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Anachronaeon: viaggio nella mente di un serial killer Anachronaeon: viaggio nella mente di un serial killer Hot

Anachronaeon: viaggio nella mente di un serial killer

recensioni

titolo
The Ethereal Throne
etichetta
Stygian Crypt Productions
Anno

 

01.  Mary

02.  The Essence Of My Becoming

03.  To Ashes

04.  The Whereabouts Of My Father

05.  Defying My Master

06.  Seeds Of Darkness Sprouting In Light

07.  The Inevitable Day

08.  Shattering The Earthly Bond

09.  A White Dove Flew Over The Prison Walls (strumentale)

opinioni autore

 
Anachronaeon: viaggio nella mente di un serial killer 2013-04-13 12:22:09 Corrado Franceschini
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Corrado Franceschini    13 Aprile, 2013
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Particolare e piuttosto complicata la storia del duo svedese degli Anachronaeon. Patrick Carlsson (vc-bs-ch) e Andreas Akerlind (bt) formano la band scegliendo il nome Human Failure e con esso incidono due demos nel 2002 e nel 2003. Nel 2004 il moniker viene cambiato in Anachronaon e, dopo l’uscita di un altro demo, la etichetta russa Stygian Crypt Productions prende il gruppo sotto la sua ala protettrice e nel 2007 licenzia i brani del demo come prima release ufficiale del gruppo. Dopo i Cd’s “The New Dawn” (2007) e “The Futile Quest For Immortality” (2010) nel 2012 è uscito, sempre per Stygian Crypt Productions, “The Etereal Throne”. Il lavoro si presenta come un concept che narra il viaggio attraverso la mente oscura di un serial killer. Pur non disdegnando una certa melodia concentrata per lo più nelle fasi iniziali di alcune canzoni (ad esempio “The Inevitable Day”) gli Anachronaeon sono in grado di colpire molto duro o di immergersi in atmosfere epiche. Non sarebbe poi tanto azzardato accostare la musica della band con quella degli Immortal e dei Bathory sia che si parli per entrambi dei primi lavori più veloci che degli ultimi lavori più epici e, comunque, la componente nordica si sente e come. Il viaggio attraverso la mente può riportare alle saghe vichinghe o alle marce fatte nel grande Nord e nel gelo artico così come il nostro cervello può elaborare immagini che vanno ben al di là della realtà e che si fondono, e confondono, dentro noi stessi. Le nove tracce sono tutte interessanti: peccato che la voce, spesso in growl, sia registrata troppo alta e che la batteria sia troppo bassa e un po’ troppo “tambureggiante” (leggi troppo presente) altrimenti vi avrei parlato di un Cd capolavoro invece di uno da 7/10. Come detto in “The Ethereal Throne” c’è un misto di stili come il tono alla Immortal di “Mary” o il Death mischiato al Dark epico di “The Whereabouts Of My Father” o ancora la miscela Black – Thrash – Death di “Shattering The Earthly Bond”. A se stante rimane la conclusiva strumentale “ A White Dove Flew Over The Prison Walls” aperta da piano e tastiere: una traccia che mostra un lavoro molto buono delle chitarre che viaggiano all’unisono. Proprio alle chitarre, sovra incise o in solo che siano, darei la palma di strumento principe per come sono state suonate ed assemblate in fase di mixaggio. Io vi consiglio un ascolto di questo Cd e se vi convince perché non supportare gli Anarchonaeon? Tecnica e idee valide non gli mancano!

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