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Cruentus: forged in fire! Cruentus: forged in fire! Hot

Cruentus: forged in fire!

recensioni

gruppo
titolo
Fake
etichetta
Triple A Events
Anno

TRACKLIST:
1. Circles     
2. Everspace
3. Spoil the Flesh       
4. Never Forget     
5. Passin' Over     
6. Funambulism       
7. Shadows     
8. Blindness Means Watching       
9. Step by Step     
10. Timeless   
11. The Strain       
12. See You on the Top

LINE UP:
Adriano Boghetich - Bass
Nicola Bavaro - Vocals
Antonello Maggi - Guitars
Domenico Mele - Guitars
Valerio Di Masi - Drums

opinioni autore

 
Cruentus: forged in fire! 2020-07-24 17:35:20 MASSIMO GIANGREGORIO
voto 
 
4.0
Opinione inserita da MASSIMO GIANGREGORIO    24 Luglio, 2020
Ultimo aggiornamento: 24 Luglio, 2020
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I Cruentus vengono concepiti a Bari nel 1989 dal proprio deus ex machina Antonello Maggi, all’epoca quindicenne, ideatore e compositore degli attentati sonori della band. Una band fortemente legata alla scena Thrash/Death Metal vecchia scuola da cui non si discosterà mai, pur non disdegnando la sperimentazione musicale. Nei trent’anni di attività, la band vivrà numerosi cambi di formazione, ma dal ’92 le colonne di questo vero e proprio tempio del Thrash/Death Metal saranno il cantante Nicola Bavaro e il bassista, nonché principale autore delle liriche, Adriano Boghetich. Lunga e sanguinosa, la militanza dei nostri nell’italica metal-militia: nel 1992 la demo “Seeking the Truth”, cui farà seguito nel ‘94 il demo-tape “When the World Ends to Be”. Finalmente, nel 1996, il primo full-length “In Myself”, prodotto dal mitico Paul Chain. Seguono i due EP Promo, rispettivamente del 1999 e 2007 per poi approdare a questa stupenda e micidiale fatica datata 2019: un album davvero forgiato nel fuoco, autenticamente estremo, senza fronzoli, caratterizzato da dodici tracce al vetriolo, in grado di fare davvero male e di mettere KO il tapino ascoltatore, ignaro di ciò che lo aspetta prima che prema il tasto play, dando la stura (con “Circles”) ad un uragano di fiamme iper-violente e senza requie al pari di un bombardamento al Napalm. Un turbine infuocato che tutto distrugge, passando attraverso i vari "Never Forget" e Blindness Mean Watching". La liberazione arriverà solo con la conclusiva “See You on the Top”: ma non sarà troppo tardi?

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