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Il secondo album del progetto solista di Niklas Sundin è semplicemente poetico Il secondo album del progetto solista di Niklas Sundin è semplicemente poetico Hot

Il secondo album del progetto solista di Niklas Sundin è semplicemente poetico

recensioni

titolo
Sju Pulsarer
etichetta
Argonauta Records
Anno

PROVENIENZA: Svezia

GENERE: Elettronica/Ambient/Strumentale

TRACKLIST:
1. PULSAR 1 =OFFICIAL VIDEO=
2. PULSAR 2 =OFFICIAL VIDEO=
3. PULSAR 3
4. PULSAR 4
5. PULSAR 5
6. PULSAR 6
7. PULSAR 7
8. NOLL OCH INTET

LINE-UP:
Niklas Sundin - All Instruments

opinioni autore

 
Il secondo album del progetto solista di Niklas Sundin è semplicemente poetico 2020-11-13 16:32:51 Luigi Macera Mascitelli
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Luigi Macera Mascitelli    13 Novembre, 2020
Ultimo aggiornamento: 13 Novembre, 2020
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Che l'ex-Dark Tranquillity Niklas Sundin fosse un genio penso sia cosa ormai risaputa. In quasi trent'anni di militanza nella band svedese non è mai stato in grado di tirare fuori un riff sbagliato o una traccia non convincente, tantomeno un artwork brutto. Insomma, il buon Niklas è ad oggi uno dei migliori artisti in circolazione, sia da un punto di vista creativo che di approccio; basti vedere il suo nuovissimo progetto solista Mitochondrial Sun e il qui presente "Sju Pulsarer" ("Sette Pulsar" in svedese), secondo album uscito dopo nemmeno un anno di distanza dall'omonimo debutto.
Un lavoro, questo, che prende quasi del tutto le distanze dal predecessore, attestandosi su lidi molto più oscuri e metal, pur mantenendo quell'approccio elettronico/ambient che rende tutto l'ascolto quasi onirico. Ed è proprio questo l'enorme punto di forza di "Sju Pulsarer": oltre a confermare quanto Sundin abbia un talento ed una mente non umani, esso riesce veramente a trasportare l'ascoltatore su un'altra dimensione cosmica (e infatti il tema è proprio il cosmo), quasi che tutto il mondo circostante iniziasse a diventare sempre più lontano e impercettibile.
Complice di tutto ciò è la grandissima varietà in ciascuno dei sette pezzi -più un outro-: si spazia da dei riff che ricordano da vicinissimo il black metal e l'ambient più oscuro ("Pulsar 1" mi ha ricordato tanto il progetto solista di Ihsahn degli Emperor"), fino ad arrivare a dei sentori melodic death -e sappiamo tutti il perchè- per poi fare un grosso giro e ritornare con degli arpeggi e dei passaggi liquidi. Insomma, "Sju Pulsarer" potrebbe essere paragonato ad un caleidoscopio: sembra quasi non avere nessun punto di riferimento, eppure ascolto dopo ascolto una sua logica comincia ad averla, per poi sparire di nuovo e ricomporsi con un altro pattern. Dinamico, freschissimo, poetico ed elegante sono forse gli aggettivi migliori per descrivere questa seconda opera che, ricordo ancora una volta, non è comunque di facile ascolto e a volte potrebbe risultare un po' autoreferenziale e fine a se stessa.
Di una cosa sono certo: Niklas Sundin ha saputo reinventarsi ancora una volta dando vita ad un progetto interessantissimo e ricchissimo di idee. E il fatto che tutta la sua musica non sia un becero copia/incolla della sua ex band fa di lui uno dei migliori musicisti al mondo, in grado di prendere trent'anni di esperienza e farli completamente suoi, senza per questo risultare stucchevole o ripetitivo. Complimenti!

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