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Che esordio per gli Everlore! Che esordio per gli Everlore! Hot

Che esordio per gli Everlore!

recensioni

gruppo
titolo
"Everlore"
etichetta
Autoproduzione
Anno

TRACKLIST:
1. Here be dragons
2. Stranger skies
3. Fear of tomorrow
4. Imaginary Throne
5. Innocence
6. The poet
7. Race for the sun
8. Brighter tomorrow
9. Bleeding land
10. Foreword
11. The book of my tales

LINE-UP:
Petteri Milan – Drums
Juuso Virnes – Guitars
Ville Koskinen – Bass
Joonas Kunnela – Vocals
Samu Pettersson - Guitars

opinioni autore

 
Che esordio per gli Everlore! 2020-05-31 08:29:07 Ninni Cangiano
voto 
 
4.5
Opinione inserita da Ninni Cangiano    31 Mag, 2020
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Gli Everlore si formano nel 2013 in Finlandia e da allora hanno realizzato numerosi singoli, per arrivare finalmente in questi giorni ad autoprodursi il proprio debut album omonimo. Membri fondatori mi risultano essere l’ottimo batterista Petteri Milan ed il chitarrista Juuso Virnes, mentre gli altri sono entrati in formazione solo nel corso degli anni. Ma veniamo all’album, dotato di classicissimo artwork con un drago in primo piano, è composto da 11 tracce per poco meno di 46 minuti di durata, segno che la band, pur essendo all’esordio, sa già che non conviene mai esagerare troppo nel minutaggio, quanto meno nel power metal. Già… dimenticavo… gli Everlore suonano un classicissimo power metal di scuola scandinava, ispirato dai grandi nomi del passato come Insania, Celesty, Dreamtale ed anche, perché no?, Stratovarius. Sono innovativi gli Everlore? Assolutamente no e dubito fortemente che questo sia il loro obiettivo; penso invece che la band abbia voglia di riproporre nel 2020 quel meraviglioso power metal che tanto andava di moda tra gli anni ’90 e gli inizi del millennio. E devo dire, essendo un appassionato di quel sound, che gli Everlore riescono a riproporlo proprio bene! Ai finlandesi non manca nulla, hanno un ottimo cantante ideale per certe sonorità chiamato Joonas Kunnela, una coppia di chitarristi (Virnes e Pettersson) che intessono riff ed assoli di gran gusto, un bassista quale Ville Koskinen che sa anche ritagliarsi parti da splendido protagonista (in “The poet”, se non erro, fa anche un bell’assolo) ed, infine, un signor batterista, veloce, poliedrico e potente quale appunto Petteri Milan. Il disco è composto da 11 tracce una più bella dell’altra, non vi sono fillers di sorta ma, al contrario, tante potenziali hits più che gradevoli che tantissimi big internazionali oggi si sognano di riuscire a comporre! E’ davvero raro trovare un debut album di siffatta elevata qualità e mi sorprende tantissimo come, in un paese quale la Finlandia, nessuna label si sia accorta del valore di questo disco, costringendo gli Everlore all’autoproduzione…. Appassionati del power metal, segnatevi il nome degli Everlore, perché sono certo sentiremo ancora parlare di loro, dato che questo, per me, è uno dei migliori dischi in assoluto usciti in questa prima metà del 2020!

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