo, il suo punto di forza; nonostante la carrellata affidata alle chitarre nel drop, sono le armonie vocali intrecciate a rendere interessante tutta la composizione. Arriviamo quindi all’ultimo step, intitolato “The Wickedness Woman in the World”, che altro non è se non una outro.
Si tratta un esordio molto, molto interessante, un lavoro estremamente condizionato sì allo stoner, ma soprattutto a quello shock rock anni ’70, legatissimo all’occulto, Black Sabbath in primis, ma anche Alice Cooper e i nostrani Death SS, il tutto condito con spruzzate di black metal, che rendono più inquietante ogni brano. La vera rivelazione è comunque la voce che riesce a catturare l’attenzione con un controllo perfetto e melodie agghiaccianti. Ponte del Diavolo è una band da tenere sotto controllo per i futuri lavori, sperando che possa riportare nuova linfa all’intero genere! Consigliatissimo.