A+ A A-
 

Diamond Head. Il nuovo "The Coffin Train", tra classicità e modernità. Diamond Head. Il nuovo "The Coffin Train", tra classicità e modernità. Hot

Diamond Head. Il nuovo "The Coffin Train", tra classicità e modernità.

recensioni

titolo
The Coffin Train
etichetta
Silver Lining Music
Anno

Tracklist:
1. Belly of the Beast
2. The Messenger
3. The Coffin Train
4. Shades of Black
5. The Sleeper (Prelude)
6. The Sleeper
7. Death by Design
8. Serrated Love
9. The Phoenix
10. Until We Burn

Line up:
Rasmus Born Andersen (Voce)
Brian Tatler (chitarra solista , voce)
Andy Abberley (chitarra ritmica)
Eddie Moohan (basso)
Karl Wilcox (batteria)

opinioni autore

 
Diamond Head. Il nuovo "The Coffin Train", tra classicità e modernità. 2020-03-11 14:22:20 Sonia Giomarelli
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Sonia Giomarelli    11 Marzo, 2020
Ultimo aggiornamento: 11 Marzo, 2020
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Ingiustamente relegati a band di culto della NWOBHM (New Wave Of British Heavy Metal), i Diamond Head arrivano al traguardo dell'ottavo lavoro in studio. A distanza di 40 anni da quel debutto discografico che prendeva il nome di "Lightning to the Nations" e che tanto ha dato a tutto il movimento Heavy - non solo inglese - la band di Brian Tatler ha rilasciato lo scorso 29 maggio il nuovissimo "The Coffin Train" tramite la Silver Lining Music. La line- up è composta da il già citato Tatler (mastermind e fondatore della band), il cantante di origini danesi Rasmus Bom Andersen, il secondo chitarrista Andy Abberley, il bassista Eddie Moohan e il batterista Karl Wilcox.

L'inizio con "Belly of the Beast" è un fulmine a ciel sereno, un pezzo dai connotati tipicamente Heavy in stile Old School: lavoro di chitarra e batteria molto serrati e potenti, la voce graffiante di Andersen che ben si presta al sound della band. Con "The Messenger" la band di Tatler rallenta i tempi e ci presenta un suono più melodico, a tinte Hard molto anni '80.
La title-track che inizia con un giro di basso e chitarra e si presenta come un pezzo a tinte malinconiche, oscure, dannatamente Heavy Metal. Un Heavy di alta fattura come solo i DH sanno regalarci, il treno funereo procede attraverso una seconda parte che viene scandita da un riff potente di Tatler e un lavoro dietro al microfono di Andersen da cardiopalma.

Lo stile ora Doom, ora Hard caratterizzano le linee di chitarra della successiva "Shades of Black", track tra le migliori dell'intero disco. Andersen sembra quasi tributare il compianto Chris Cornell e ci riesce molto bene. Il pezzo inizia lento e procede veloce intorno alla seconda metà con il riff principale di Tatler.

"The Sleeper" introdotta da un preludio di un minuto, ci ricorda il passato dei Diamond Head più oscuri, quelli di "Borrowed Time", chiaramente qui in in versione moderna con innesti ora sinfonici scanditi dal giro di chitarra di Tatler. Un crescendo di emozioni sonore che culmina intorno alla fine del quarto minuto con un favoloso lavoro di tutti e cinque i musicisti inglesi.
L'Heavy Metal di "Death by Design" irrompe di nuovo prepotentemente e ci fa scatenare fino all'incedere più lento di "Serrated Love", la quale si struttura su un possente refrain di chitarra e basso accompagnati dalla maestosità di un lavoro di batteria (Wilcox) magistrale. L'intermezzo è da incorniciare.
Il duo "The Phoenix!" e "Until We Burn" chiudono un po' in sordina ma risultano comunque dei pezzi efficaci, caratterizzati da atmosfere orientaleggianti e oscure.
"The Coffin Train" è un disco che conferma quanto i Diamond Head abbiano ancora molto da dire alla scena Metal internazionale. Ingiustamente sottovalutati, dimenticati da molti, la band di Tatler ha dimostrato di avere ancora una volta gli attributi dimostrando al mondo come si fa l'Heavy Metal nel 2019. Ancora una volta: bentornati ragazzi.

Trovi utile questa opinione? 
10
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Recensione Utenti

Nessuna opinione inserita ancora. Scrivi tu la prima!

Per poter scrivere un commento ti devi autenticare o registrare
 
Powered by JReviews

releases

Crimson Storm, speed metal ispirato agli anni '80
Valutazione Autore
 
3.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Vipërwitch: un heavy metal tradizionale con un tocco di teatralità e ironia
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Hazzerd, la classe non è acqua!
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Big Sun: il gran ritorno dell'A.O.R.
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Dragonknight, un gran disco di power metal
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

Autoproduzioni

Lunarway, una promettente band ucraina
Valutazione Autore
 
3.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
In Chaos, l'ennesima dimostrazione della miopia del music business
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Empiric, una gemma nascosta
Valutazione Autore
 
4.5
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Katharein, un promettente gruppo dalla Romania
Valutazione Autore
 
4.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)
Mirrorshield, bisogna migliorare parecchio
Valutazione Autore
 
2.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

Consigli Per Gli Acquisti

  1. TOOL
  2. Dalle Recensioni
  3. Cuffie
  4. Libri
  5. Amazon Music Unlimited

allaroundmetal all rights reserved. - grafica e design by Andrea Dolzan

Login

Sign In

User Registration
or Annulla